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Cronaca

Arrestato un diciassettenne

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Nella mattinata di sabato si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto di un diciassettenne
ragusano di origini lombarde, trovato in possesso di un rilevante quantitativo di
stupefacente. La vicenda traeva origine da specifico servizio di contrasto allo spaccio di
sostanze stupefacenti operato dalla Sezione Operativa della Compagnia di Ragusa, durante
il quale i militari di pattuglia notavano un ragazzo uscire da un edificio e mettersi in sella a
un motorino senza targa. Il conducente del veicolo, fermato dai militari, accelerava
bruscamente riuscendo a sottrarsi al controllo. Tuttavia, veniva intercettato poco dopo da
un’altra pattuglia, che avvertita dell’accaduto si era messa sulle tracce del giovane.
Quest’ultimo sebbene fermato, anche in questo frangente cercava di sottrarsi agli
accertamenti opponendo resistenza fisica ai militari operanti, che nonostante la concitazione
del momento, riuscivano con il dialogo a calmare il diciassettenne e a proseguire i controlli.
Spostando gli accertamenti a casa del giovane, ove viveva da solo, i Carabinieri rinvenivano
sul tavolo della cucina un panetto di hashish di circa 40 g, un bilancino di precisione e del
materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente, nonché, nascosti all’interno di un
calzino custodito nel comodino vicino al letto, la somma contante di circa 1100€ in
banconote di diverso taglio. In ragione della sostanza stupefacente, degli strumenti per il
confezionamento, del denaro detenuti e di quanto fatto per cercare di eludere i controlli, il
diciassettenne veniva arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente,
denunciato per resistenza e violenza a pubblica ufficiale e ristretto presso il centro di prima
accoglienza di Catania, come disposto dall’Autorità Giudiziaria. All’esito della successiva
udienza di convalida, l’arresto dei Carabinieri veniva convalidato ed il Giudice irrogava al
giovane la misura cautelare del collocamento in comunità.

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Cronaca

Non si spegne l’eco per la morte della maestra Gabriella

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Non si è spenta ancora in città l’eco del dolore per la morte improvvisa della maestra Gabriella Tasca, conosciuta, amata e compianta da tanti gelesi.

Un dolore che ha varcato i confini della Sicilia ed è giunto fino a Roma dove risiede la sua dirigente scolastica Agata Gueli oggi titolare di un incarico professionale presso il Ministero dell’Istruzione.

Un dolore profondo che ha indotto la Gueli a riunire le insegnanti della Capuana il 9 maggio alla chiesa dei Padri Cappuccini per un tributo alla memoria della maestra strappata precocemente alla famiglia ed alla scuola a cui aveva ancora tanto da dare.

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Cronaca

Modica: denunciate due persone per reati contro il patrimonio

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 Modica – Gli agenti del Commissariato di Polizia di Modica hanno denunciato due persone per reati contro il patrimonio.


I riscontri investigativi sono arrivati nell’ottica di una intensa e costante attività di prevenzione per le vie del centro storico e le strade cittadine che hanno consentito in pochi giorni di individuare i responsabili di furti commessi in danno di ignari cittadini e turisti.


Proprio l’ampia conoscenza dei territori e dei soggetti con pregiudizi di Polizia, costantemente monitorati con controlli diurni e notturni, ha reso celere le indagini volte a ricostruire le dinamiche di un furto ad un negozio di generi alimentari e di alcuni furti di borse ed oggetti lasciati incustoditi all’interno di veicoli parcheggiati a Modica bassa.


Nel primo caso, a seguito della tempestiva denuncia dell’esercente ed alla immediata visione delle telecamere presenti nei pressi della attività pressa di mira, i poliziotti risalivano all’autore del furto con scasso avvenuto qualche sera prima dove un uomo travisato, si era introdotto all’interno del negozio asportando qualche centinaio di euro.
Sebbene il reo fosse inizialmente travisato, lontano dal negozio rivelava parzialmente la sua identità, che grazie alla visione delle immagini dei giorni precedenti, si appurava che il giovane ladro aveva fatto un sopralluogo nell’attività in parola e con gli stessi indumenti vi si era introdotto la notte successiva.


Il soggetto, con precedenti per rapina e lesioni era ben noto agli Agenti che provvedevano a deferirlo all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.  
Una seconda persona, è stata denunciata alla locale Procura, in quanto si è resa responsabile di due furti con destrezza.


Il soggetto appostato nei pressi delle autovetture in sosta, attendeva un momento di distrazione dei proprietari, che non chiudendo l’autovettura, con estrema velocità asportava quanto cera al suo interno.
In entrambi gli episodi sono state determinanti le immagini registrate da impianti pubblici e privati, le quali hanno consentito di individuare il ladro, un giovane straniero di 27 anni, residente a Modica, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.


Parte della refurtiva è stata rinvenuta e consegnata al legittimo proprietario.
 
             
 

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Cronaca

Confiscati beni a esponente mafioso degli Emmannuello

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Decreto di confisca di beni, eseguito dalla Polizia a Gela per un valore di circa 500mila euro, riconducibili a un esponente di vertice della famiglia mafiosa degli Emmannuello. L’esecuzione del provvedimento ha permesso l’acquisizione definitiva, a favore dell’Erario dello Stato, di 27 beni tra cui un’impresa individuale di allevamento di ovini e caprini e l’intero complesso aziendale, costituito anche da beni mobili registrati e numerosi mezzi agricoli; 19 beni immobili, di cui 4 fabbricati e 15 terreni; 3 beni mobili registrati, un’autovettura, un autocarro e un motoveicolo e 4 rapporti finanziari, 2 depositi a risparmio e 2 conti correnti. I beni erano stati sottoposti a sequestro, nel dicembre del 2019, con decreto della Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, su proposta del Questore della Provincia di Caltanissetta, a seguito delle indagini di natura patrimoniali espletate dal personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura nissena, che aveva verificato come il valore dei beni nella piena disponibilità dell’appartenente al sodalizio criminale era sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dallo stesso, accertando, quindi, che i beni oggi acquisiti definitivamente erano frutto delle attività illecite poste in essere e ne costituivano il reimpiego. L’uomo, Maurizio Trubia, 55 anni, sorvegliato speciale di Ps, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, pluripregiudicato per diverse tipologie di reato, tra cui ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi da sparo, furto e pascolo abusivo, è stato condannato, alla pena di 8 anni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole del reato di associazione di tipo mafiosa, per avere fatto parte del sodalizio criminoso denominato “cosa nostra – gruppo Emmanuello”, con sentenza del Tribunale di Caltanissetta del 2010, confermata dalla locale Corte di Appello nel 2012 e divenuta irrevocabile il nel 2013.

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