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Oltre 23 milioni di euro di nuovi interventi strutturali per la viabilità dell’area interna del Vallone

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Palermo – Oltre 23 milioni di euro di nuovi Interventi strutturali per la viabilità dell’area interna del vallone.
Stamane sopralluogo del deputato di Fratelli d’Italia on. Giuseppe Catania e dell’Ingegnere Capo del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta – Ing. Mario Denaro – e il suo staff, dell’Ing. Faraone e del gruppo di progettazione della 3TI Progetti Italia di Roma, per fare il punto sulla progettazione dei lavori di messa in sicurezza della strada svincolo Resuttano – bivio Cammarata (Ag/Pa).


Si tratta di un progetto corposo dal valore di 21,8 milioni di euro finalizzato alla messa in sicurezza di quattro arterie stradali che ricadono tra le province di Caltanissetta e Palermo.
I territori interessati sono quelli dei Comuni di Acquaviva Platani, Mussomeli, Villalba, Castellana Sicula e Resuttano.


L’intero progetto prevede la realizzazione di ben cinquanta interventi ed interessa, in particolare, la Sp 19 e la Sp 16, che attraversano il Nisseno, e la Sp 112 e la intercomunale 3, che ricadono nel Palermitano. Tutti percorsi assai accidentati – compresi tra lo svincolo della A19 per Resuttano e il bivio di Cammarata della Ss 189 Agrigento-Palermo.
Si prevede il rifacimento del sottofondo stradale di gran parte dei tratti ed il ripristino della pavimentazione. Saranno inoltre realizzate paratie e muri di contenimento in cemento armato.
Entro 60 giorni verranno realizzate le indagini geognostiche ed entro il mese di novembre si prevede la consegna del progetto esecutivo che verrà presentato in conferenza dei servizi, per il rilascio di tutte le autorizzazioni da parte degli enti competenti (soprintendenza, genio civile, libero consorzio, ispettorato forestale, autorità di bacino, Asp).
Parallelamente, subito dopo i mesi estivi, verrà bandita una gara per l’affidamento di ulteriori lavori di manutenzione straordinaria della S.P. 19 dall’intersezione con la S.P. 121 al bivio Landro per un importo di lavori pari a 1,24 milioni di euro.
“Ringrazio il Governo Schifani – dice il deputato Catania – e l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, la struttura Commissariale del Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico e il Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta per le azioni poste in essere. Continuerò a seguire con attenzione l’evoluzione progettuale al fine di garantire al più presto una dignitosa viabilità al nostro territorio e alle nostre comunità'”.

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In ricordo della ‘rivoluzione Basaglia’

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Niscemi – Franco Basaglia avrebbe compiuto cento anni ma manca da 44. In occasione della ricorrenza la comunità Led di Niscemi ha voluto ricordarne la figura e l’ impronta indelebile che ha lasciato nella psichiatria moderna, con un convegno che si è tenuto nella sede della struttura.

Basaglia è stato uno psichiatra e neurologo italiano innovatore nel campo della salutementale, riformatore della disciplina psichiatrica in Italia, fondatore di  Psichiatria Democratica e ispiratore dflla Legge 180/78 (che ne prende il nome) che introdusse la revisione ordinamentale degli ospedali psichiatrici in Italia  promuovendo radicali trasformazioni nel trattamento sul territorio dei pazienti con problemi psichiatrici. Esponente della psichiatria fenomenologica,è considerato lo psichiatra italiano più influente del XX secolo.

Basaglia ha fornito l’input per una rivoluzione culturale nel mondo, di libertà, di riappropriazione della dignità e della libertà di pensiero della persona con sofferenza psichica, sempre persona e non soltanto malato.

Con la promulgazione della legge 180/ 78 che decretata la chiusura dei manicomi, ha liberato non solo i malati psichici dalla mortificazione del corpo e dell’anima, ma una società intera dal pregiudizio rispetto alla follia. Contro tutti, politica, sanità, bigottismo e conservatorismo, ha lottato fino alla prematura morte per affermare i diritti della persona fragile.

