Seguici su:

Cronaca

Altre truffe telefoniche nel Nisseno, i consigli della Polizia

Pubblicato

il

In questi giorni la Sezione Polizia Postale di Caltanissetta ha ricevuto ben tre segnalazioni di persone che hanno riferito di aver ricevuto una chiamata apparentemente dalla polizia (i truffatori, con la tecnica dello spoofing, fanno apparire il numero dell’ufficio di polizia sul display), per delle tentate truffe, nell’ambito della nostra provincia.

Accade di recente che i truffatori – alla costante ricerca di nuovi strumenti con cui carpire la fiducia di tutti noi – sfruttino l’innovazione tecnologica, replicando numeri telefonici della Polizia postale, per ingannare le persone contattate, approfittando proprio della naturale fiducia che gli utenti nutrono nei confronti delle Forze di Polizia. Le modalità operative usate dai malviventi possono variare. L’utente viene di solito contattato da un falso operatore della Polizia postale, che riferisce di aver riscontrato un non meglio precisato “attacco informatico” ai danni del conto corrente del malcapitato e preannuncia l’invio di un SMS, al cui interno è presente un link, sul quale cliccare per ricevere le istruzioni necessarie a mettere in sicurezza i propri risparmi.Per apparire più credibili, i truffatori contattano gli utenti con lo stesso numero telefonico del centralino degli Uffici della Polizia postale presenti a Firenze ed in ciascuno dei capoluoghi di provincia sul territorio regionale: si tratta del fenomeno noto come spoofing telefonico. I malviventi usano le possibilità offerte dai servizi “VoIP” (Voice over Internet Protocol), con cui le chiamate vengono trasmesse direttamente su internet, al fine di poter scegliere il numero telefonico che apparirà sul dispositivo della vittima, simulando, così, che sia proprio quello della Polizia postale. In altri casi, invece, la vittima viene dapprima contattata tramite un messaggio SMS apparentemente proveniente dal numero dell’istituto di credito presso cui ha acceso il proprio conto e che proprio per questo si accoda alle notifiche già effettivamente ricevute dalla banca, rendendo la comunicazione credibile. Questo messaggio avvisa l’utente di un probabile accesso abusivo al conto, da cui sarebbero in corso dei prelievi non autorizzati. Il messaggio può essere inviato anche da un falso numero solo in apparenza riconducibile a Poste Italiane, ad esempio con mittente “PosteInfo”, con cui l’utente viene informato di connessioni anomale al proprio conto e viene invitato a cliccare su un link. Il link apre, in genere, “pagine clone” di Poste Italiane o del proprio istituto di credito, inducendo in errore la vittima, che spesso fornisce le proprie credenziali.Successivamente, di norma, giungono anche delle chiamate, sempre attraverso numeri oggetto di spoofing, da parte di ipotetici “operatori antifrode”, per convincere l’utente ad eseguire le operazioni dispositive dal proprio conto, con varie modalità, come recarsi presso uno sportello ATM o effettuare direttamente un bonifico su un conto diverso, in modo da “mettere al sicuro i propri risparmi”. Succede persino che se l’utente non si lascia facilmente convincere, il truffatore prospetti una successiva chiamata da parte della Polizia postale, che confermerà l’attacco al proprio conto e suggerirà di effettuare le operazioni di trasferimento del denaro su un conto “sicuro”, diverso da quello della vittima. La vittima, presa dal panico, finisce per cadere nel tranello e segue le indicazioni fornite dal truffatore, il quale – per guadagnare ancor più la fiducia del malcapitato – lo invita a verificare su Internet la corrispondenza del numero chiamante con quello dell’ufficio della Polizia Postale presente in rete. La vittima, verificata la corrispondenza del numero e confidando, quindi, nella veridicità della chiamata, esegue le movimentazioni di denaro, perdendone la disponibilità, ignara di essere caduto in una truffa.La Polizia Postale consiglia, in questi casi, di diffidare sempre di chi, spacciandosi per un operatore delle Forze dell’ordine, richiede l’esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma. La Polizia Postale non chiede mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro, né chiede le credenziali di accesso ai servizi di home banking. In caso di dubbio, contattare il proprio istituto di credito.Nel caso in cui si riceva la chiamata di un soggetto che si presenta come appartenente ad una Forza di Polizia, si consiglia di chiedere il nome, il grado, la Forza di polizia e l’ufficio di appartenenza della persona e di riattaccare subito dopo. Cercare su Internet il numero di telefono della Forza di polizia o dell’ufficio che si presume abbia chiamato, comporre il numero e chiedere di parlare con il nome fornito dal precedente interlocutore;allo stesso modo, diffidare sempre di presunti operatori bancari o di Poste Italiane che dovessero chiamare per chiedere le credenziali di accesso al conto o per sollecitare lo spostamento del denaro su conti diversi dal proprio.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Truffa sui bonus edilizi: indagati due fratelli

Pubblicato

il

Ragusa – A seguito a indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Ragusa, i finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un decreto di sequestro di circa 200 mila euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, nei confronti di due fratelli, indagati per aver generato e commercializzato, in concorso fra loro, crediti d’imposta relativi ai cosiddetti bonus edilizi, per lavori di ristrutturazione su un immobile di Modica, in realtà mai eseguiti.

