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Cronaca

Sorpreso a rubare in una casa: arrestato in flagranza dai Carabinieri

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SANTA CROCE CAMERINA –  Un cittadino extracomunitario di 24 anni è stato arrestato nei giorni scorsi dai Carabinieri di Santa Croce Camerina mentre era intento a rubare all’interno di un’abitazione privata sita in contrada Chiuse Nuove. Il proprietario dell’abitazione, solitamente utilizzata durante il periodo estivo, si trovava in zona proprio perché aveva già subìto un furto poco tempo fa e voleva dunque sincerarsi che il fatto non si ripetesse. Ed invece, con sua sorpresa, ha immediatamente notato la che la porta d’ingresso era stata palesemente forzata. Avvicinatosi con circospezione ha sentito rumori provenire dall’interno della casa e, una volta entratovi, ha visto un giovane intento ad asportare un fornetto ed un paio di scarpe. Il padrone di casa ha subito allertato il 112 riuscendo abilmente a trattenere il ladro che si è lasciato coinvolgere in una generica conversazione che ha dato il tempo alla pattuglia della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina di giungere sul posto. Alla vista dei militari il giovane ladro si è immediatamente dato alla fuga nelle circostanti campagne convinto di riuscire in poco tempo a far perdere le proprie tracce, con al seguito la refurtiva. Tuttavia i Carabinieri, profondi conoscitori della zona e già con un’idea circa l’identità del malfattore, hanno iniziato l’inseguimento riuscendo in pochi minuti a raggiungere il giovane giunto ormai a poche centinaia di metri da casa. Una volta identificato si è avuta la conferma che trattavasi di un soggetto già noto alle Forze dell’Ordine con precedenti specifici per furto e furto in abitazione per cui, secondo le direttive dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa, il 24enne tunisino è stato sottoposto agli arresti domiciliari e la refurtiva restituita al legittimo proprietario. Ancora una volta la collaborazione tra i cittadini Santacrociani e i Carabinieri della locale Stazione capillarmente presenti sul territorio, ha permesso di dare una risposta pronta e tangibile nel contrasto agli episodi di criminalità locale che, se segnalati nell’immediatezza, possono essere efficacemente contrastati.

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Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Cronaca

Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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