Oggi si può parlare liberamente e senza tabù, delle malattie mentali grazie a quella legge che ha sdoganato la paura del disagio mentale e del malato stesso.
“Oggi più che mai se ne deve parlare – dice la dott.ssa Larissa Rizzo responsabile della Comunità Led di Niscemi – partire dalle scuole, vista e registrata l’emergenza e l’urgenza di interventi preventivi a favore del disagio giovanile che si manifesta con l’abuso di sostanze, con le dipendenze da sostanze e da internet.
La comunità led vuole essere non solo un centro di accoglienza, ma anche e soprattutto luogo di inclusione, di confronto culturale sui temi del benessere mentale, priorità assoluta perché una società di definisca civile ed emancipata”.

L’evento che si è svolto alla presenza del sindaco Conti e dell’assessore alla cultura Avila, ha previsto , dopo un dibattito aperto tra esperti del settore e testimoni di basaglia, l’esibizione in poesia di alda merini e un intrattenimento musicale di sax e piano con Mario gucciardo e salvatore amato. Hanno recitato anche gli ospiti della led. Consapevoli e autodeterminazione nel volere offrire la loro testimonianza, su come si può avere un’esistenza dignitosa che merita di essere vissuta appieno, nonostante la convivenza con le patologie.

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Acqua inquinata a Caposoprano ma il Comune non lo rende noto

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La campagna elettorale fa passare tutto in secondo piano. Anche dare ai cittadini informazioni basilari per la loro salute.

Succede che dal 2 maggio è arrivata al Comune una nota partita dagli uffici del Servizio igiene pubblica dell’Asp 2 , 8n cui si informa il sindaco della presenza nel punto di campionamento “Gela 4”, cioè a Caposoprano della presenza di livelli superiori per “batteri coliformi ed escherichia coli”. Insomma acqua con inquinamento batteriologico di tipo fecale.

È stata firmata subito dopo un’ordinanza sindacale in cui si impone a tutti i residenti ti di Caposoprano di non usare l’acqua ai fini potabili fino a nuovo ordine.

Della cosa il Comune non ha inviato informazione ai cittadini e ciò non puo essere giustificato dal fatto che era sabato e il Comune era chiuso. L’ordinanza è stata pubblicata all’albo pretorio e rimasta lì finché non é stata ripresa da qualche organo d’informazione.

Per fortuna quasi tutti i cittadini gelesi per bere e per cucinare usano l’acqua minerale e l’ordinanza non diramata diventa innocua. O quasi.

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Il Museo Civico insignito di un riconoscimento dal Club dell’Unesco

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Il club per l’Unesco di Gela-Butera-Niscemi consegna una targa di merito al Museo Civico ed Etnoantropologico di Niscemi.
In occasione della cerimonia di inaugurazione della mostra dei manufatti in sughero realizzati dall’ artista di Gela Mario Turco, donati dalla sua famiglia al Museo Civico di Niscemi, il Presidente del Club per l’Unesco dott. Giuseppe Nicoletti ha consegnato al Direttore del Museo dott. Franco Mongelli ed all’Assessore alla Cultura del Comune Marianna Avila, una targa di merito per sottolineare l’importante ruolo del Muse Civico di Niscemi nell’opera di valorizzazione di reperti e Cimeli della tradizione contadina ed artigiana espressione della vita siciliana che, grazie alla musealizzazione ed al recupero della memoria storica costituiscono un patrimonio culturale per lo sviluppo economico e sociale della collettività in linea con i principi ispiratori dell’Unesco.


