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Veronica “la Guerriera” spopola su TiK ToK indicando alle donne come essere autonome e realizzate

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“La mia battaglia è appena iniziata”… Veronica,autentica gelese, ha scelto anche un nome eloquente su Tik Tok: la “Guerriera”. Lei, donna libera ed autonoma,ha deciso di promuove per se e per quanti la seguono la partecipazione attiva e l’autodeterminazione in ogni settore della vita sociale. In altre parole, l’empowerment femminile è rappresentato da lei, ma in un percorso mediatico, che offre a tante donne la possibilità di acquisire un’autonomia piena e completa sulla strada da intraprendere per la propria realizzazione. Veronica lo fa attraverso i social e in particolare su Tik Tok.


E così ha scelto la piattaforma mediatica raggiungendo in pochi giorni oltre 25 mila followers per raccontarsi, mostrare la propria forza e creatività, riuscendo a ispirare altre persone presenti sulla piattaforma e non..E lei di lotte ne ha fatte tante, vedendo i propri frutti dopo anni di sacrifici.

Lei, donna “guerriera”, dal carattere forte e coraggioso, ha qualità che, secondo la concezione comune, appartengono tipicamente al genere maschile. Veronica racchiude in se tanta saggezza e riesce a superare il caos di tutti i giorni, la routine, i problemi da risolvere con grande reazione. Insomma occorre – ogni giorno – godersi la vita al meglio afferma. Uno slogan che sprona a non arrendersi e ottenere sempre il massimo da ogni giorno di vita. Qualsiasi siano i propri sogni, le proprie aspirazioni – afferma – l’importante è dare tutto quello che si può per non avere né rimpianti, né rimorsi.E proprio Veronica ci ricorda alcune frasi di Madre Teresa: “Ama la vita così com’è. Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce, o quando tutti ti comprendono.Amala quando tutti ti abbandonano,o quando ti esaltano come una regina”.


Veronica si presenta ai suoi sostenitori followers sempre sorridente, con la sua grammatica sicula, ma dagli occhi grandi come il suo cuore, dall’aspetto imponente, divertente, forte, combattiva e soprattutto lotta per ciò in cui crede.

Tre figli di 20,17 e 10 anni, con relazioni importanti alle spalle. Lei la “Guerriera” sorride e aggiunge: non posso essere una madre e una fidanzata…quindi ho scelto di essere solo una madre finché i miei figli non saranno adulti. Per loro ho sacrificato me stessa lavorando ovunque: da banconista, a magazziniera, da operaia agricola a commessa, da titolare di un service ad assistente per anziani. Come tutte le mamme i figli sono il mio cuore! Ed è mio compito assicurarmi di crescerli con amore e affetto.

La separazione, seppur turbolenta, ha innescato in lei maggiore vitalità. Veronica è una donna in rinascita e ci ricorda un paragone che calza a pennello: “in Giappone, è un’arte, quella di ricomporre un vaso di ceramica che sia caduto, frantumandosi. Il metallo usato per ricongiungere le parti impreziosisce quel vaso, reso unico proprio dall’imperfezione delle sue cicatrici. Non è forse quello che accade a molte donne?E io mi sono rialzata dal torpore . Ma prima mi sono guardata allo specchio senza più riconoscermi, mi sono svegliata senza il desiderio di uscire di casa, dimenticando i propri più intimi desideri, sacrificandoli a qualcuno che ne ha fatto carta straccia e così, dopo avere toccato il fondo, ho detto basta, mi sono chinata a raccogliere i pezzi di quel vaso cercando di ricomporlo. La mia fragilità è diventata desiderio di resistere. Oggi mi sento rinata con una nuova luce e sono ripartita da me stessa per non tradirmi mai. W Tik Tok”

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Attualità

Statua greca in marmo scoperta a Mozia

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Una figura femminile in posa incedente, abbigliata con chitone e himation, priva della parte superiore del torso e della testa. È la statua greca in marmo emersa grazie agli scavi della missione archeologica dell’Università degli studi di Palermo che opera sull’isola di Mozia, in provincia di Trapani, grazie a una convenzione stipulata con la Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani.

«Questo ritrovamento – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – conferma l’importanza del lavoro di ricerca e tutela che portiamo avanti ogni giorno. Una scoperta importante che testimonia, ancora una volta, quanto la Sicilia sia stata nei secoli un crocevia di civiltà, ma soprattutto quanto l’isola continui a restituirci testimonianze preziose che meritano di essere conosciute e condivise».

La statua è alta 72 centimetri, incluso il piccolo piedistallo su cui poggia i piedi. La frattura del torso non è accidentale ma determinata tecnicamente dal taglio della pietra, poiché era assemblata da almeno due blocchi, come confermato dalla presenza di due fori con i resti di tenoni metallici sulla superficie del taglio.

