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Moto Civico chiede a Filippo Franzone di candidarsi a sindaco

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Ieri sera si è riunito il Direttivo del gruppo Moto Civico che ha trattato vari temi della politica locale dalla “decaduta” mozione di sfiducia, alle “spese pazze” per l’estate gelese camuffate da iniziative per l’80° anniversario dello sbarco, passando attraverso l’approssimarsi all’ennesima stagione calda con le stesse problematiche di sempre, nonché la sempre più convinta necessità di metterci la faccia alle prossime amministrative gelesi.


“Quella della sfiducia- si legge nella nota diramata dal portavoce Filippo Guzzardi – continua ad essere un tema che non ci affascina. Innanzitutto, qualunque sia l’esito non cambierà la sostanza delle cose: l’ente comunale è in default ed a certificarlo non sarà solo l’eventuale dichiarazione di dissesto, ma anche l’eventuale palliativo del “pre-dissesto”. Quest’ultimo è solo uno specchio per le allodole: evita la dichiarazione di dissesto e la sua gestione commissariale, ma non evita il dissesto che anziché dal commissario – ed è questa l’unica sostanziale differenza – viene gestito dalla politica che lo ha generato. A tal proposito preme sottolineare che la legge non parla di “pre-dissesto”, ma di riequilibrio pluriennale. Il “pre-dissesto” è un termine politichese e giornalistico che prende spunto dall’esperienza: la stragrande maggioranza dei tentativi di riequilibrio falliscono e portano comunque alla dichiarazione di dissesto. Da qui, il termine “pre-dissesto”.

L’esempio è quello di Niscemi dove chi ha aderito al “pre-dissesto” è stato rieletto per poi dichiarare il dissesto e salvare l’ente da “penitenze” più lunghe nel tempo.
Per Moto civico la mozione di sfiducia è decaduta ai sensi dell’art. 10 della Lr. 35/97, il cui comma 2 dispone espressamente che «la mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri assegnati ed è posta in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione è approvata, si procede allo scioglimento del consiglio ed alla nomina di un commissario ai sensi del comma 4 dell’articolo 11». Non si può burlare un’intera comunità perché tutti sappiamo che la mozione non è stata discussa ed i 30 giorni sono abbondantemente trascorsi.
Gela non può essere una “zona franca”. Questa palese violazione si aggiungerebbe ad altre, come gli artt. 227 (comma 2) e 38 (comma 6) del Tuel, ad esempio. La prima disposizione citata, impone (pena illegittimità della delibera) di mettere a diposizione dei consiglieri la proposta di rendiconto consuntivo non meno di 20 giorni prima della seduta. La seconda disposizione citata, impone l’inderogabile limite del rispetto del criterio della proporzionalità nella composizione delle commissioni consiliari, tanto da dover essere aggiornate ad ogni scostamento intervenuto a seguito di movimenti e mutamenti della geografia politica del civico consesso (passaggio da un gruppo consiliare all’altro, nuovi gruppi consiliari costituiti, passaggio al gruppo misto, passaggio dall’opposizione alla maggioranza e viceversa). Non sono tecnicismi, ma Leggi della Repubblica integrate da sentenze della Repubblica.
Da una mozione di sfiducia decaduta ad un programma stilato per l’80° anniversario dello sbarco, ma già impraticabile per evidenti ritardi, il passo è breve. Le iniziative che rimangono sono quelle tipiche di un qualsiasi calendario dell’estate gelese. Si tratta dell’ultimo “cartellone estivo utile” prima del voto nella prossima primavera. Con il rosso nelle casse comunali, senza bilancio, l’occasione per finanziarlo con le compensazioni del protocollo è troppo ghiotta.

“Dobbiamo riconoscere – continua- un certo coraggio oltre che una bella faccia tosta. Non è dato ancora sapere se Eni starà al gioco, magari stanno facendo i conti senza l’oste. Appare chiaro, però, che l’attuale sindaco si ritiene ancora a tutti gli effetti in pista per un ricandidatura. Del resto, non si spiegherebbe altrimenti perché scomodare l’ufficio di gabinetto e redigere un comunicato, per fare di un intervento ordinario di saldatura all’inferriata del lungomare, una “notizia” da divulgare enfaticamente all’opinione pubblica.
Intanto l’estate è alle porte. Le spiagge stanno per essere invase. Nessuna programmazione. Sui social si scateneranno. L’immagine di una città in perenne declino verrà ulteriormente imbrattata. Ci sarà la solita, puntualissima, crisi idrica. Ma si andrà avanti, come negli anni passati, navigando a vista. L’importante è sopravvivere, per tutti: politici e cittadini. L’importante è arrivare alle prossime amministrative e giocarsela, promettendo di tutto e di più. Ma stavolta ci sarà una piccola novità. I cittadini di Moto civico non vogliono più restare alla finestra ed hanno individuato in Filippo Franzone il candidato a sindaco. L’unico idoneo ad una battaglia per un vero cambiamento.

“Glielo abbiamo già chiesto e ci ha detto che ci rifletterà sopra. Gli abbiamo dato tutto il tempo che riterrà necessario, perché condivisa è la base di partenza sulla quale ci siamo ritrovati, senza possibilità di pentimenti. La nostra idea di cambiamento, infatti, fa a pugni con le false promesse, con le aspettative personalistiche, con le prospettive di carriere politiche. La nostra logica d’azione è puramente collettiva, con l’individuo al centro nella sola misura in cui è disposto ad immolarsi per la città. Moto civico nasce per rappresentare una parentesi di rottura. Vogliamo operare un cesura, una frattura con la politica che ci ha portati al disastro. Nella letteratura della scienza politica, Rokkan le chiama “Cleavage”. Non vogliamo scrivere nuove pagine della storia di Gela. L’unica ambizione che ci anima è quella di voltare pagina e lasciare alle nuove generazioni il compito di scriverne in futuro di nuove e, finalmente, belle. A Filippo Franzone abbiamo chiesto di aiutarci, se vorrà”- conclude Guzzardi.

