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Politica

Vittoria dei 5 Stelle e Pd in Sicilia

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Lentini, San Cataldo, Favara rappresentano la vittoria del Movimento 5 Stelle, si aggiungono anche risultati di Caltagirone ed Alcamo. Grandi risultati in casa 5 stelle. I risultati in Sicilia, anche ai ballottaggi, sono entusiasmanti per il M5S”, esulta il Sottosegretario al MIMS Giancarlo Cancelleri. “A questa tornata elettorale il M5S concretizza un importante risultato sul territorio, anche di coalizione, e con i numerosi consiglieri comunali si radica sempre di più nel tessuto regionale. Ancora più importante è sottolineare come l’asse rafforzato fra M5S e PD stia dando un importante segnale: uomini e donne che si impegnano sul territorio con progetti e visioni credibili rappresentano una scelta per i cittadini”, continua soddisfatto il Sottosegretario. “Un’alleanza costruita, di dialogo e di visione. Stiamo dimostrando che un centrosinistra unito vince su una destra litigiosa” conclude.

Ka vittoria di Antonio Palumbo a Favara e di Vincenzo Corbo a Canicattì confermano  come siano state vincenti le scelte del Pd in provincia di Agrigento  dove il partito ha puntato  su candidati credibili, su alleanze chiare e su programmi realizzabili”. 
Lo dice il deputato regionale Michele Catanzaro al termine dello scrutinio del secondo turno di ballottaggio delle elezioni amministrative in Sicilia e in provincia di Agrigento. 
“Per governare i territori e ridare speranza e fiducia alle nostre comunità – dice Catanzaro – ma anche per disarticolare una Destra arrogante e disgregante, occorrono persone credibili e aperte ad un confronto costruttivo con i cittadini che oggi chiedono un buon governo e non guardano più alle appartenenze storiche ed ideologiche. Per perseguire obiettivi reali e per rafforzarsi sul territorio, per vincere anche in Sicilia e in provincia di Agrigento, per governare dando voce ai cittadini ed ai movimenti associativi, il Partito Democratico vince

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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