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Motori accesi per le primarie regionali: si profila una dura battaglia

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C’è Caterina Chinnici che partecipa alle primarie siciliane come candidata proposta dal PD e c’è anche Claudio Fava. Entro il 30 giugno si conoscerà il nome del candidato del Movimento Cinquestelle.Sarà ancora e per la terza volta l’on. Giancarlo Cancelleri oggi sottosegretario ai trasporti? O la bandiera pentastellata la porterà il deputato gelese Nuccio Di Paola? Non sono escluse sorprese. In un momento storico difficilissimo , gli eredi di Grillo oggi fedeli a Conti , nella Sicilia in cui la fuga verso Di Maio è stata minima, si potrebbe ipotizzare una scelta diversa dai nomi che circolano da mesi per catturare altre fette di elettorato. In città si scaldano già i motori per le primarie. È’ già in azione il segretario provinciale Peppe Di Cristina con il suo zainetto. Pronto alle primarie per la Chinnici ma anche alla sua corsa personale per un posto all’Ars. È in campo anche l’ex deputato Miguel Donegani.che sostenendo Fava rientra ufficialmente nella politica attiva e misura anche la sua forza. I riflettori locali sono puntati su quello che sarà il dato dei Cinquestelle che a Gela ha Di Paola ormai big del movimento in Sicilia, l’on Ketty Damante e il senatore Pietro Lorefice.Un tris che dovrà garantire i risultati e portarli al tavolo del leader nazionale. Si profila una dura battaglia alle primarie

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Attualità

Mappa aree a rischio incendio nel Nisseno e azioni da attivare

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Prosegue l’azione di coordinamento della Prefettura di Caltanissetta diretta a definire le strategie per contrastare il pericolo di incendi in vista dell’imminente avvio della stagione estiva.


Ieri il Prefetto Chiara Armenia ha presieduto un’ulteriore riunione, cha fa seguito a quella svoltasi lo scorso 23 aprile, finalizzata a mappare il territorio provinciale e individuare le zone più esposte al rischio incendi, di guisa da programmare nelle stesse maggiori controlli attraverso la previsione di coordinati servizi di vigilanza e pattugliamento.


Hanno preso parte ai lavori i Sindaci dei Comuni della provincia di Caltanissetta, il Questore, D.ssa Pinuccia Albertina Agnello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Vincenzo Pascale, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Stefano Gesuelli, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Michele Burgio, il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Ing. Salvatore Bonsangue, il Dirigente del locale Servizio Territoriale 10 del Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale, Dott. Antonio Valenti, il referente territoriale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, Dott. Filippo Spagnolo ed il referente del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, Ing. Mario Denaro.


In apertura dei lavori il Prefetto, nel ringraziare i presenti, ha evidenziato come l’obiettivo del Tavolo sia quello di organizzare e attivare un sistema di prevenzione compartecipato e di stimolare interventi coordinati a carattere preventivo capaci di abbassare la soglia del rischio incendi.
In particolare, nel corso dell’incontro, è stato rimarcato come l’esperienza acquisita nel corso degli anni ha permesso di dimostrare l’importanza dell’attività di vigilanza e di pattugliamento, svolta anche grazie all’ausilio dei volontari, delle aree del territorio più esposte a rischio, utile allo scopo di intercettare per tempo eventuali focolai.
L’attività di controllo dinamico, infatti, oltre ad avere una funzione deterrente, svolge anche un ruolo essenziale in termini di avvistamento con conseguente possibilità di interventi tempestivi capaci di evitare il propagarsi delle fiamme e scongiurare danni potenziali all’ambiente, nell’ipotesi di incendi boschivi, e alle strutture antropiche, nel caso di incendi di interfaccia.
Per il conseguimento di tali finalità si è rivelato essenziale il lavoro congiunto di Vigili del Fuoco, coordinati dal comandante Michele Burgio, e dell’Ispettorato Forestale, diretto dall’Ing. Salvatore Bonsangue, che, alla luce delle direttive impartite dal Prefetto nella precedente riunione sul tema, hanno messo a fattor comune le informazioni estrapolate dalle rispettive banche dati, relative agli incendi boschivi e di interfaccia che negli ultimi anni hanno interessato il territorio provinciale, catalogandole attraverso l’utilizzo di diversi criteri, tra cui quello della frequenza e della magnitudo.
La condivisione e il raffronto tra tali elementi conoscitivi, ha così consentito di tracciare una mappatura delle aree del territorio provinciale ritenute più a rischio che i predetti dirigenti hanno ampiamente illustrato con l’ausilio di dettagliate cartografie.
La mappatura sarà trasmessa ai Comuni e alle Forze di Polizia cosicché, nell’ambito di un apposito tavolo tecnico presieduto dal Questore, possa essere programmato un controllo dinamico, anche con l’impiego di militari dell’esercito e con il concorso delle polizie locali, nelle zone ritenute a più elevato rischio nelle giornate interessate da bollettini della DRPC di allerta rischio incendi.
Inoltre, nel corso dei lavori il Prefetto, congiuntamente al Comandante dei Vigili del fuoco e al Direttore dell’Ispettorato Forestale, ha rinnovato ai Sindaci l’invito ad intraprendere un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei proprietari di fondi terrieri affinchè affinchè questi ultimi si attengano alle disposizioni delle ordinanze comunali, assicurando la ripulitura dei terreni da erbacce entro il prossimo 15 maggio.
Agli stessi Amministratori locali inoltre il Prefetto ha raccomandato di accelerare l’attuazione di tutti gli ulteriori interventi a carattere preventivo ribadendo, in particolare, l’importanza della manutenzione dei punti di approvvigionamento idrico e della pulizia della vegetazione a ridosso di aree antropizzate strategiche, quali ad es. ospedali e case di cura.