Il Presidente del Club per l’UNESCO Nicoletti ha espresso vivo apprezzamento per il livello scientifico-etnoantropologico del Museo che in pochi anni di vita è diventato un centro di storia e cultura siciliana che richiama tanti turisti. L’intuizione di Totò Ravalli, ideatore del Museo ed il lavoro instancabile di volontari della cultura come il Dottore Mongelli e quello di catalogazione ed esposizione dei reperti, curate da associazioni locali, hanno permesso agli oltre seimila preziosi reperti storici di trovare collocazione nel complesso di notevole pregio storico-architettonico, in passato sede del convento delle Suore della Sacra famiglia ed anche Ospedale cittadino. 
Le numerose e continue donazioni di oggetti e reperti storico-culturali alimentano le Sezioni della Civiltà contadina, degli Antichi Mestieri, dei Cimeli Militari, dell’Emigrazione, e l’Antica Casa dei Siciliani, facendo sì che il Museo Civico etnoantropologico di Niscemi sia oggi nel suo genere uno dei più grandi del Meridione d’Italia. Di pregevole interesse scientifico e la Sezione di Storia Naturale in cui sono esposti esemplari in via di estinzione o estinti di eccezionale valore scientifico come un rarissimo fossile di una specie di pesce palla del Miocene, ritrovato nel Monte Gibilscemi, località a pochi chilometri da Niscemi.
Nicoletti ha espresso parole di apprezzamento per la pregevole opera artigianale dell’artista gelese Mario Turco, costituita da copie in miniatura di manifattura finissima dei principali monumenti storici ed archeologici di Gela e Niscemi,  esemplari realizzati in sughero proveniente dalla Riserva della Sughereta, che grazie al Museo di Niscemi hanno trovato una sede dove potranno essere fruibili a scopo turistico e didattico ed essere tramandati alle future generazioni.


“Il Club per l’UNESCO – dice il presidente Nicoletti- nella sua azione di valorizzazione e promozione delle ricchezze culturali del nostro territorio, nello scorso mese di settembre ha presentato con gli altri tesori culturali del nostro territorio anche il Museo Civico Etnoantropologico di Niscemi al  World Tourism Event di Torino, facendolo conoscere ad una platea internazionale di partecipanti.
il territorio della Valle del fiume Gela, grazie alla sua ricchezza di beni culturali, ha le carte in regola per creare occasioni di sviluppo turistico e trarre benefici economici dalla vicinanza con Agrigento e la Valle dei templi, prossima Capitale Italiana della Cultura 2025.

Le  ricchezze culturali, archeologiche,  naturalistiche e paesaggistiche  per essere valorizzate  devono essere messe in rete per offrire un unico contesto turistico tra Niscemi, Butera e Gela con  le attrazioni di punta come il Museo Civico Etnoantropologico e la sezione di Storia naturale , il Centro storico Barocco di Niscemi, la Riserva Naturale della Sughereta, il Museo Archeologico Regionale e il Museo delle Navi greche, di imminente apertura a Gela, Le Mura greche Timoleontee, i Bagni greci, l’Acropoli, le Necropoli arcaiche diffuse per tutto il territorio della Valle, la Pietra calendario ed a Butera il Centro storico Medievale, il Geosito internazionale di Monte San Nicola, il Castello di Falconara.
Occorrono progetti di sviluppo del territorio per collegarlo al contesto turistico siciliano, creando sinergie tra la notevole offerta culturale della Valle del fiume Gela e la domanda turistica gestita dai tour operator.

Agrigento-Capitale italiana della Cultura 2025 non può e non deve lasciare indifferenti, è una occasione ed una possibilità di sviluppo anche per il nostro territorio”.


Parole di ringraziamento sono state rivolte dal Direttore del Museo Dott. Franco Mongelli e dall’Assessore alla Cultura del Comune Dott.ssa Marianna Avila ai soci del Club per l’UNESCO intervenuti, oltre al Presidente Nicoletti, Elio Ravalli, Giuseppe Morselli, Luigi Nastasi, Rosario Antonio Rizzo, Rita Salvo, Roberto Campisi, Ugo Lo Piano, Vincenzo Giglia.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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