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Giudice: “Sogno un mondo in cui le donne non debbano avere bisogno di quote rosa”

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<Sogno un mondo nel quale le donne non debbano avere bisogno delle quote rosa”: lo dice l’avv. Paola Giudice, vice presidente del consiglio comunale, alla sua prima esperienza in politica. Queste le sue riflessioni nella giornata della donna Parlare dell’8 marzo non è affatto semplice, il rischio è sempre quello di scadere nella retorica. Una giornata ricca di significato e valore che, purtroppo, negli anni è stata spesso svilita riducendola ad un insieme di frasi fatte e luoghi comuni se non addirittura ad un “carnevale” che ha, a volte, ottenuto un risultato lontano dallo spirito originario ossia ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche da un lato e le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in tutto il mondo, dall’altro.
La giornata internazionale della donna non è una festa, non lo è mai stata. Nasce per ricordare e celebrare le operaie di una industria americana rimaste uccise in un incendio. E oggi, questa giornata, voglio dedicarla, e con me sono sicura l’intero Consiglio comunale, alle tante, troppe, donne vittime di violenza fisica e psicologica, di soprusi e alle tante vittime giornaliere di femminicidio.
Essere donna nel Terzo Millennio non dovrebbe neppure essere una condizione da tutelare o preservare ma una condizione di normalità.
Sogno un mondo nel quale le donne non debbano avere bisogno di quote rosa, di posti riservati, di giornate dedicate, sogno un mondo nel quale non ci si debba sorprendere di vedere una donna in una qualsiasi posizione lavorativa o sociale.E invece siamo qui a dovere ancora rivendicare ciò che è già nostro in quanto essere umani.Forse non è solo una coincidenza che l’8 inteso come numero coincida con la prima persona del verbo lottare per cui dovremmo dire “lotto” ogni giorno per affermare chi sono.Paradossalmente le donne saranno considerate tali nella loro essenza più profonda quando non avranno bisogno di giornate per celebrarle. La donna, così come l’uomo, va celebrata giornalmente.

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Attualità

Al bando gli ombrelloni hawaiani in rafia. L’appello di Plastic Free Onlus

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Un problema nascosto, ma devastante per l’ambiente: gli ombrelloni hawaiani in rafia sintetica sono un nemico silenzioso che inquina le nostre spiagge e i mari. Questi ombrelloni, presenti in molti stabilimenti balneari italiani, nel tempo rilasciano filamenti di plastica che, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici, non solo contaminano la sabbia, ma finiscono per essere trasportati dalle onde fino a mescolarsi con la vegetazione marina.

Un impatto devastante non solo sull’ambiente, ma anche sulla fauna marina, che spesso scambia questi grumi di plastica per cibo.“Non possiamo più ignorare questo problema che riguarda tantissimi stabilimenti balneari lungo le nostre coste. Gli ombrelloni hawaiani, realizzati con materiali inquinanti come la rafia sintetica, la poliammide e i derivati della viscosa, sono una minaccia invisibile per l’ecosistema marino – dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus – È fondamentale sensibilizzare le persone e coinvolgere le amministrazioni locali per porre fine all’uso di questi ombrelloni inquinanti”.

Plastic Free, da sempre in prima linea nella lotta contro la plastica, aggiunge questa nuova causa alle sue numerose attività. L’associazione, che dal 2019 promuove progetti di bonifica ambientale, sensibilizzazione nelle scuole, salvataggio delle tartarughe e molte altre iniziative, si farà portavoce di un cambiamento attraverso il dialogo con le amministrazioni comunali. “Chiediamo che vengano introdotte ordinanze che obblighino i proprietari degli stabilimenti balneari a sostituire questi ombrelloni con alternative ecologiche, riducendo così il danno che causano alle nostre coste”, aggiunge De Gaetano.Inoltre, Plastic Free Onlus ha avviato una campagna di sensibilizzazione tramite i propri canali social e ha lanciato una petizione per raccogliere firme e coinvolgere i cittadini nella lotta contro l’inquinamento da plastica legato agli ombrelloni hawaiani.

Dalla sua nascita, l’associazione ha organizzato più di 8.200 appuntamenti di pulizia ambientale coinvolgendo oltre 260mila volontari e rimuovendo 4,5 milioni di chili di plastica e rifiuti. Ha contribuito a salvare sinora 230 tartarughe di medio-grandi dimensioni ed accompagnarne alla nascita 6.722 tartarughine. È attiva anche nelle scuole dove hanno svolto 3.800 incontri interagendo con quasi 300mila studenti. Cruciale la collaborazione con le Amministrazioni locali dove sono stati siglati 482 protocolli d’intesa e premiati 122 Comuni Plastic Free per essersi contraddistinti per la lotta contro gli abbandoni illeciti e la promozione di comportamenti virtuosi.Plastic Free Onlus continua a lavorare con determinazione per un futuro libero dalla plastica, estendendo ora il suo impegno contro un nemico che minaccia in silenzio la bellezza dei nostri mari e delle nostre spiagge.

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Sport, cultura e sociale nel “Canestro per la cultura” 

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Prosegue la collaborazione tra Leo club del golfo di Gela e Gela basket, con cui lo sport abbraccia i temi della solidarietà e del sociale. Insieme ai cuccioli dei Lions cub, si è tenuta l’iniziativa “Un canestro per la cultura” legata alla raccolta di libri da devolvere in beneficenza, destinandole anche alla biblioteca comunale.

L’iniziativa si è svolta al PalaLivatino in occasione della semifinale playoff tra Gela basket e Dierre Reggio Calabria di ieri: soddisfazione da parte dei promotori per la partecipazione dei tifosi alla raccolta. 

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Giornata della famiglia a Gela

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La giornata internazionale della famiglia è stata indetta dall’O.N.U. con la risoluzione 44/82 del 9 dicembre 1989.Ogni anno il 15 maggio, già a partire dal 2014, l’associazione Gela Famiglia ODV, per celebrare la ricorrenza, organizza iniziative volte a valorizzare il compito della famiglia in un percorso di corresponsabilità con le altre agenzie educative.

Il concorso destinato alle classi terminali della scuola primaria inferiore sul tema della diversità culturale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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