Infine, in ragione del fatto che spesso gli incendi originano dal fuoco di sterpaglie sui cigli stradali con conseguente propagazione delle fiamme che potrebbero causare danni anche agli utenti delle strade, il Prefetto ha rinnovato l’invito, già rivolto con apposita circolare ai Sindaci, al Libero Consorzio Comunale e ad ANAS, per una tempestiva pulizia dei cigli stradali.

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Accesso agli atti dell’Asp 2 per verificare la distribuzione del personale sanitario

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Tutti i cittadini della provincia nissena devono avere pari diritti nell’accesso alle cure sanitarie: partendo da questa necessità, al fine di verificare l’equa distribuzione del personale sanitario su tutti i presidi presenti in provincia (presidi ospedalieri e servizi territoriali), nei giorni scorsi l’on.Giuseppe Catania ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti all’ASP di Caltanissetta finalizzata ad acquisire le informazioni dettagliate e puntuali in merito a:1) copia della dotazione organica (di cui al D.A. n° 1507 del 31.12.2021) tutt’ora vigente, distinta per presidio ospedaliero e per reparti;2) prospetto della dotazione organica effettiva, alla data odierna, distinta per presidio ospedaliero e per reparti;3) copia della dotazione organica approvata dalla giunta regionale distinta per distretto territoriale e per servizi;4) prospetto della dotazione organica effettiva, alla data odierna, distinta per distretto territoriale e per servizi; 5) copia degli ordini di servizio relativi al trasferimento di infermieri e OSS rilasciati a partire dal 1 gennaio 2020 e fino alla data odierna; 6) Copia del regolamento della mobilità interna del personale del comparto.
Il deputato di FdI resta in attesa della documentazione richiesta per avere un quadro puntuale dell’organizzazione sanitaria provinciale con l’auspicio che non vi siano sperequazioni che danneggino alcune aree rispetto ad altre.

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Cronaca

I tentacoli della mafia nissena nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Toti

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Promette ulteriori e devastanti sviluppi l’operazione della Guardia di finanza di Genova che ha portato all’arresto (domiciliari) il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione nell’ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia genovese. Domiciliari anche per il braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, capo di gabinetto. Per quest’ultimo, l’accusa è di corruzione elettorale, aggravata dall’avere agevolato l’attività di Cosa Nostra.

Nella fattispecie, secondo gli investigatori, Cozzani avrebbe agevolato il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città ligure. Nelle carte dell’inchiesta , si fa riferimento alla promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori in cambio dei voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina presente a Genova. Sarebbero almeno 400 le preferenze verso la lista Cambiamo con Toti Presidente.

Non è la prima volta che la mafia nissena allunga i propri tentacoli verso la Liguria ed in particolare sul capoluogo di Regione. Le cronache, negli anni, raccontano della presenza anche di esponenti della famiglia mafiosa degli Emmannuello.

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