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L’azienda Chimera avvia la raccolta degli oli esausti: un’iniziativa per l’ambiente

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Da oggi la città di Gela beneficia di un nuovo servizio dedicato alla raccolta degli oli vegetali esausti. L’azienda Chimera ha infatti avviato un’iniziativa volta a sensibilizzare cittadini e attività di ristorazione sull’importanza di smaltire correttamente gli oli usati, evitando di gettarli nei lavandini o negli scarichi domestici. Il nuovo servizio offerto da Chimera è completamente gratuito e mira a ridurre l’inquinamento delle falde acquifere e dei mari, causato dallo sversamento improprio degli oli esausti.

L’iniziativa si rivolge sia ai cittadini sia alle attività di ristorazione, incoraggiando un comportamento responsabile e rispettoso dell’ambiente. Lo smaltimento scorretto dell’olio vegetale usato può avere gravi conseguenze per l’ambiente: un solo litro di olio versato nello scarico può contaminare fino a un milione di litri d’acqua.

Inoltre, l’olio esausto contribuisce all’ostruzione delle tubature e al malfunzionamento degli impianti fognari. La raccolta e il riciclo dell’olio vegetale esausto consentono di dare nuova vita a questa risorsa, trasformandola in biodiesel e altri prodotti ecocompatibili.

L’iniziativa promossa dall’azienda Chimera rappresenta un passo importante verso la tutela dell’ambiente e la promozione di pratiche sostenibili nella città di Gela. Per maggiori informazioni, i cittadini possono consultare il sito web dell’azienda Chimera o contattare il servizio clienti per conoscere i punti di raccolta più vicini. Per Info: 0934 195 8026 Int.5 ambiente@autodemolizionichimera.it. Dal Lunedi al Venerdì  9:00- 13:00 – 14:00 17:00

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Presentazione del volume “Custodire il territorio”

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Sabato 7 giugno alle ore 18, presso il Circolo di Compagnia di Canicattì, in corso Umberto 51, sarà presentato il volume ‘Custorire il territorio’: siti, percorsi e presidi dall’età tardo romana all’età aragonese nella Sicilia centro meridionale, curato da Giuseppe Ingaglio con testi di Giuseppe Di Miceli, Luca Zambito, edito da Di Nicolò Edizioni di Messina.

Il volume raccoglie i contributi di una conversazione, tenuta dai due autori nell’ambito delle attività del Club Rotary di Canicattì, nell’anno di presidenza del curatore e con il patrocinio della Sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli, dal titolo PERSCRUTARE L’ABITARE. Presidi a custodia dei dintorni di Canicattì.

Considerate le interessanti riflessioni esposte, si è sentito il desiderio di lasciare una testimonianza di tale conversazione. Grazie alla promozione del Club Rotary Canicattì e della Sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli, con la partecipazione di Toniolo University e del Circolo di Compagnia di Canicattì e con il patrocinio del Centro Studi sulla Civiltà Artistica dell’Italia meridionale “Giovanni Previtali”, dopo un attento approfondimento delle ricerche è stato possibile redigere il volume.

Il territorio dell’interno della Sicilia è stato interessato nell’età medievale dalla presenza di percorsi e strade che collegavano villaggi, siti fortificati e presidi. Questa situazione mutò sostanzialmente con l’età federiciana per assumere con l’età aragonese un’ulteriore assetto con l’epoca della fondazione di nuove città feudali. Lo studio di una porzione di territorio della Sicilia centro meridionale di età medievale rivela insospettabili sintesi e stimola, a sua volta, ulteriori ricerche; oltre che per gli esiti specifici al territorio indagato, il percorso d’indagine sulle fonti e sulle testimonianze superstiti costituisce una proposta di metodo di ricerca da applicare anche per altri contesti dell’Isola.

A presentare il lavoro saranno l’archeologo e storico dell’arte Domenico Amoroso e il giornalista Andrea Cassisi. L’evento sarà aperto dai saluti di Carmelo Fazio Gelata, presidente del Circolo di Compagnia di Canicattì, di Giuseppe Greco, presidente del Club Rotary Canicattì, e da Maria Vittoria D’Amico Santagati, presidente della Sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli.Saranno presenti curatore e autori.

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Fidapa: i club di Gela e Caltagirone celebrano insieme la Candle night 

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A Palazzo Mattina si è tenuta la Cerimonia delle candele della Fidapa, evento promosso dalla sezione locale, insieme al club di Caltagirone. Una cerimonia molto sentita, nata durante la seconda guerra mondiale e dal forte valore simbolico per sottolineare l’importanza della pace, promuovendo l’impegno delle donne nella società.

Un’iniziativa durante la quale la Fidapa gelese ha anche annunciato l’ingresso della nuova socia Paola Saccuta. Il distretto nell’occasione è stato rappresentato da Angela Incardona, revisore dei conti.

«La Candle night è l’evento più importante nella vita della Fidapa: rappresenta l’unità tra le donne che appartengono all’associazione in 138 paesi del mondo, sottolineando i valori di amicizia e solidarietà, l’impegno nella tutela dei diritti delle donne, il sostegno alla cultura», il commento della presidente del club gelese Rita Spataro. 

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“Utilizzo delle tecnologie digitali nell’odontoiatria quotidiana”:evento formativo

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Caltanissetta- Si sono dati appuntamento nella sala conferenze dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Caltanissetta, gli odontoiatri del territorio che hanno preso parte al corso di formazione dal titolo “Utilizzo delle tecnologie digitali nell’odontoiatria quotidiana”, in programma l’ultimo giorno di maggio 2025.

Un evento in cui è stato approfondito il tema dell’evoluzione digitale e dei suoi effetti sul lavoro di tutti i giorni per l’odontoiatra. “Facciamo un sacco di corsi di aggiornamento – racconta il Presidente della Commissione nissena dell’Albo degli Odontoiatri Giuseppe Costa- Quello di oggi è un argomento di attualità molto sentito e richiesto dagli iscritti e quindi sono contento anche di avere qua il dottore Antonino Cacioppo che è molto in gamba per questa branca”. Insieme al relatore dell’evento, l’odontoiatra Antonino Cacioppo sono stati analizzati diversi aspetti che riguardano ad esempio l’odontoiatria digitale, la scansione ottica radiodiagnostica, la stampa 3d.

 “Volenti o nolenti dobbiamo fare i conti con i tempi che cambiano, come spesso si sente dire. Poi è un po’ più difficile, ed è quello di cui io mi occupo, portare in realtà tutto l’approccio tecnologico intanto nella nostra quotidianità, quindi fare quotidianamente qualcosa che venga aiutato dalle tecnologie e poi – ha affermato l’odontoiatra Cacioppo- io devo dire sempre più spesso mi imbatto in queste casistiche, è sempre più difficile governare le tecnologie”. Rimane cruciale intanto il ruolo dell’odontoiatra.

“Tecnologia si, intelligenza artificiale anche, perché ormai è un tema caldo, però ricordiamoci che al centro dobbiamo esserci noi come un bravo autista deve guidare il suo camion o il suo pullman, noi dobbiamo guidare e governare una macchina, sicuramente sempre più complessa”, ha sottolineato infatti il relatore. È stato fatto riferimento a come la tecnologia possa aiutare e semplificare determinate fasi del lavoro, ma anche all’aspetto deontologico dell’approccio tecnologico.

 “Quindi come le tecnologie, in realtà ci possono aiutare a far meglio cosa? L’anamnesi, la diagnosi, le terapie anche -ha aggiunto in conclusione –  non ci dobbiamo mai dimenticare delle terapie di quanto sono importanti e poi seguire il nostro paziente”.

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