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Attualità

San Cataldo, alla Sala Borsellino l’opera dei coniugi Nigri Muñoz

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Dopo la presentazione a Madrid e lo spettacolo al Teatro Magnani di Fidenza, Hebe Muñoz e Francesco Nigri saranno ospiti venerdì 16 maggio alle ore 19.00 a San Cataldo presso la sala Borsellino. L’evento è organizzato dal Gruppo di Lettura diretto da Gianfranco Cammarata ed Elio Cirrito e da TraccePerLaMetaEdizioni, rappresentata dalla Curatrice editoriale e Critica letteraria Enza Spagnolo.

Verrà proposta una forma innovativa di interpretazione poetica, uno Slam Poetry creato e curato da Hebe Muñoz e Francesco Nigri, tratto dal libro Hefra seconda edizione TraccePerLaMetaEdizioni 2025. La musica e le immagini originali sono di proprietà degli autori e il progetto grafico è a cura di Angela Muñoz.

Hefra Amarsi Amarse già nella prima edizione ha conquistato un vasto pubblico di lettori da ogni parte del mondo, ora con la seconda edizione pubblicata da TraccePerLaMeta Edizioni, si è arricchito di nuove liriche e contenuti per dare voce all’amore in tutti suoi aspetti. Il libro, proposto alla terza edizione Premio Strega 2025, include un poema aggiuntivo del poeta venezuelano Josè Pulido e una nuova prefazione della scrittrice e critica letteraria Enza Spagnolo.

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Attualità

Dal 14 maggio tassa di soggiorno a Gela di 2 euro

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Dopo una ricognizione aggiornata delle strutture ricettive presenti sul territorio comunale – attualmente 118 – e in attuazione della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 21 del 25 febbraio 2025, a decorrere dal 14 maggio 2025 sarà attivata l’Imposta di Soggiorno. L’imposta è dovuta da ogni persona non residente che alloggia in una struttura ricettiva situata nel Comune di Gela, secondo le modalità previste dal Regolamento approvato e pubblicato sul sito istituzionale.

Importo previsto per l’anno 2025: € 2,00 per persona, per pernottamento, fino a un massimo di 7 notti consecutive.

I gestori delle strutture ricettiven qualità di responsabili del pagamento, i titolari sono tenuti a riscuotere l’imposta dai propri clienti;rilasciare apposita ricevuta con timbro della struttura (fino all’attivazione del portale dedicato); effettuare il versamento dell’imposta al Comune;trasmettere la dichiarazione secondo i termini stabiliti.

In questa prima fase transitoria, in attesa della prossima attivazione del portale telematico dedicato, i gestori dovranno rilasciare ricevute cartacee, e a breve saranno fornite indicazioni dettagliate su come procedere al versamento tramite PagoPA o modello F24.

” L’introduzione dell’imposta di soggiorno consentirà non solo di migliorare la qualità dei servizi turistici, ma anche di avere un maggiore controllo e mappatura dei flussi turistici in città. A tal fine, l’Amministrazione avvierà una richiesta formale al Dipartimento Regionale Turismo – Osservatorio Turistico, nonché al Commissariato di Pubblica Sicurezza per l’incrocio dei dati relativi agli alloggiati”- si legge in una nota del Comune che invita gli operatori alla massima collaborazione, in uno spirito di responsabilità e partecipazione attiva al rilancio della destinazione Gela.

L’avviso è stato pubblicato l’8 maggio su Amministrazione Trasparente che si consiglia di consultare.

https://www.comune.gela.cl.it/it/novita/page/regolamento-sull-imposta-di-soggiorno-nella-citta-di-gela

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Cronaca

Truffa del “maresciallo”, anziano chiama Polizia e scatta l’arresto

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Si susseguono nel Nisseno, le truffe ai danni di anziani con la consueta tecnica del “maresciallo”.

A Caltanissetta, la coppia di pensionati è stata raggiunta al telefono della propria abitazione da un uomo che, spacciandosi per un maresciallo, ha affermato di avere la necessità di confrontare tutti gli oggetti di valore in loro possesso con quelli trafugati nel corso di una recente rapina. Col pretesto di escludere un loro coinvolgimento nella vicenda, il sedicente maresciallo ha intimato alle vittime di consegnare gli oggetti di valore a un emissario che, di lì a poco, si sarebbe presentato presso la loro abitazione. Fondamentale si è rivelato il sangue freddo dell’uomo 90enne che, insospettito per l’insolita richiesta, ha contattato il numero unico di emergenza 112. La segnalazione ha consentito l’immediato intervento dei poliziotti in borghese della Squadra Mobile, che si sono appostati nei pressi dell’abitazione degli anziani. Decisiva anche la cinturazione della zona operato dagli agenti della Squadra Volante, utile a impedire ogni possibile via di fuga del truffatore. L’operazione ha consentito di cogliere l’arrivo di un individuo, il quale, spacciandosi per l’incaricato del prelievo, si è effettivamente fatto consegnare dalle vittime le fedi in oro e altri oggetti di valore. Si tratta di un pregiudicato 52enne catanese, che è stato bloccato dagli agenti che lo hanno arrestato in flagranza di reato per truffa aggravata e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il Gip presso il Tribunale di Caltanissetta, accogliendo la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, ha disposto il collocamento dell’indagato agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La refurtiva, integralmente recuperata, è stata immediatamente restituita ai proprietari, che hanno ringraziato la Polizia di Stato per la solerzia dell’intervento e la professionalità mostrata.

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