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Un altro pezzo di storia di Gela se ne va con Rocco Alessi

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Un altro pezzo di storia di Gela se n’è andato con Rocco Alessi. Ha reso l’anima a Dio ieri, a 96 anni. Figlio di uno degli imprenditori più in vista del sud siciliano del dopoguerra nella rinascita economica, Andrea, ha incarnato le orme del padre amplificandole ed espandendole oltre confine. Imprenditore fattivo nell’azienda di famiglia che si occupava di mobili si è espanso nel settore edilizio vantando i suoi diritti anche nei confronti dello Stato quando ne ravvisava la ragione utilizzando le sue competenze in materia giuridica. E poi lo sport. Quella pulsione irrefrenabile che lo ha portato a sostenere il calcio con la sua passione smisurata. A cavallo fra la fine degli anni 80 e gli anni 90 è stato presidente della squadra di calcio Terranova, forte, sanguigno combattivo. Fino alla fine. Ad 84 anni ha intrapreso un’attività imprenditoriale in Costa Rica, gestita ancora oggi dalla figlia Giovanna e poi via, verso la Bolivia dove viveva il nipote. Senza confini, senza limiti, col mondo come patria e Gela come base operativa. Qui ha dato vita anche alla Standa, punto di riferimento commerciale per tanti. Oggi non è più. Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, lucido e circondato dall’affetto dei suoi cari: il figlio, la nuora, il nipote con cui aveva un dialogo giovane e spigliato. Nella casa del commiato di via Palazzi hanno sfilato tanti sportivi che ne conservano vivo il ricordo come figura coriacea e volitiva, oggi e nel futuro, simbolo di una classe dirigente del fare, oggi rara.

Le esequie stamani alle 10.30 nella chiesa San Giovanni Evangelista.

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Attualità

Impianto pubblicitario a rischio di crollo in via Crispi

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I vigili del fuoco sono intervenuti in via Crispi transennando l’area in cui insiste un impianto pubblicitario.

Venerdì durante la giornata dell’allerta meteo il vento ha compromesso la stabilità dell’impianto che rischia di crollare da un momento all’altro.

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Attualità

A Settefarine Festa di San Sebastiano tra musica, salsiccia arrosto, sport e cultura

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Le condizioni del tempo hanno consentito che il programma dei festeggiamenti in onore di San Sebastiano martire andasse avanti così come era stato elaborato.

Sabato sera grande festa di quartiere nel cortile della chiesa di Settefarine con tanta musica, carne arrostita sulla fornacella e tanta fraternità.

Oggi ha avuto grande successo il raduno delle auto d’epoca, un appuntamento giunto alla terza edizione. La festa che coinvolge il popoloso quartiere in vari momenti sacri e profani. Tra le altre iniziative la presentazione di libri e il tiro dell’arco per i bambini. Stasera la chiusura.Alle 18.30 la Santa Messa sarà celebrata dal vescovo di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana

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Attualità

Cerimonia inaugurale per Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

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Agrigento- Nonostante il freddo e il vento, la politica, i cittadini , le scuole hanno atteso e accolto festanti l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti delle altre istituzioni nazionali, regionali e comunali davanti al Teatro Pirandello di Agrigento per la cerimonia inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025

“Una lezione di educazione civica all’aperto”, poche ma significative parole che riassumono il senso per le scuole della giornata inaugurale di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025. Parole di una delle dirigenti scolastiche che stamattina insieme ai docenti e al Vicario dell’Ambito Territoriale di Agrigento Elvira De Felice, hanno accompagnato le centinaia di alunne e alunni di alcuni Istituti comprensivi del capoluogo e della provincia. Per la città di Agrigento erano presenti l’I.C. Esseneto, I.C. Quasimodo e I.C. Levi Montalcini, per Porto Empedocle l’I.C. Pirandello e I.C. Livatino, per Favara l’I.C. Camilleri e I.C. Falcone e Borsellino.

«Agrigento, con l’isola di Lampedusa e i Comuni della provincia, ha assunto come ispirazione, riferimento tematico e obiettivo di questo anno la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, ponendo come fulcro l’accoglienza e la mobilità. Il programma delle iniziative presentato a un pubblico nazionale e internazionale è di grande interesse. Partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, infatti, valorizza una variegata offerta culturale, nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di definire una dimensione innovativa che guarda con fiducia allo sviluppo socio-economico che, con fatica ma con determinazione, la Sicilia ha già avviato». Queste alcune delle riflessioni pronunciate dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella cerimonia di apertura di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, che si è svolta questa mattina al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna e di tutte le autorità locali.

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