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Il meraviglioso, controverso mondo del giornalismo…

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Additati, responsabilizzati, picchiati eppure conosciuti e amati. Il giornalista, questo personaggio misterioso… Il ruolo del giornalista nel periodo di transizione del XXI secolo è stato affrontato dal Rotary club presieduto da Valentino Granvillano in collaborazione con ilgazzettinodigela.it che ha prestato parte della sua redazione. Al Palazzo Mattina si è tenuto un focus sul tema dell’evoluzione del giornalismo: “L’era delle fake news e della misinformation” per spiegare cosa cambia nella gestione della comunicazione del nostro tempo, attraverso eta’ ed esperienze differenziate ma accumunate da un unico elemento: la passione. E’ questo che muove questo mondo affascinante da cui dipendono le informazioni che arrivano ai cittadini. Il tutto in diretta Facebook…per stare al passo coi tempi, come il Rotary sa fare ormai.

Ad esordire il giovane Domenico Russello, 32 anni con 13 di esperienza. “Non si ha più voglia di approfondire con il reportage o l’inchiesta! Si vuole tutto e subito, senza riflettere! Questa è la società della disperazione che non ha tempo di riflettere, di ragionare! Oltre alla disperazione vi è anche tanta superficialità! In questo si innesta la figura del giornalista che deve assicurare la veridicita’ dell’informazione per distinguersi dalla giungla dei social dove tutti si improvvisano giornalisti”.

“Il tre maggio si celebra la giornata del giornalismo istituita dall’Onu nel 1993 – ha detto il giornalista Franco Infurna- per riaffermare questa libertà come diritto fondamentale, per difendere i media dagli attacchi alla loro indipendenza e per ricordare tutti i giornalisti uccisi nell’esercizio della loro professione. Nel 2022 ne sono stati uccisi 68, ben 21 in più rispetto all’anno precedente, in piena pandemia da Covid.

La violenza contro i giornalisti e contro i media è quotidiana e capillare nel mondo. Anche nei paesi cosiddetti civili come l’Italia dove i cronisti sono minacciati, querelati con una facilità estrema, aggrediti, picchiati, a volte uccisi, specie nel Sud, anche col metodo della lupara bianca.

Subire l’incendio della propria automobile, quasi quasi, può apparire come un colpo di fortuna. Io, ad esempio, sono stato doppiamente fortunato, dato che di macchine me ne hanno incendiato due”. Poi ha raccontato come si lavorava negli anni ’70 e quanta differenza con il metodo attuale. Un fiume in piena e una passione che dura da 50 anni.

La giornalista Liliana Blanco gli ha fatto eco ed ha spiegato come si costruisce una notizia oggi, in un lasso di tempo pasaato dalle 5-10 ore della carta stampata ai 15 minuti e forse meno, del giornalismo on line: le difficolta’, la corsa contro il tempo e la concorrenza per dare una una informazione veloce ed altrettanto velocemente recepita dai lettori. E poi uno sfogo accorato sul ruolo di sentinella per nulla apprezzato dalle istituzioni.

Della crisi profonda dell’editoria in Sicilia ha parlato Il direttore di ‘Voci fraterne’ , una rivista specializzata ad ispirazione cattolica, Valerio Martorana che ha fornito i dati Ads (Accertamento Diffusione Stampa), organismo creato dagli editori per le certificazioni. ” A Gennaio 2011 le principali testate giornalistiche siciliane , La Sicilia, Giornale di Sicilia e la Gazzetta del Sud – ha detto Martorana – avevano una tiratura di 197.900 copie (numero di copie prodotte).

A dicembre 2020 siamo scesi ad una tiratura di 43473 copie. In soli 27 mesi, il dato risulta ancora esser più devastante e preoccupante: a marzo 2023 i tre principali quotidiani siciliani hanno registrato una tiratura di 22.144 copie. Il Giornale di Sicilia 5979 , La Sicilia 8986

Quindi la carta stampata è finita o, correttamente, dovremmo dire che è stata notevolmente ridimensionata. Ma chi ha preso il suo posto? Il web.

