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Dopo il parco giochi arrivano altri impegni

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Che creare un parco giochi a piazza Russello sia stata una buona scelta dell’amministrazione comunale nessuno può negarlo.Ogni angolo strappato al degrado e riqualificato è un passo avanti per la città.Sono i metodi della propaganda che non fanno bene alla salute di quest’amministrazione, il suonare le trombe prima che l’azione inizi, ripetere la stessa musica due tre volte mentre i lavori sono in corso e proseguire con lo stesso metodo mentre si stanno per completare.Insomma tagliare nastri idealmente sui social e sotto i riflettori più volte per la stessa opera.Spesso per piccolissime cose.Un bombardamento mediatico- propagandistico camuffato sotto le spoglie di informazione istituzionale che causa poi le reazioni contrarie nei cittadini.Come quella di chi domenica ha fotografato la parte ancora degradata di piazza Russello che foto e immagini di propaganda non facevano vedere. Altri toni ed altri sistemi non avrebbero portato a queste reazioni Ieri una nuova puntata di piazza Russello un pò diversa da come era stata forse programmata nei giorni scorsi. L’amministrazione, presente con il sindaco e gli assessori Licata e Malluzzo? ha ammesso che l’area necessiti di altri interventi ed ha voluto prendere un nuovo impegno con i residenti, ossia quello di mettere mano alla manutenzione del verde e alla sistemazione delle panchine già a breve, per poi dedicarsi alla riqualificazione dell’antifeatro.“Quello di oggi è un segnale, – ha commentato l’assessore Licata – un momento per dire ai gelesi che nessuno deve sentirsi solo o pensare che il suo quartiere sarà escluso. Piano piano vogliamo arrivare dappertutto, ripulire e riqualificare, illuminare e rivitalizzare. Piazza Russello è una delle aree più grandi della città, ed erano almeno 10 anni, come hanno sottolineato anche i residenti, che non la si vedeva così. Mi piace ricordare che quando ci siamo insediati la città aveva solo il parco dell’Auriga a Macchitella, senza giochi inclusivi. Adesso li abbiamo messi e abbiamo ripristinato pure il parco Iqbal Masih, dove saranno installati altri giochi inclusivi e dove abbiamo già sistemato panche, passerelle e cestini, mentre il 20 marzo inizieremo a realizzare la staccionata. C’è lo stesso progetto per Cantina Sociale, ma è ancora tutto work in progress. Queste sono le prime, piccole risposte. Prima di Greco c’era solo un parco e ora ce ne sono tre, perchè la nostra è la politica del fare”.
“La cosa che più mi fa piacere – ha dichiarato il Sindaco – è vedere i bambini giocare felici e sentire i residenti soddisfatti di quanto abbiamo fatto fino ad oggi. Siamo consapevoli che è solo una minima parte di quello che va ancora fatto e che contiamo di fare entro l’estate, ma è un primo passo importante e lo vogliamo dedicare al piccolo Francesco Russello, che ha perso la vita proprio qui a causa di un tragico incidente. Il nostro obiettivo è ridare vita a tutti i quartieri, dal centro alla periferia, strappandoli al degrado e all’abbandono cui sono stati relegati per anni. In piazza Russello vogliamo riportare musica, divertimento, spettacoli ed eventi, Covid permettendo. La strada è ancora lunga, ma noi siamo qui, non ci tiriamo indietro e siamo venuti per ribadirlo, a distanza di un anno e mezzo da quella promessa iniziale e mantenuta. Il tutto, naturalmente, in collaborazione con i cittadini, che ringrazio”.Fin qui gli impegni del sindaco e dell’assessore Licata.Impegni che non possono no  fare piacere. Se poi sapranno comunicare alla città in un modo che non sia nocivo a loro stessi, la Giunta Greco guadagnerà due volte.

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L’ultimo libro di Vincenzo Cascino presentato a Livorno

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Livorno – ‘Le menti gelesi in fuga’ si distinguono ancora. Una di queste è Vincenzo Cascino invitato a presentare la sua ultima creatura cartacea a Livorno, frutto di una lunga ricerca costata anni di studio.

La presentazione è avvenuta al Circolo ufficiali ‘Mambelli’ di Livorno nell’ambito del 1° Convegno per la Comunità scolastica della Provincia di Livorno.

Il libro prende le mosse dalla ricerca pilota, di tipo longitudinale, dal titolo “DADA-logica e competenze creative”, promossa dal Centro Italiano Gestalt in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, insegnamento di Pedagogia Speciale, cdL Educazione Professionale, Dipartimento Scienze della Salute (Dissal), ha evidenziato come i bambini che apprendono mediante il modello DADA-logica, sviluppino alcune caratteristiche che risultano del tutto assenti invece in quegli alunni che seguono il metodo delle scuole tradizionali.

