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Sindacale

Ugl scuola: “ok per le linee guida sull’educazione civica”

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Roma – “Accogliamo con soddisfazione il decreto relativo alle Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica. Un passaggio fondamentale per la costruzione di quella Scuola Nuova che noi auspichiamo. In tale contesto ci pare opportuno sottolineare l’importanza di alcuni aspetti inseriti nelle linee dettate dal ministero quali la cultura e la valorizzazione del lavoro, quella dei doveri, la conoscenza dei rischi della dipendenza – dalle droghe sino all’uso patologico del web – la tutela del patrimonio, l’inclusione così come l’idea fondamentale che la cittadinanza si costruisce attraverso l’identificazione con i valori costituzionali. D’altro canto, l’ottimizzazione, inevitabile, dell’interdisciplinarietà apre una serie di riflessioni sul ruolo che i docenti e il personale scolastico più in generale coprono nel delicato compito di forgiare il nostro domani attraverso le nuove generazioni”.

Queste le prime valutazioni espresse dal Segretario Nazionale dell’UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, neo-componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Lo stesso Segretario, riferendosi alle linee guida dettate dal Ministro Valditara e valutandone la positività chiarisce come esse, per una serie di circostanze, devono rappresentare un punto di partenza.

“Il disegno dettato dalle Linee Guida, nel pieno rispetto di quanto previsto dalle normative, è una valida risposta alle esigenze dei tempi e alle necessità di dare maggior forza a tutta una serie di elementi di conoscenza per fornire agli studenti un adeguato metro di giudizio e di comportamento. Per questo motivo occorre adesso operare uno sforzo affinché ai docenti – e non solo – siano garantiti gli strumenti idonei a mettere in atto quanto previsto”. 

L’interdisciplinarietà, l’interconnessione tra materie e tra personale scolastico, la cultura dei diritti e del dovere devono trasformarsi in una stretta sinergia tra mezzi, strutture e formazione da mettere al servizio della scuola.“L’apprendimento esperienziale assumerà un senso più realistico se si concretizza quotidianamente. Occorre quindi riconoscere ai docenti il valore di tale prospettiva così come deve risultare plausibile quanto indicato anche nelle stesse strutture. Ogni ente, per quanto di competenza, dovrà farsi carico delle esigenze della scuola, l’edilizia scolastica necessita di un peso specifico molto alto se vogliamo dare più credibilità a quanto si afferma in classe. Da parte nostra siamo pronti a percorrere la strada che porta verso una scuola efficiente e riconoscente del lavoro svolto. È giusto per il personale della scuola, è giusto per il Paese

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Flash news

Alario (Ugl) lancia l’allarme sui fondi dell’area di crisi di Gela

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Mancano numeri certi e si sa poco, se non nulla, del destino dei fondi da circa ventuno milioni di euro, ancora rivolti all’accordo di programma per l’area di crisi di Gela. A oggi, a seguito di un primo avviso emanato da Invitalia, solo un investimento è stato finalizzato sul territorio. Per il resto, null’altro. Il segretario confederale Ugl Andrea Alario guarda alle istituzioni locali e chiede di fare chiarezza sugli investimenti per l’area di crisi, che colloca Gela come capofila ma annovera inoltre diversi Comuni della provincia e non solo.

“Non ci sono riscontri precisi sull’esito del secondo avviso per gli investimenti – spiega il sindacalista – sappiamo solo che l’accordo di programma è stato rinnovato. Quali sono le iniziative imprenditoriali selezionate? Quanti investimenti saranno concretizzati sul territorio con i fondi ancora a disposizione?”. Da mesi, non si tengono riunioni del gruppo di coordinamento e controllo. Mancano conferme su un eventuale sportello che avrebbe dovuto fare da supporto alle imprese locali. Anche la normativa per le agevolazioni non ha mai convinto del tutto”.

“La proponemmo tempo addietro – conclude Alario – serve una cabina di regia permanente che monitori tutti gli strumenti istituzionali previsti per il territorio, fino a quando non diventeranno investimenti veri e propri. Chiediamo al sindaco di convocare le parti sociali e di fare il punto della situazione. Non possiamo permetterci di rimanere indietro, ancora una volta”.

