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Politica

Vittoria dei 5 Stelle e Pd in Sicilia

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Lentini, San Cataldo, Favara rappresentano la vittoria del Movimento 5 Stelle, si aggiungono anche risultati di Caltagirone ed Alcamo. Grandi risultati in casa 5 stelle. I risultati in Sicilia, anche ai ballottaggi, sono entusiasmanti per il M5S”, esulta il Sottosegretario al MIMS Giancarlo Cancelleri. “A questa tornata elettorale il M5S concretizza un importante risultato sul territorio, anche di coalizione, e con i numerosi consiglieri comunali si radica sempre di più nel tessuto regionale. Ancora più importante è sottolineare come l’asse rafforzato fra M5S e PD stia dando un importante segnale: uomini e donne che si impegnano sul territorio con progetti e visioni credibili rappresentano una scelta per i cittadini”, continua soddisfatto il Sottosegretario. “Un’alleanza costruita, di dialogo e di visione. Stiamo dimostrando che un centrosinistra unito vince su una destra litigiosa” conclude.

Ka vittoria di Antonio Palumbo a Favara e di Vincenzo Corbo a Canicattì confermano  come siano state vincenti le scelte del Pd in provincia di Agrigento  dove il partito ha puntato  su candidati credibili, su alleanze chiare e su programmi realizzabili”. 
Lo dice il deputato regionale Michele Catanzaro al termine dello scrutinio del secondo turno di ballottaggio delle elezioni amministrative in Sicilia e in provincia di Agrigento. 
“Per governare i territori e ridare speranza e fiducia alle nostre comunità – dice Catanzaro – ma anche per disarticolare una Destra arrogante e disgregante, occorrono persone credibili e aperte ad un confronto costruttivo con i cittadini che oggi chiedono un buon governo e non guardano più alle appartenenze storiche ed ideologiche. Per perseguire obiettivi reali e per rafforzarsi sul territorio, per vincere anche in Sicilia e in provincia di Agrigento, per governare dando voce ai cittadini ed ai movimenti associativi, il Partito Democratico vince

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Scuvera incontra il partito gelese sui temi interni e del governo locale

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 In casa di Fratelli d’Italia di Gela si è tenuta una riunione di partito lunedì sera nel corso della quale si è discusso della situazione interna e del governo della città. 

“Saranno rilanciati i gruppi di lavoro già creati tempo fa,con l’aggiunta di nuovi legati alle problematiche nuove sorte dopo le elezioni – dice Scuvera- e ci saranno riunioni bisettimanali. Al governo locale si avanzeranno proposte su Macchitella lab e l’incubatore di imprese”.

“Un tema che solleveremo- continua l’on.Scuvera- riguarda i fondi delle compensazioni di Eni che non possono essere spesi tra mille rivoli.Noi riteniamo che vadano incanalare su un’opera che lasci un segno tangibile nel.territorio.Potrebbe essere un museo , quello dello Sbarco ad esempio, o qualche altra cosa.Una scelta seria va fatta”

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Politica

All’Ars tutti d’accordo sulla limitazione dell’uso dei cellulari ai bambini

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Palermo – Divisi su tutto ma concordi sulla limitazione ai bambini dell’uso dei cellulari e degli altri dispositivi digitali. Il progetto del M5S è destinato ad andare avanti.

Constatiamo che anche la maggioranza è sulla nostra lunghezza d’onda.

Se siamo in tanti a pensarla allo stesso modo all’Ars, la meta che, come M5S, ci prefiggiamo da tempo è sicuramente più vicina e possiamo tutelare al meglio la salute dei nostri ragazzi, che l’abuso di queste apparecchiature tecnologiche mette certamente a rischio”.

Lo afferma il deputato del M5S all’Ars, Carlo Gilistro, a commento del ddl voto presentato dal deputato della Lega, Figuccia, che mira a limitare l’uso dei dispositivi elettronici ai bambini.”È evidente – dice Gilistro – che il tema dell’abuso dei dispositivi elettronici da parte dei bambini, che abbiamo lanciato lo scorso febbraio presentando il nostro ddl voto, comincia ad essere sentito da molti.

I contraccolpi per i nostri ragazzi possono essere numerosi e soprattutto gravi, cosa che, dalla mia posizione privilegiata di pediatra, ho avuto modo di constatare”.”Il ddl di Figuccia – conclude Gilistro – è l’ennesima testimonianza del sentire comune che ormai c’è a Palazzo dei Normanni sui pericoli dell’abuso di cellulari, tablet e videogiochi, soprattutto in tenerissima età. Non a caso, l’intergruppo che ho costituito su questa tematica annovera la presenza trasversale di deputati di maggioranza e opposizione.

Lo convocherò al più presto per decidere le azioni da portare avanti, tra cui la pianificazione di una campagna di informazione diretta ai genitori sui pericoli derivanti dall’abuso degli apparecchi digitali da parte dei bambini piccoli”.

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Politica

“Servizio di trasporto negato, schiaffo agli studenti siciliani”: opposizione scatenata

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 Palermo – Mezzi guasti e continui disservizi, la parlamentare regionale e vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars punta il dito contro il governo regionale: “Schifani parla di rilancio ma di efficienza e qualità non vi è alcuna traccia”

 “L’Azienda siciliana trasporti continua a far parlare di sé per le sue inefficienze e ad essere al centro di polemiche per i suoi disservizi. Questa volta a pagarne le conseguenze sono stati gli studenti siciliani ai quali, proprio nel loro primo giorno di scuola, non è stato garantito il servizio di trasporto scolastico extraurbano”.

A dirlo è Jose Marano, deputata regionale M5s e vicepresidente della commissione Ambiente, Territorio e Mobilità all’Ars.

“Da mesi – prosegue la parlamentare siciliana – il Governatore Schifani annuncia in pompa magna di aver posto le basi per la costruzione di un percorso che punta all’efficienza, alla qualità dei servizi e alla salvaguardia dei lavoratori della Partecipata regionale. Di efficienza e di qualità non vi è traccia alcuna e la distanza che separa l’Ast da quel rilancio tanto sbandierato dal governo regionale è siderale. Di concreto ci sono solo le recenti dimissioni dei vertici dietro le quali potrebbero esserci motivazioni di carattere politico e i numeri riportati dalla stampa che ci dicono che, solo su Palermo e Catania, un mezzo su tre è fermo perché guasto”.

“La ricapitalizzazione – conclude Marano – non ha risolto gli annosi problemi perché non è stata accompagnata da un serio piano di ristrutturazione della Società. Serviva un cambio di rotta che non c’è stato nemmeno con la trasformazione in società in house che non è stata impugnata dal Governo Meloni ma ciò non significa che era quella la strada giusta da imboccare”.

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