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Stop ai doppi incarichi per i direttori delle Asp. Pronto Ddl M5S all’Ars

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Palermo- “È assurdo che un assessore, pur di un Comune piccolo, possa contemporaneamente svolgere le funzioni di direttore generale di un’ ASP, quando non dovrebbe nemmeno avere il tempo per respirare o quasi, o che il direttore di un’azienda sanitaria diventi assessore alla Salute, rivestendo simultaneamente i panni di controllore e controllato.

Le norme attuali lo consentono, ma è assurdo che sia così. È una falla che va turata e va fatto al più presto per evitare ulteriori guai in un settore, come quello della sanità, dove purtroppo i guai non mancano mai, specie in questi ultimi tempi, grazie ai governi di centrodestra che pensano più alle poltrone che al benessere dei cittadini”.

Lo afferma il coordinatore siciliano del M5S e vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola, che ha approntato un Ddl che depositerà la settimana prossima e che mira a colmare quello che definisce un “grave vulnus legislativo”.“È, oggettivamente, una norma di buon senso – dice Di Paola – solo chi è in malafede può sostenere il contrario e non vedo perché il Ddl non debba andare in porto solo perché a proporlo è una forza d’opposizione”.

Il Ddl del M5S, di appena 4 articoli, prevede l’inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni regionali e locali a soggetti provenienti, nell’anno precedente, da incarichi di direzione nelle ASP o nelle Aziende ospedaliere. In particolare, gli incarichi che non possono essere conferiti a questi soggetti sono quelli di assessore regionale e comunale e quelli amministrativi di vertice nelle amministrazioni regionali e locali.

Il testo prevede pure l’incompatibilità tra gli incarichi di direzione nelle ASP e aziende ospedaliere e le cariche politiche alla Regione e nei Comuni.“Con questa legge in vigore – dice Di Paola – né l’assessore Faraoni, né il direttore Croce oggi sarebbero ai loro posti”.“Che Croce – continua Di Paola – possa essere contemporaneamente direttore generale dell’ASP di Trapani e titolare di ben dieci deleghe, anche pesanti, al Comune di Giardini Naxos è fuori da ogni logica. È vero che Giardini Naxos è un Comune di poco meno di 10.000 abitanti, ma è altrettanto vero, però, che i suoi abitanti in estate si moltiplicano, parallelamente alle risposte da dare ai cittadini che un assessore a mezzo servizio difficilmente può garantire o può garantire tempestivamente.

Da quanto ci risulta, da quando Croce ha avuto l’incarico all’ASP di Trapani, le sue presenze fisiche nelle sedute di giunta al Comune sono state poco più di 40 su 214, a fronte di quasi 100 assenze e oltre 70 collegamenti da remoto. Ora mi chiedo, ma Croce è così bravo da essere indispensabile alla nostra sanità? E se anche lo fosse, a dispetto dello scandalo dei referti degli esami istologici e del suo curriculum non particolarmente ricco, perché non può lasciare la poltrona a Giardini Naxos per dare spazio a qualcuno che possa dedicare alle esigenze del Comune tutte le attenzioni che esso merita? Situazioni del genere non dovrebbero essere permesse e il Ddl che abbiamo scritto mira a vietarle espressamente in futuro.

Per il passato potrebbero essere Schifani o Fratelli d’Italia a metterci una pezza, chiedendo a Croce di lasciare una delle due poltrone che occupa”.“È altrettanto assurdo – conclude Di Paola – che si possano concretizzare nomine come quella dell’assessore Faraoni, che fino a poco tempo fa era direttrice dell’ASP di Palermo e che ora, in qualità di numero uno di piazza Ottavio Ziino, dovrebbe indirizzare i controlli su ciò che lei stessa ha avallato in passato. Il controllore dovrebbe praticamente controllare se stesso, è lapalissiano che ciò non ha senso. Nomine del genere non devono mai più avvenire in futuro.

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Liberal coffee con festa di compleanno e condanna della condotta del sindaco

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Oggi alcuni amici iscritti al Partito liberale italiano si sono dati appuntamento alle 11 al bar Vecchia stazione di Vito Fraglica, già candidato con il PLI nel lontano 1983.Una tradizione che Grazio Trufolo, oggi segretario nazionale, ha voluto riprendere.

