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Cronaca

Spata: “a rischio l’iter per la realizzazione del Porto rifugio”

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“Gela, a rischio l’iter per la realizzazione del Porto rifugio. Si profilano ulteriori ritardi nella realizzazione dell’importante infrastruttura bloccata da anni dalle lungaggini burocratiche” –  a sostenerlo Giuseppe Spata capogruppo della Lega in Consiglio Comunale. La preoccupazione è che un’opera così importante e strategica per la città possa non vedere la luce, ad ottobre infatti scadrà il “Piano di caratterizzazione” ed i problemi sulla validità delle analisi sulle sabbie sembrano non essere stati risolti. Se entro questa data tutto non verrà messo a posto bisognerà ripartire quasi da zero, questo significa perdere altri due anni nella migliore delle ipotesi. “E’ necessario fare in fretta – dice Spata – non c’è più tempo da perdere, l’approccio che la politica ha avuto in questi due anni e mezzo non può più essere tollerato, il rischio è quello di vedere persi anche gli altri finanziamenti. Occorre per questo, ha continuato Spata, l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che coinvolga Comune, Regione, Governo, Organizzazioni datoriali e sindacali al fine di seguire i grandi progetti ed i finanziamenti destinati al nostro territorio. La Lega si unisce alle richieste che arrivano da più parti ed alle quali solo l’Amministrazione Greco/Di Stefano può dare seguito. Accordo di Programma, Area di crisi complessa, Progetto Argo Cassiopea sono solo alcuni dei temi fermi al palo ormai da troppo tempo. Nel caso della piattaforma a terra a bloccare l’inizio dei lavori sono alcune autorizzazioni che dovrebbero arrivare da Palazzo di città ed il parere rilasciato dai rappresentanti locali della Lipu condizionato dal rispetto di una serie di prescrizioni. Con tutto il rispetto che la fauna selvatica merita, ha continuato Spata, non possiamo permetterci di bloccare la realizzazione di una base gas del valore di un miliardo di euro per argomentazioni di questo tipo: la riqualificazione ed il ripristino dell’ambiente dunale così come lo studio sulle tartarughe caretta caretta si possono fare anche durante e dopo l’inizio dei lavori. Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di leggere le preoccupazioni del Presidente di Sicilindustria Gianfranco Caccamo che condividiamo e facciamo nostre. Periodicamente il massimo rappresentante degli industriali nisseni suona la sveglia ad un territorio fin troppo silente. Il tempo in questi casi è una variabile per nulla trascurabile ed in gioco c’è il futuro di un’intera comunità, ha concluso Spata. Una piccola luce in fondo al tunnel si era vista con la riconversione green, ma se vogliamo che Gela torni ad assomigliare al polo industriale che era bisogna iniziare a correre sin da subito”.

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Cronaca

Gela: la Polizia rastrella il lungomare senza regole

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Con la bella stagione il lungomare è preso d’assalto ed esplode il fenomeno della sosta senza regole.

Rastrellato dalla Polizia il lungomare di Gela. Battuto palmo a palmo la scorsa notte da uomini e mezzi del commissariato.

La stretta arriva dopo che lo scorso fine settimana il lungomare è stato teatro di una incontrollata sosta selvaggia denunciata dagli utenti del popolo social con decine di foto postate di mezzi posteggiati sui marciapiedi, nelle piazze, sulle strisce e da mezzi non autorizzati negli stalli riservati ai diversamente abili.

Un centinaio le infrazioni rilevate e le multe comminate. Un massiccio intervento da parte della polizia con l’obiettivo di ristabilire ordine e sicurezza. Sei le pattuglie del distaccamento di via Zucchetto e due i mezzi della Polizia Municipale impegnati nel controllo di veicoli, documenti e comportamenti alla guida.

Gli uomini del commissariato hanno accertato la presenza di parcheggi in doppia fila, sulle strisce pedonali e in prossimità degli accessi al mare riservati. L’intervento mira a scoraggiare comportamenti irresponsabili che mettono a rischio la sicurezza di residenti e pedoni. L’operazione ha ricevuto l’apprezzamento di molti cittadini a cui la presenza delle pattuglie non è passata inosservata.

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Cronaca

Il Questore sospende la licenza di un bar frequentato da pregiudicati

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Niscemi – Il bar era frequentato da pregiudicati: il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ordina la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps. 

Il provvedimento è stato emesso a seguito di quanto emerso nel corso di diversi controlli amministrativi eseguiti dal Commissariato di Polizia nell’arco di quattro mesi. Il Questore ha ordinato la sospensione della licenza, ex art. 100 tulps, per tre giorni, nei confronti del titolare di un bar di Niscemi.

All’interno dell’esercizio commerciale gli agenti hanno, infatti, identificato numerosi pregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona e per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, alcuni dei quali sottoposti a misure di prevenzione.

L’assidua frequenza del locale da parte di pregiudicati costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e la temporanea sospensione dell’attività ha l’obiettivo di dissuadere i soggetti indesiderati dal continuare a frequentarlo.

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Cronaca

Incendio in contrada Farello

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Primi tepori di un’estate alle porte e primi incendi, dietro l’angolo. Il primo della stagione è divampato stamattina in zona Farello, come si vede nella foto di copertina.

Succede quando il caldo si fa sentire e basta una piccola scintilla per provocare l’incendio, quando le erbe selvatiche abbondano.

E a Gela abbondano eccome…. Nella via Licata per esempio, nel tratto che porta a Macchitella, e’ un’esplosione di natura selvaggia, per usare un’espressione poetica…. Sul posto sono stati chiamati ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme.

“Bisogna realizzare i controfuoco – dice il segretario del comitato ‘Gela che cambia’ – altrimenti l’estate che sta per arrivare sarà in fuoco continuo. Potrebbero partire incendi a catena .
Inoltre si devasta la natura tutta la fauna: Lumache, lucertole, uccelli.

Ancora sottolineo che bisognerebbe che prima dei pompieri dovrebbero arrivare i Carabinieri o la Polizia per cercare di vedere se c’è ancora qualche piromane sul posto…”.

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