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Ugl e Si Ristora raggiungono intesa: salvaguardati tutti i posti di lavoro

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Una schiarita arriva per gli operatori della veicolazione pasti negli ospedali “Sant’Elia” di Caltanissetta e “Vittorio Emanuele” di Gela. Un’intesa sindacale è stata raggiunta, dopo un primo tavolo, dalla nuova azienda che si occuperà delle attività, “SiRistora”, e l’Ugl, rappresentata dal segretario confederale Andrea Alario.

“Ci sarà la salvaguardia di tutti i posti di lavoro, con un aumento della paga oraria e una lieve riduzione delle ore di  impiego. Nessun posto di lavoro verrà perso – dice Alario – è stata importante la concertazione tra le parti, senza arrivare a una rottura della trattativa. L’azienda si è dimostrata disponibile e il nostro unico scopo era di tutelare i lavoratori e le loro famiglie”. Gli operatori transiteranno dalla società Human Gest, per un primo periodo, per poi essere assunti a tempo indeterminato da “Siristora”, come da verbale di accordo. L’intesa è stata finalizzata dall’Ugl, anche attraverso il supporto tecnico dello studio legale dell’avvocato Giuseppe Impaglione. L’azienda ha invece delegato il dottor Lorenzo Tricoli.

“L’accordo è stato raggiunto – precisa Tricoli – e devo dire che va premiato l’atteggiamento sindacale dell’Ugl, volto al dialogo in un momento decisivo per i lavoratori e per la società”. “E’ utile rilevare – conclude Alario – che i lavoratori manterranno i diritti acquisiti e l’inquadramento ottenuto, sulla base di quanto abbiamo stabilito. Massima dignità alla loro attività, nel rispetto delle tutele”.

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Sindacale

Cisl e Fnp contro i maltrattamenti agli anziani: “Serve una risposta preventiva”

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“I gravi fatti emersi in una casa di riposo di San Cataldo, dove alcuni ospiti anziani sarebbero stati sottoposti a umiliazioni e maltrattamenti, ci lasciano sgomenti. Un ringraziamento va rivolto alle forze dell’ordine e alla Procura che, con grande impegno e professionalità, hanno portato alla luce l’ennesimo episodio di violenza ai danni di persone fragili”.

Lo dichiara la segretaria generale della CISL Agrigento Caltanissetta Enna, Carmela Petralia, e Rosolino Ricotta, per la FNP CISL Pensionati.“Come sindacato – proseguono – ribadiamo ancora una volta che la tutela della dignità e dei diritti degli anziani non può e non deve riguardare solo le strutture residenziali, ma l’intera comunità civile.

Ci troviamo di fronte a un problema profondo, spesso invisibile, che si nutre del silenzio, della solitudine e dell’esclusione sociale che ancora oggi caratterizzano la condizione di troppi anziani”.“Gli abusi sugli anziani rappresentano una grave violazione dei diritti umani, un fenomeno ancora sottostimato – aggiunge la CISL – anche a causa della mancanza di denunce e della difficoltà nel riconoscerne i segnali.

Per questo motivo, è necessario rafforzare le reti sociali e familiari, ma anche potenziare i sistemi di vigilanza, verifica e controllo delle strutture residenziali, a partire dal sistema di accreditamento e autorizzazione, che deve garantire standard di qualità certi, omogenei e trasparenti. È altresì fondamentale attivare un’adeguata vigilanza anche su comunità alloggio, case di cura e RSA. Inoltre, occorre incrementare la presenza di RSA pubbliche nel nostro territorio, dove tanti anziani hanno bisogno di questo tipo di assistenza.

Come sindacato, attraverso la contrattazione sociale, continueremo a portare avanti un confronto serrato con gli enti locali per verificare la qualità dei servizi, sollecitare il rispetto degli standard minimi e promuovere buone pratiche nella cura e nell’inclusione degli anziani, anche attraverso progetti che favoriscano l’assistenza domiciliare, il coinvolgimento sociale e il contrasto alla solitudine”.

La risposta al problema degli abusi sugli anziani, per la CISL, deve essere innanzitutto preventiva e strutturale.“Quanto accaduto a San Cataldo – concludono Petralia e Ricotta – temiamo possa rappresentare un’emergenza etica e sociale che deve interrogare tutti – istituzioni, famiglie, comunità e terzo settore – su quale società vogliamo costruire per le generazioni che invecchiano.

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