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Mobili e biancheria per le donne senza tetto dal Rotary

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“Spesso un piccolo dono produce grandi effetti” (Seneca). E il Distretto Rotary 2120 Sicilia-Malta ne ha fatto tesoro per la donazione alla casa famiglia per donne senza dimora “Casa Veronica”.

Grazie ai fondi residui del Governatore per l’anno 2019-20, Valerio Cimino, il Rotary ha fornito tutti i mobili e la biancheria per le stanze da letto, per la cucina e gli spazi comuni.

La cerimonia ufficiale di donazione si è svolta martedì 12 ottobre alla presenza del Vicario Generale della Diocesi nissena, padre Onofrio Castelli, che ha benedetto i locali, del Governatore Distrettuale Rotary 2021-22, Gaetano De Bernardis, e del sindaco, Roberto Gambino.

La casa famiglia è stata realizzata dalla Parrocchia Santa Croce, di cui è parroco padre Pietro Riggi, con la collaborazione dell’Associazione “Casa Veronica”, rappresentata da Maria Gabriella Savoja.

“Le opere di misericordia – ha detto il Vicario generale don Castelli nel benedire la struttura e le persone che vi operano e che ne usufruiranno – sono nei confronti del prossimo, per l’uomo, chi verrà ad essere ospitato possa sperimentare l’accoglienza e il calore di una casa”.

Il Governatore del Rotary, De Bernardis, ha evidenziato l’impegno del Rotary per l’uomo, qualunque sia la sua religione, la sua razza e la sua origine nonché l’importanza di collaborare chi si occupa dell’Uomo come la Chiesa, la Caritas e altre organizzazioni.

“Nella nostra società – ha detto padre Pietro Riggi – vi è tanta povertà e questi luoghi sono una risposta che la parrocchia cerca di dare con il supporto della Diocesi a cui si aggiunge l’aiuto del Rotary che in diverse occasioni ci è stato vicino.

Grazie all’appartamento donato da Rita, Pino e Alberto Miccichè, la parrocchia ha potuto realizzare questo rifugio per donne in difficoltà che si affianca al dormitorio maschile che già opera da alcuni anni, in locali comunali, e può ospitare fino a 40 persone”.

Alcuni volontari della parrocchia e alcuni ospiti del dormitorio maschile hanno ristrutturato l’appartamento mentre il Rotary ha fornito la cucina e gli elettrodomestici, gli arredi delle camerette e la biancheria. La casa famiglia potrà ospitare fino a sette donne.

“L’Associazione Casa Veronica – spiegano alcuni volontari – dal 2015 opera a favore dei poveri della città impegnandosi a sopperire alle necessità alimentari e di vestiario. È costituita da oltre venti volontari che fanno parte del gruppo Totus Tuus e affiancano il parroco di Santa Croce nella gestione della mensa per i poveri e del dormitorio”.

“Il Distretto Rotary – afferma il past governatore Rotary Cimino – ha scelto di sostenere la creazione di una casa famiglia che ospiterà donne in difficoltà per dare un ulteriore segno di attenzione verso chi ha bisogno. Un’attività di servizio che si aggiunge alla donazione di un’ambulanza alla Croce Rossa di Caltanissetta formalizzata nel maggio scorso. L’attenzione agli ultimi, sia a livello locale che internazionale, è stata la priorità dell’anno di governatorato 2019-20, segnato dall’inizio della pandemia da Coronavirus.

Ringrazio il parroco p. Riggi, l’Associazione Casa Veronica per quanto stanno facendo nella comunità e per averci dato la possibilità di contribuire alla realizzazione di questo progetto. Un ringraziamento particolare va all’Arch. Anna Tiziana Amato, past presidente del Rotary Caltanissetta, che ha svolto un ruolo fondamentale”.

Alla manifestazione hanno partecipato la Governatrice del Distretto Inner Wheel Sicilia e Calabria Laura Leto, il past governor Arcangelo Lacagnina, il segretario distrettuale Rotary Sergio Malizia, il tesoriere distrettuale Fausto Assennato, il coordinatore degli assistenti Giuseppe Pitari, diversi rotariani tra cui il presidente dei Rotary Club Caltanissetta, Francesco Daina, e Agrigento, Salvo Alaimo.

I numerosi rotariani del Club Caltanissetta intervenuti hanno voluto contribuire personalmente donando generi alimentari alla casa famiglia

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Attualità

Il mese mariano al Santuario Maria Ss dell’Alemanna

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Si avvicina il mese di maggio e le parrocchie rendono omaggio a Maria, cui tradizionalmente, il mese è dedicato.

Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria

Stasera alle 21, al Santuario Maria Ss dell’Alemanna, sotto la guida di Don Rosario Sciacca, cominciano le celebrazioni.

Ecco il calendario degli eventi liturgici:

L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita: Annibale Dionisi. Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita, a detta dei confratelli, contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, dalla dolcezza. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei. Tra le novità del testo l’invito a vivere, a praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».In ogni caso lo schema da seguire, possiamo definirlo così, è semplice: preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria. Negli stessi anni, per lo sviluppo della devozione mariana sono importanti anche le testimonianze dell’altro gesuita padre Alfonso Muzzarelli che nel 1785 pubblica Il mese di Maria o sia di Maggio e di don Giuseppe Peligni.

Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria. L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di maggio viene da lontano.Nell’Enciclica Ingruentium malorum del 1951, Pio XII scriveva: «È soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace».

Anche il Magistero incoraggia questa devozione nata dal popolo. Nell’enciclica Mense Maio datata 29 aprile 1965, Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».Nessun fraintendimento però sul ruolo della Vergine nell’economia della salvezza, «giacché Maria – scrive ancora papa Montini – è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Anche papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.

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L’Aias Ets coccola le mamme con le mani e con il cuore

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Un gesto semplice che parla d’affetto, collaborazione,inclusione: è un’iniziativa dedicata alle mamme in occasione della loro festa domenica 13 maggio.

L’Aias Ets ha organizzato la manifestazione “Con le mani, con il cuore”, un momento do coccole per le mamme a cura della maje up artist Deianira Dammaggio, la fotografa Maria Sciacca e i ragazzi del seminterrato.

Appuntamento il 13 maggio all’Aias dalle 9.30 alle 11 30 con le coccole alle mamme e un dolce break

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Attualità

Per i bimbi della “Romagnoli-Solito” tour in centro nei luoghi di “Ué – Eventi urbani”

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Le classi della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Romagnoli-Solito” in visita nei luoghi della street art del progetto “Ué – Eventi Urbani”, tra via Morello e via Pisa. Un momento di gioia, colore ed entusiasmo per i bimbi che hanno anche realizzato un’attività artistica all’insegna della creatività.

La scuola guidata dal dirigente Gianfranco Mancuso ha dunque promosso un’iniziativa di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio, che ha avuto come protagonisti i piccoli alunni. Presenti e attente le maestre che hanno accompagnato e seguito i loro allievi: ad ideare l’iniziativa è stata l’insegnante Filippa Ciaramella.

«Felicissimi di aver mostrato ai bambini il “volto” e le opere di “Ué – Eventi urbani”, la loro gioia è contagiosa e anche per loro siamo all’opera nella rigenerazione culturale del centro storico», ha detto Roberto Collodoro direttore artistico di “Ué”. 

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