L’attendibilità e la veridicità dell’informazione, veloce ed istantanea, che fine ha fatto? I giornalisti che ruolo svolgono? L’ informazione religiosa, anch’essa in crisi. Poi c’è il caso di Voci Fraterne, dal 2013 ad oggi con la tiratura in calo nonostante la distribuizione agli associati”.

Ecco la diretta della serata:

https://fb.watch/kb_siB8NNK/

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Al via il Conclave, cardinali riuniti per scegliere il successore di Papa Francesco: tra loro anche due siciliani

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“Extra omnes”, fuori tutti. Si chiude la porta della Cappella Sistina ed inizia il Conclave. Si riuniscono proprio questo pomeriggio i 133 cardinali elettori che dovranno scegliere il successore di Papa Francesco alla guida della Chiesa. Già oggi il primo scrutinio con l’attesa fumata che dovrebbe arrivare intorno alle 19. Questa mattina, il decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ha celebrato alla basilica di San Pietro la messa “Pro Eligendo Romano Pontifice”.

Da domani previste quattro votazioni al giorno, due al mattino e due nel pomeriggio. Il “favorito” della vigilia, secondo vaticanisti e bookmakers, sarebbe il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin: ma le sorprese, proprio come accadde nel 2013 con l’elezione di Papa Bergoglio, sono sempre dietro l’angolo.

Sono due i cardinali siciliani presenti in Conclave. Si tratta di Baldassarre Reina, vescovo ausiliare di Roma, originario di San Giovanni Gemini (Agrigento), e di Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, nato a Messina. 

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Pianificata in Prefettura la campagna di prevenzione per gli incendi boschivi

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Nella mattinata del 6 maggio, nella Sala della Protezione civile del Palazzo del Governo, il Prefetto Chiara Armenia ha presieduto la prima riunione per la pianificazione delle attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia in vista dell’approssimarsi della stagione estiva.

Oltre ai Sindaci dei Comuni della provincia di Caltanissetta – in collegamento da remoto – hanno presenziato ai lavori il Questore di Caltanissetta, D.ssa Pinuccia Albertina Agnello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Mucci, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Stefano Gesuelli,  il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, Ing. Salvatore Cantale, il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Ing. Salvatore Bonsangue, il Comandante dell’82° centro SAR di Trapani dell’Aeronautica Militare, Maggiore Nicolò Nicolosi,  il referente del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta e i referenti del Dipartimento regionale della Protezione civile.

In apertura, il Prefetto ha illustrato come le sinergie messe in campo negli anni passati abbiano consentito di  raggiungere buoni risultati sull’intero territorio provinciale sottolineando che, anche per l’anno in corso, si renda necessario conferire un ulteriore e rinnovato impulso all’attività antincendio sotto il profilo della prevenzione con il coinvolgimento attivo e coordinato di tutti i soggetti interessati.

In particolare, nell’anticipare le direttive che saranno impartite attraverso un’ apposita circolare che diramata ai Sindaci, il Prefetto ha richiamato la puntuale attenzione degli Amministratori locali sull’esigenza di avviare a stretto giro le operazioni di pulizia della vegetazione dei cigli stradali, di parchi, ville, nonché la pulizia della vegetazione prossima ad aree boscate ed a quelle strategiche, come ospedali o residenze per anziani e, più in generale, di tutte le fasce perimetrali delle zone urbane e degli insediamenti industriali, al fine di adottare tutti gli interventi necessari a prevenire il rischio di incendi di interfaccia che espongono a pericolo la pubblica e privata incolumità.

Inoltre, il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di provvedere alla manutenzione dei punti di approvvigionamento idrico e ha sollecitato le amministrazioni locali a procedere con l’aggiornamento dei Piani Comunali di protezione civile, raccomandando la tempestività e la prontezza nell’attivazione delle proprie strutture nei giorni di maggiore allerta.