L’opera è stata rinvenuta all’interno del “Ceramico” di Mozia (Area K), una delle più grandi officine ceramiche puniche del Mediterraneo centrale: giaceva in posizione orizzontale sul margine di una vasca contenente l’argilla usata per la produzione di vasi e terrecotte figurate nel V secolo a.C., il periodo di massimo splendore e vigore produttivo della città. La dismissione della scultura e la sua deposizione sono attribuibili all’ultima fase d’uso dell’officina, probabilmente in concomitanza con l’inizio dell’assedio dionigiano del 397 a.C. È inoltre possibile ipotizzare una sua collocazione originaria all’interno della stessa officina, in connessione con le nuove strutture murarie riportate alla luce nel corso della campagna. La statua conferma la presenza nella città fenicia di capolavori dell’arte greca e aiuta a ricostruire un quadro di strette connessioni culturali nella Sicilia grecopunica.

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Cerimonia di Premiazione “Gorgone d’oro” al club Vela

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Grande appuntamento sabato 19 luglio, alle ore 20.30 nella terrazza del suggestivo Club Vela di Gela, con la cerimonia di premiazione della 25/a edizione del premio di poesia Gorgone d’oro promosso e organizzato dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo”, in collaborazione con Betania OdV, Cesvop e le associazioni “Gaudium et Spes” di Butera e “Futuramente”.

Riceveranno l’ambizioso premio i poeti Domenico Pisana di Modica, Denise Evelyne Parouty di Chatillon (Aosta), Floriana Raggi di Poggio Torriana (Rimini), Giovanni Zeverino di Santeramo in Colle (Bari), Margherita Neri Novi di Cefalù (Palermo), Donatella Bisutti di Genova e Luciana Salvucci di Colmurano (Macerata).

Saranno assegnati premi speciali a Marco Girardo, direttore del quotidiano Avvenire (Gorgone d’Oro per il giornalismo, in memoria di don Giulio Scuvera), al regista Paolo Licata, per il film “L’amore che ho”, omaggio a Rosa Balistreri; al Fondo Andrea Camilleri di Roma (premio per la Cultura in memoria di Salvatore Zuppardo) ad Alessandra Mortelliti, nipote dello scrittore Andrea Camilleri, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e un premio speciale nel ventennale della sua fondazione all’Università degli Studi di Enna Kore alla presenza del Magnifico Rettore Paolo Scollo e della Pro-Rettrice alla Didattica Marinella Muscarà.Il premio nazionale “Gorgone d’Oro” di Gela taglia un traguardo importante che testimonia la longevità, la forza e il valore di un’iniziativa capace, da venticinque anni, di promuovere l’eccellenza culturale, artistica e poetica. Il successo dell’edizione 2025 conferma la vitalità del premio: 192 i poeti partecipanti complessivamente in tutte e tre le sezioni (poesia religiosa o a tema libera, poesia dialettale, silloge poetica e haiku)

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I segretari di maggioranza inviano un chiarimento all’on Scuvera per distendere i toni

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I segretari della maggioranza hanno diffuso un documento in cui trattano degli incontri tenutisi nei giorni scorsi sul tema della sanità, affrontati in pubblica adunanza con le associazioni, con le parti sociali con tutti i rappresentanti politici ed in fine in consiglio comunale in sessione monotematica da cui il Sindaco ha avuto pieno mandato a rappresentare alla politica e alle istituzioni di livello regionale quanto emerso nei vari confronti.


“Con il mandato avuto, insieme ad una delegazione di rappresentanti istituzionali e politici ha portato le istanze delle associazioni, della maggioranza, della minoranza consiliare e dei cittadini gelesi al presidente della Commissione Regionale Sanità. Tutto ciò -,dicono i segretari della maggioranza – è stato fatto nello spirito di un processo rivendicativo e propositivo unitario della politica gelese per l’unico scopo comune che è la salvezza e il rilancio della struttura ospedaliera gelese e del suo territorio. I vari rappresentanti si sono spontaneamente aggregati tenendo conto dell’informativa anticipata da illustrare in Commissione Consiliare Sanità”.


“Nessuno deve sentirsi escluso e nessuno può escludere nessuno da questa battaglia che non è una battaglia partitica, ma una battaglia per il diritto alla salute e alla vita.
La discussione con la Commissione Regionale Sanità si inquadra nell’ottica del confronto preliminare della città con l’istituzione, l’onorevole Scuvera sa che la sua presenza sarebbe stata più che gradita alla discussione di cui tutti sapevano.
Siamo certi che l’onorevole Scuvera parteciperà a tutti gli incontri opportuni, il suo contributo è ben gradito e auspicato come quello di chiunque sia in grado di aiutare la città a risolvere i problemi che l’assillano.Pur tuttavia, se in alcuni casi dovesse essere necessario diramare specifici inviti, nell’interesse dei cittadini, lo faremo”- concludono

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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