All’incontro erano presenti una ventina tra vecchi e nuovi iscritti. Non potevano, certamente mancare l’ing Fabrizio Lisciandra già consigliere comunale nel 1987 nelle file del PLI, l’ng Ignazio Russo già assessore provinciale nel periodo della scesa in campo di Sivio Berlusconi quando assieme ai Liberali costituì il partito Forza Italia. Presenti anche la moglie di Grazio Trufolo e la “liberale da sempre” la signora Marisa Giardino. C”erano pure Gianni Piraino,Scupolito Rino, Vincenzo di Caro ed altri iscritti. Presenti anche l’avv Peppe D’ Aleo ed il commissario della sezione di Gela Gianni Incardona. D

Durante l’incontro, quello che doveva essere un semplice Liberal coffee, informati del compleanno di Grazio Trufolo, si è trasformato n una vera festa con tanto di torta e champagne. Si è parlato di politica ed in particolare di sanità con il commissario Incardona che ha messo in evidenza la frattura creata dal Sindaco che ha minato l’unità raggiunta tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione preferendo di dare priorità agli interessi di partito rispetto agli interessi della città, Finito l’incontro i partecipanti si sono dati appuntamento per il prossimo Liberal coffee a settembre.

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Grisanti al Pd:”soffre di amnesia storica ma il passato non si cancella”

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Agli attacchi del Pd all’on Scuvera risponde il coordinatore cittadino di FdI Pierpaolo Grisanti.

“Ancora una volta il Partito Democratico – dice Grisanti- si distingue per la sua abilità nel distribuire responsabilità strumentalizzando cinicamente una questione delicata come quella sanitaria e dimenticando, con sorprendente leggerezza, il proprio passato incappando in un’incomprensibile amnesia storica.
Le recenti dichiarazioni della segreteria del PD, che attacca Fratelli d’Italia e l’On. Scuvera, sono l’ennesimo tentativo maldestro di riscrivere la storia politica di questa città.È davvero singolare che il PD, partito che ha governato questa città per decenni lasciando dietro di sé una scia di disastri amministrativi, economici e sociali, oggi si erga a paladino della sanità locale. Il passato purtroppo non si cancella e quello che oggi viviamo è frutto e conseguenza diretta di quella politica del passato di cui il PD e i suoi autorevoli esponenti sono stati assoluti protagonisti”.


“Fratelli d’Italia, con la sua giovane classe dirigente (forse e sicuramente meno esperiente dei veterani democratici) è concretamente impegnata nelle sedi istituzionali competenti nella difesa dell’ospedale e dei servizi sanitari, senza cercare visibilità né polemiche sterili, con la consapevolezza che il lavoro parlamentare si misura sulla capacità di “incidere” positivamente nel rispetto delle regole e condialogo istituzionale, non sulla capacità di ottenere favoritismi territoriali.
Talvolta, con un pizzico di sana ironia, viene da pensare che sia meglio non riuscire a inciderepiuttosto che incidere come hanno saputo fare loro; visti i risultati tangibili e non contestabili, sarebbe
stato meglio, infatti, se loro non avessero inciso affatto sulle sorti di questa città”, con clude Grisanti

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Il Pd attacca Scuvera sulla vicenda sanità:”ha poco peso politico nelle dinamiche regionali”

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La segreteria del Pd non getta acqua sul fuoco nello scontro innescatosi sulla sanità. Attacca l’on.Scuvera.

“Il Sindaco, i partiti di maggioranza, le forze politiche che hanno a cuore le sorti dello ospedale di Gela – sostiene il Pd- fanno i percorsi ritenuti più utili a riguardo, come l’incontro con Il Presidente della Commissione Sanita on.le Pippo Laccoto, che ha ascoltato con attenzione le istanze della delegazione gelese. Semmai l’On.le Scuvera, si chieda perché non è riuscito ad incidere sulla proposta di rete ospedaliera avanzata dallo Assessorato Regionale alla Sanità dove autorevoli esponenti del suo Partito Fratelli d’Italia hanno inciso in modo sproporzionato sui posti assegnati allo Ospedale di Paternò.Cio Significa che l’On.le Scuvera purtroppo per Gela ha poco peso politico nelle dinamiche politiche regionali. Non mancheranno comunque prossime occasioni in cui Scuvera, se vorrà, potrà dare il suo contributo. In ogni caso non si può non rilevare la differenza di ruoli tra vittime e carnefici. La città di Gela, la Amministrazione Comunale con i partiti che la sostengono subiscono queste sciagurate scelte da parte del Governo Schifani, di cui il Partito Fratelli d’Italia dell’ On.le Scuvera è socio di maggioranza, e dove purtroppo l’On.le Scuvera non riesce a tutelare la sua città , finendo di interpretare il ruolo di vittima e carnefice”

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