Analogo invito è stato rivolto al Libero consorzio comunale e all’ANAS, in qualità di Enti proprietari delle rete viaria, rispettivamente provinciale e statale, affinché ciascuno per le proprie competenze provvedano alla pulizia delle ripe adiacenti le carreggiate. 

Nel corso dell’incontro, il Prefetto, unitamente al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco e del Dirigente della Forestale, ha, altresì, auspicato il rafforzamento delle attività di controllo da parte di tutte le forze in campo per garantire il rispetto delle norme di comportamento indefettibili per ridurre al minimo il rischio incendi e ha invitato gli Amministratori locali ad avviare, anche attraverso i canali social, un’azione di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini perché siano parte attiva del sistema di contrasto agli incendi, segnalando tempestivamente qualunque tipo di focolaio al numero unico per le emergenze (112).

Sempre nell’ottica di potenziare l’azione preventiva,  è stato poi  raccomandato ai Sindaci di assicurare, nei giorni di allerta per elevata pericolosità, una particolare vigilanza, mediante un adeguato pattugliamento nelle zone maggiormente critiche ed esposte a rischio incendio, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato che possono fornire un valido contributo in termini di immediato avvistamento con conseguenti effetti favorevoli connessi alla rapidità di intervento.

Infine, al fine di ulteriormente rafforzare la strategia di intervento a carattere preventivo sull’intero territorio provinciale, è stata programmata per la prossima settimana una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato alla partecipazione dei Vigili del fuoco e della Forestale, per una mappatura delle aree maggiormente esposte al rischio e su cui concentrare l’azione di vigilanza e controllo interforze nei giorni di allerta rossa e arancione.

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Prosegue la campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente

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Produrre energia pulita non basta: è fondamentale conservarla in modo efficiente per ridurre gli sprechi, garantire la sicurezza e l’equilibrio del sistema elettrico, e coprire i consumi nei momenti di picco. La sinergia tra rinnovabili e sistemi di accumulo è quindi cruciale. Un’esigenza ancora più evidente in Sicilia, dove – secondo l’ultimo rapporto Scacco Matto alle Rinnovabili di Legambiente – è stato raggiunto solo il 17% dell’obiettivo al 2030 di nuova potenza rinnovabile fissato dal Decreto Aree Idonee.

In questo contesto, investire nell’accumulo non è solo strategico ma essenziale per rendere sostenibile la crescita delle fonti verdi. Proprio su questi temi si concentra la XXXI tappa della campagna “I cantieri della transizione ecologica” di Legambiente che, in collaborazione con ANEV, ha fatto oggi tappa a Vicari, in provincia di Palermo. 

Qui, ERG sta realizzando – grazie al know-how tecnologico di NHOA Energy – il suo primo impianto BESS (Battery Energy Storage System), a supporto del parco eolico del Gruppo da 37,5 MW, situato a poca distanza dal più recente impianto di Roccapalumba, con una capacità di 47 MW. L’integrazione del sistema di accumulo dà vita a un polo energetico strategico per il Sud Italia e rappresenta uno dei primi esempi di sistemi ibridi di accumulo utility-scale realizzati nel Paese, offrendo un modello concreto di integrazione tra produzione e stoccaggio da fonte rinnovabile.

Una volta completato, entro il terzo trimestre di quest’anno, il sistema BESS di Vicari sarà in grado di mettere a disposizione una potenza di 12,5 MW e una capacità nominale di accumulo pari a 50 MWh, con una quantità di energia stoccata e reimmessa in rete stimata in 19,4 GWh all’anno, sufficiente per coprire il fabbisogno annuale di circa 7.000 famiglie italiane. Il sistema è basato su tecnologia Li-Ion LFP (a ioni di litio) ed è composto da 138 moduli (battery racks) da circa 400 kWh ciascuno, in grado di garantire elevata affidabilità ed efficienza nelle operazioni di carico e scarico dell’energia.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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