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Ok della commissione: da lunedì in aula la Finanziaria regionale

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Dopo una lunga e proficua sessione di lavoro in Commissione Bilancio, ha preso forma una legge di Stabilità dal valore complessivo di 16,5 miliardi di euro che si poggia su tre pilastri: la certezza dei conti, il sostegno all’economia e allo sviluppo, l’ascolto di tutte le forze politiche e sociali della Sicilia. Non c’è un solo ambito d’intervento o socio-economico che non viene toccato dall’intervento della Regione, a dimostrazione dell’attitudine servente che ispira l’azione di governo della giunta Schifani».

L’assessore regionale all’Economia Marco Falcone commenta così l’approvazione da parte della Commissione Bilancio dell’Ars del testo della Finanziaria 2023, che sarà composta da una quarantina di articoli che accolgono un centinaio di emendamenti. 

«Siamo chiamati – evidenzia il presidente della Regione, Renato Schifani – a coniugare l’esigenza di garantire l’equilibrio dei conti con il dovere di far fronte alle conseguenze di una congiuntura economica e sociale particolarmente difficile a causa degli effetti della pandemia e della guerra. Questo deve richiamare tutti noi a un maggiore senso di responsabilità. Il governo regionale con questa manovra finanziaria sta facendo la propria parte. Ringrazio la Commissione per il lavoro svolto e auspico che in Aula con le forze politiche, anche di opposizione, si instauri un clima costruttivo, pur nella differenza naturale di posizioni, che miri all’esclusivo interesse dei siciliani».
 «La manovra, da lunedì prossimo sarà incardinata in Aula – prosegue Falcone – garantisce l’equilibrio finanziario della Regione, abbracciando diverse iniziative dal chiaro approccio interventista, tese a favorire la ripresa economica. In primo luogo ricordiamo i 300 milioni di euro stanziati per favorire le nuove assunzioni, a cui si aggiunge l’azione dell’Irfis e un utilizzo finalmente compiuto dei fondi extraregionali a nostra disposizione, per avere ricadute certe nel tessuto produttivo e occupazionale dell’Isola». 
Aggiunge poi l’esponente del Governo Schifani: «In un contesto di forte inflazione, la Regione ha voluto mandare un segnale anche al mondo dei dipendenti e del precariato che vede contrarsi il proprio potere d’acquisto. Per i lavoratori forestali, i Pip, i lavoratori Rmi abbiamo formalizzato l’adeguamento Istat e l’aumento dei salari, mentre introdurre le 36 ore settimanali per i lavoratori Asu significa dare dignità a una categoria bistrattata da anni, come da impegno che lo stesso presidente Schifani aveva assunto». 

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L’ Adoces:”il nostro progetto ignorato a favore delle passerelle”

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Il progetto si chiama “Gela Seatrac” ed era stato donato da Adoces Sicilia ODv alla città di Gela per consentire ad ogni disabile di essere autonomo non solo durante l’acessso in spiaggia ma addirittura in acqua. Ma non è andata così. Lo denuncia Giacomo Giurato.

“Evidentemente- dice- l’assessore Romina Morselli e l’Arch. Tonino Collura hanno ritenuto più valida l’idea di utilizzare l contributo per ripristinare e acquistare nuove pedane in legno , scelta scellerata perchè daremo ai vandali l’ennesima opportunità di appropriarsi della cosa pubblica e danneggiarla. C’è anche traccia di una mozione presentata dalle consigliere Farruggia e Ascia per sollecitare il Comune ad utilizzare il contributo in modo da consentire un ritorno di immagine alla nostra città che poteva diventare meta per il turismo disabile . L’idea principale alla base della sua creazione era quella di dare alle persone con disabilità l’opportunità di godere di una semplice attività di svago, come il nuoto, completamente non assistita”.

Seatrac è fondamentalmente composto da un meccanismo a binario fisso in cui una sedia a rotelle può essere spostata dentro e fuori dall’acqua. Seatrac utilizza l’energia solare come unica fonte di energia
L’installazione non ha carattere permanente. Il dispositivo viene solitamente installato durante il periodo di inizio estate e disinstallato a fine estate.

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Comitati quartiere chiedono incontro ai candidati a sindaco

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Il coordinamento dei Comitati di quartiere con il suo nuovo rappresentante, Salvatore Ciscardi, chiede ufficialmente un incontro con i singoli candidati a Sindaco della città per capire, oltre alla loro competenza, se ognuno di loro è a conoscenza dei problemi dei vari quartieri, se hanno stilato un programma per risolverli e il cronoprogramma di come intendono procedere qualora venissero eletti.


“La città ha bisogno di conoscere i programmi dei candidati, le loro idee e gli strumenti per realizzarli.Il coordinamento cambia registro e non è più disposto a sentire promesse ma fatti concreti ad iniziare dal riconoscimento ufficiale dei comitati di quartiere,da sempre boicottato.
Il coordinamento rimane in attesa degli inviti dei candidati a Sindaco in data e luogo da loro prescelti”- dichiara il presidente.

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Cronaca

Falso maresciallo dei carabinieri, truffa anziana: portati via gioielli e soldi

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Truffa agli anziani anche nella provincia nissena. Un falso Maresciallo dei Carabinieri ha prima telefonato alla vittima, informandola che il nipote aveva causato un incidente stradale dove una persona era rimasta gravemente ferita, e per risarcire la controparte ha chiesto una somma di denaro pari a 13.500 euro.

Successivamente si è recato presso l’abitazione, dove si è fatto consegnare un sacchetto contenente vari monili in oro e 2.500 euro in contanti, rassicurando la vittima circa le sorti del nipote, per poi dileguarsi per le vie adiacenti facendo perdere le proprie tracce.

In questo momento i militari dell’Arma del Comando Provinciale di Caltanissetta, stanno svolgendo tutti gli accertamenti utili all’individuazione dell’autore e la raccomandazione che giunge è di non dare seguito ad alcun tipo di richiesta, né di consegna di oggetti o denaro, né di pagamento di sanzioni, perché in nessun caso le Forze dell’Ordine avanzano questo tipo di istanze. Si raccomanda inoltre di non condividere alcuna informazione personale o documento di riconoscimento.

Eventuali vittime sono invitate a recarsi quanto prima presso i diversi Comandi dell’Arma dislocati sul territorio, così da monitorare il fenomeno e raccogliere elementi aggiuntivi, che possano essere d’ausilio all’identificazione del malfattore.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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