Nel caso specifico, la caratteristica in questione riguarda la dimensione comunicativa non più “brachilogica” tipica dei bambini “digitali” ma “megalogica” distintiva dei DADA-logici Digitali. Essa costituisce la dimensione comunicativa, strategica per la costruzione di un “pensiero complesso” che sappia guardare al mondo in maniera interconnessa, inclusiva e glocale. L’ Autore, alla luce dei risultati della detta ricerca, propone alla comunità scientifica internazionale la nascita di una nuova categoria antropologica chiamata “DADA- logici digitali” le cui caratteristiche sono illustrate nel testo.

L’ albero è tutta la realtà (chioma realtà virtuale, tronco realtà materiale) i due bambini (gli occhiali sono simboli del digitale) . I bambini chi hanno appreso attraverso il modello dadalogica recuperano alcune caratteristiche dell analogico come ad es l apprendimento alfabetico(rappresentato dal libro ), chi non ha fatto esperienze dadalogica invece continua ad avere caratteristiche digitali, (rappresentato dal tablet)

Vincenzo Cascino insegna Pedagogia Speciale e Pedagogia della Devianza all’Università degli Studi di Genova. Da un decennio si occupa di comprendere i cambiamenti antropogenetici dei nativi digitali a livello cognitivo, affettivo-emotivo e socio-relazionale. A lui si devono alcuni termini che attualmente troviamo nella letteratura nazionale e internazionale: “intelligenza plurilitica” (“spazio” di incontro tra le ”intelligenze multiple” di H. Gardner e l’”intelligenza digitale” di P. Ferri), “selfnet” (identità digitale), “linguaggi digilitici”(strumenti digitali usati dai bambini), “virtualescenti” (adolescenti che vivono nella/la realtà virtuale), DADA-logici digitali (bambini con “intelligenza digitale” che recuperano alcune caratteristiche tipiche della dimensione “analogica”) e comunicazione “megalogica” (ricchezza lessicale scritta e orale in opposizione a quella “brachilogica”, caratterizzata da povertà e frammentazione lessicale).

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Stupore ad Acate! Alla festa di San Vincenzo gli Sbandieratori di Gela

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Acate – Le vie del centro storico di Acate si sono accese di musica, colori ed emozioni grazie alla straordinaria partecipazione degli Sbandieratori di Gela alla tradizionale Festa di San Vincenzo Martire.

In una cornice affascinante, tra i palazzi storici e le strade gremite di pubblico, il gruppo ha offerto uno spettacolo coinvolgente, con evoluzioni spettacolari che hanno lasciato tutti senza fiato.Tra rulli di tamburi, giochi di bandiere e coreografie studiate nel minimo dettaglio, il gruppo – composto da musici, sbandieratori e sbandieratrici – ha dimostrato grande affiatamento e professionalità, ricevendo applausi calorosi da parte degli spettatori, rapiti dalla forza scenica e dalla passione trasmessa in ogni esibizione.

L’evento ha previsto anche momenti di esibizione fissa in alcuni punti del centro storico, molto apprezzati dai presenti, culminando con una posizione finale a sorpresa che ha strappato un’ovazione.Tra i partecipanti della serata:Giulia La Cognata, Diana Matraxia, Salvatore Ferrara, Alex Lombardo, Gianluca Giannone, Pino Lentini, Deborah Selicato, Valter Miccichè, Giulio Scrivano, Federico Fargetta, Mario Parisi, Paride Giardina, Samuele Casciana, Saro La Folaga.Un plauso speciale va anche alle sbandieratrici, che con grinta ed eleganza hanno contribuito a rendere lo spettacolo ancor più vario e suggestivo.

Un appuntamento che ha messo in risalto la forza della tradizione e l’importanza della partecipazione attiva dei giovani alla vita culturale del territorio. Gli Sbandieratori di Gela si confermano ambasciatori della storia e dell’arte popolare siciliana.

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La Pro Loco da’ merito ai dirigenti scolastici per il Carnevale ’25

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Nel magro Carnevale 2025, a colorare il giovedì grasso di Gela, sono stati la Pro Loco e alcune scuole. La Pro Loco vuole ringraziarli e attribuire il giusto merito ai dirigenti scolastici Maria Lina La China dell’Istituto Comprensivo San Francesco, Maurizio Tedesco dei Licei Classico e delle Scienze Umane e Istituto Quasimodo, Viviana Aldisio dell’ITT Morselli e I.C. Verga, Linda Bentivegna dell’istituto Majorana e Gianfranco Mancuso dell’I.C. Romagnoli -Solito, che rappresentano insegnanti, alunni e genitori delle scuole che dirigono e che hanno fatto il Carnevale 2025.

Domani, alle ore 9 presso il B cool beach, la Pro Loco Gela consegnerà ai 5 Dirigenti scolastici dei rispettivi Istituti Comprensivi che hanno partecipato alla sfilata del giovedì grasso del Carnevale 2025, un premio di partecipazione. Una giornata storica con il patrocinio del Comune di Gela che ha segnato il senso della festa.

“Si farà un resoconto della bella esperienza – dice la presidente Fabiola Palora – gettaremo le basi per la seconda edizione e vi racconteremo in cosa consistono i premi assegnati. Vi aspettiamo per un bel momento di condivisione in una location suggestiva e rilassante!”

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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