Le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Modica, hanno permesso di acquisire gravi indizi di reato – allo stato degli atti e nella presente fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contraddittorio con gli indagati – in ordine a una truffa ai danni dello Stato commessa da due fratelli: il primo, titolare di una ditta individuale, avrebbe emesso, in qualità di appaltatore, fatture false nei confronti del fratello per lavori di ristrutturazione edilizia su un immobile di proprietà di quest’ultimo, in realtà non realizzati; il secondo, committente dei lavori e proprietario del predetto immobile, avrebbe generato, mediante apposita comunicazione nel portale dell’Agenzia delle Entrate, oltre 99 mila euro di crediti d’imposta fittizi per Bonus Ristrutturazione, Bonus Facciate e Sismabonus relativi agli asseriti lavori di ristrutturazione, successivamente monetizzati tramite cessione a Poste Italiane. Alla luce degli elementi raccolti, i due fratelli devono rispondere dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché di emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti, in quanto le fatture false emesse da uno dei due fratelli hanno consentito all’altro di evadere le imposte sui redditi e di fruire di detrazioni non spettanti per le spese degli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

È stato avviato un procedimento giudiziario.

L’attività di indagine rientra nell’ambito delle attività coordinate dalla Procura di Ragusa e svolte dalla Guardia di Finanza a tutela della spesa pubblica, volte al contrasto delle frodi perpetrate a danno dell’Erario pubblico, per garantire il corretto utilizzo delle risorse stanziate per sostenere imprese sane.

Continua a leggere

Cronaca

Il Rotary presenta il libro ‘Maredentro’

Pubblicato

il

Il Rotary club di Gela presieduto da Ugo Granvillano presenterà il libro di Antonella Galuppi dal titolo ‘Maredentro’ venerdì 16 maggio al Palazzo Mattina. I lavori saranno introdotti dal presidente e dal segretario Simone Siciliano. Dialoghera’ con l’autrice il past President Graziano Morso.

Ecco una breve trama della storia.

Il giorno di San Valentino un uomo denuncia la scomparsa della moglie, una docente cinquantenne. Nel paesino in cui vive, si attivano le ricerche finché un pescatore si imbatte in un corpo esanime ai piedi di un costone roccioso sul mare: la donna scomparsa. Omicidio o suicidio?

Le ipotesi mediatiche mettono in confusione i concittadini della vittima facendo emergere il lato più perverso ed egocentrico di quella piccola realtà.

Ad appena ventiquattro ore dalla macabra scoperta, la speaker di una radio locale riceve una lettera olografa, a firma della donna, spedita il giorno prima della sua morte. Incuriosita dal monito contenuto, “non fidarti di quello che appare”, appena l’autopsia rivela che si è trattato di omicidio, decide di indagare in incognito.

Non riuscendo nell’intento, chiede aiuto al suo ex convivente, un investigatore privato. L’uomo, ancora innamorato di lei, la asseconda con la speranza di riconquistarla. Scopriranno che la vittima aveva confidato ad un amico dettagli della sua vita, fra cui una storia degradante, consumata nell’istituto dove i due insegnavano, che lei voleva denunciare nonostante l’atteggiamento omertoso degli altri colleghi.

Un diario segreto, scoperto per caso, diventa il custode di un movente conosciuto solo da due persone. Riuscirà, l’investigatore, a prendere la decisione giusta?

Continua a leggere

Cronaca

Finali regionali Pgs Olimpia Riesi medaglia di bronzo under 16

Pubblicato

il

Riesi – Si sono disputate in villaggio vicino Licata le finali regionali PGS che ha visto la partecipazione di circa un migliaio di giovani atleti provenienti dalle diverse province Siciliane.
I giovani atleti hanno gareggiato per giorni, dall’8 al 11 maggio, con partite di calcio e pallavolo, integrando amicizia, socializzazione e sano divertimento, che è lo spirito di Don Giovanni Bosco.


La Polisportiva Olympia Riesi che da decenni partecipa a questa manifestazione, si è fatta apprezzare oltre alle ottime qualità tecniche e sportive, anche per lo spirito di inclusione e socializzazione con coetanee di altre squadre.
L’ Olympia ha disputato il torneo Under 16 di Volley assieme a squadre blasonate della provincia di Catania e Messina, conquistando la medaglia di bronzo, un terzo posto in classifica dove hanno ricevuto i complimenti dalle squadre avversarie e da tutti gli organizzatori PGS Nazionali e Regionali, che per le atlete dell’ Olympia è un motivo di orgoglio portare in alto positivamente il nome della città di Riesi.


Siamo molto soddisfatti delle nostre ragazze e del lavoro che svolgiamo nella nostra città di Riesi – dicono i responsabili dell’ Olympia – il nostro obiettivo è sempre quello di fare crescere i nostri giovani in un ambiente sano e incontaminato, aiutandoli attraverso lo sport nella crescita sia fisica che psicologica.


I partecipanti dell’ Olympia : Federica Veneziano, Matilde Sardella, Gaia Lo Grasso, Anita Veneziano, Esmeralda Cammarata, Ginevra Giurdanella, Nicole Iacona, Alessandra Veneziano, Gaia Virzi Albanese, Yvonne Sanfilippo e Karola Ingrasciotta.
Allenatori: Mimmo Cirrito e Valeria Di Cristina.
Presidente: Angelo Bellina.
Dirigenti: Graziella Giambarresi, Giusy Marrone e Francesco Veneziano.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità