Quattro persone sono state arrestare dalla Polizia di Niscemi per tentata rapina ai danni di un ottantenne. Due di loro, al momento del fatto, si trovavano in regime di semilibertà e avevano approfittato di un permesso premio. La Procura della Repubblica di Gela ha disposto l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, nei loro confronti (due niscemesi e due catanesi), per una tentata rapina commessa nel mese di giugno dell’anno scorso ai danni di un anziano niscemese.
Le indagini sono state delegate al Commissariato di Niscemi e sono state condotte con l’ausilio di attività d’indagine tradizionali, assunzione delle prime sommarie informazioni che hanno indirizzato le indagini, e con attività tecniche, visione ed analisi dei sistemi di video sorveglianza, intercettazioni telefoniche e tra presenti.
Grazie al lavoro svolto dagli investigatori della Polizia, che hanno analizzato scrupolosamente i tabulati telefonici, è stato possibile, cristallizzare la presenza dei due catanesi a Niscemi, già il giorno precedente la rapina, al fine di compiere un sopralluogo.
Nello specifico, il piano criminale era stato ideato dai due niscemesi, che si erano rivolti ai catanesi per la materiale esecuzione. Il giorno della rapina, alle prime ore dell’alba, i niscemesi con la propria autovettura, accompagnarono i due catanesi, insieme ad un terzo soggetto non ancora individuato, presso l’abitazione dell’ottantenne. La tentata rapina è stata materialmente eseguita da questi ultimi, dopo essersi coperti il volto per non essere riconosciuti.
I due catanesi, al momento del fatto, si trovavano in regime di semilibertà e avevano approfittato di un permesso premio.
La rapina non è riuscita grazie alla reazione dell’anziano che, nonostante l’aggressione subita e la bocca imbavagliata dal nastro adesivo, è riuscito ad urlare mettendo in fuga gli aggressori.
Nell’occasione l’anziano riportava delle ferite giudicate guaribili in dieci giorni.