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Politica

“Tanto va la gatta al lardo…”

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Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino! E ieri sera il sindaco-giusto, a furia di tirare la corda, ci ha lasciato entrambi gli zampini. Dopo quasi due anni di temporeggiare e decidere da solo, o al massimo assieme a qualche “intimo”, ha fatto saltare i nervi anche ad una maggioranza (la sua!) che aveva dimostrato una pazienza che Giobbe, a confronto, sarebbe stato dipinto come un tipo fumantino ed incazzoso. E passi per l’Udc che da avversario politico il sindaco ha fatto diventare d’imperio alleato di governo e componente di giunta, anche a scapito di chi si era speso allo spasimo in campagna-elettorale per fare diventare sindaco il “giusto“. E passi per nomine assessoriali non condivise con nessuno e figlie di nessun componente del civico consesso. E passi per tutte le scelte fatte dal sindaco senza convocare mai un vertice di maggioranza. Ma la goccia di far entrare in giunta anche Italia Viva ha fatto traboccare il vaso. E così, ieri sera, in Consiglio Comunale è andata in scena la replica del film “L’ammutinamento del Bounty“. Tutti i consiglieri di maggioranza, a parte qualche fedelissimo che non tradirebbe il sindaco nemmeno sotto tortura, appena finito di chiamare l’appello dei consiglieri presenti e sotto gli occhi sbigottiti degli “astanti”, si sono alzati ed hanno abbandonato l’aula. Della serie: o il sindaco-giusto capisce l’antifona o la guerra è bell’e aperta. Mossa a sorpresa? Ma assolutamente no! I suoi alleati, al sindaco, glielo avevano provato a dire in tutte le lingue ed in tutti i modi: “Ma quando ti decidi a convocare un vertice di maggioranza per chiarire come tenere in piedi questa coalizione così assai variegata?”. Ma il sindaco non ha mai raccolto l’invito degli alleati. Anche perchè, il “giusto” è ben consapevole che provare a sistemare questa navicella, che dall’esterno assomiglia ad un lussuoso transatlantico ma dentro fa acqua da tutte le parti ed è più simile ad una bagnarola in balìa dei marosi, è un salto nel buio per il suo cammino di primo cittadino. Il “giusto” è consapevole che in campagna-elettorale, pur di vincere e coronare il suo sogno di indossare la fascia tricolore, ha dovuto fare promesse a destra e a manca. Che ha detto “sì” a tutte le richieste, anche le più inverosimili, che i suoi potenziali alleati gli hanno fatto. A quel tempo, ossia in campagna-elettorale, si poteva dire tutto ed il contrario di tutto. Il problema è mantenere poi, a cose fatte, le promesse accordate! Ed ora i nodi stanno venendo tutti al pettine. E che nodi, che sono! Per dipanarli ci vorrà una spazzola che nemmeno quelle che si usano per i cavalli potrà bastare! In tempi non sospetti, era la settimana che portava al ballottaggio tra Greco e Spata, avevamo consigliato pubblicamente ai due contendenti di non acconsentire alle richieste di chicchessia pur di accattivarsene consensi e voti. Perchè tanto, alla fine, si sarebbe arrivati all’esito di ieri sera. Chi ti vota a quelle condizioni è pronto a girarti le spalle non appena deludi all’atto dell’incasso. Greco ha fatto anche peggio. Non solo non ha rispettato tutti i patti e tutte le promesse. Ma per distinguersi ha persino snobbato a più riprese i suoi alleati facendo scelte che, a prescindere dalla loro validità politica, non sono state mai condivise. Ed ora eccoci al “redde rationem” di una maggioranza che torna ad essere più “marmellata” che “arcobaleno”. Perchè l’arcobaleno prelude alla fine della tempesta. Qui, invece, la tempesta sembra appena cominciata. L’ammutinamento del Bounty è iniziato! Buona visione, allora. Ben sapendo che ai gelesi il film non piacerà assolutamente e che a pagare il biglietto per assistere a questo brutto spettacolo sarà, ancora una volta, una città sfortunata…

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Compensazioni e contributi su discariche: sono state riconosciute al Comune?

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Con una mozione presentata in aula dal consigliere Luigi Di Dio ed approvata all’unanimità dei presenti, l’amministrazione è stata impegnata a verificare se sono state mai incassate royalties fino al 2018 e contributi da quella data in poi per la presenza di discariche nel territorio comunale. Ed inoltre se sono state previste opere di mitigazione e quali.

Di Dio si riferisce alle discariche Timpazzo, Cipollina, Marabusca e Cipolla.

“Nei piani finanziari non ho trovato traccia di compensazioni o contributi o anche di opere di mitigazione- ha detto il consigliere Di Dio- e allora se non ci sono state versate anche con azioni legali bisogna recuperare le somme ed usarle per abbassare la tassa sui rifiuti ai cittadini”.

Una richiesta di controlli che il sindaco ha accolto ” compatibilmente con le carenze di personale”

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AcquistoTorre di Manfria: la volontà del Comune resta

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Torna di scena in consiglio, dietro una mozione di Unità progressista, la vicenda della mancata acquisizione della Torre di Manfria da parte del Comune.

La consigliera Alessandra Ascia ha sottineato che non si è fatto nulla.

” Da una parte l’amministrazione si fa paladino dell’ acquisto della Torre- ha detto la consigliera- dall’altra non compie atti perché si realizzi ciò che dice.Sarebbe meglio restituire ai cittadini che hanno risposto all’appello comunale i 700 euro raccolti senza che essi lo chiedono”.

“Non so se le mozioni si presentano per portare all’attenzione un problema o per mettersi in mostra ‐dice l”arch.Morselli – non è vero che il Comune non ha fatto niente .Intanto ha posto all’attenzione l’acquisto della torre da un privato e vuole andare avanti”.

Il gruppo di Una buona idea come ha detto Rosario Faraci si è astenuto perché non vede chiaro il fatto che la Torre verrebbe poi data in gestione a privati.

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Franco Liardo segretario del laboratorio PeR

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Il direttivo del laboratorio PeR (progressisti e Rinnovatori ) fondato dall’ex deputato Miguel Donegani, nella riunione che si è tenuta oggi ha eletto la nuova segreteria.

Subito dopo la stessa ha proclamato come segretario Franco Liardo ex assessore ed ex presidente dell’Ato Ambiente Cl2 e come Presidente il giovane Giuliano Scrivano.

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