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Le esigenze disattese dei disabili al vaglio di fronte all’assessore regionale

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Bilancio ok per il convegno sulla qualità della vita per le persone con disabilità, ma quanta strada c’e’ ancora da fare per rendere piu’ facile la vita dei disabili.

Il convegno è stato promosso da Adoces Sicilia Odv “Giuseppe Antonuccio” , ente del Terzo Settore e si è svolto ieri presso l’ex chiesetta San Giovanni.
Sono state numerose le associazioni disabili presenti che, nonostante una splendida giornata di sole, hanno preferito condividere questo momento con i relatori e le autorità intervenute.
Il convegno era patrocinato dall’Assessorato Regionale alla Famiglia che attraverso la presenza dell’Assessore On.le Nuccia Albano ha voluto confermare il proprio impegno sulle tematiche che interessano le persone con disabilità. Anche il Comune di Gela ha dato il suo contributo, concedendo la location per lo svolgimento dell’evento. Peccato che non sempre è presente nell’ erogazione dei servizi .


Sono stati trattati argomenti di fondamentale importanza per la gestione di un soggetto con disabilità all’interno della famiglia. L’intervento del Prof. Scimonelli, dal titolo “Dalla cura al prendersi cura”, con il quale si è aperto il convegno, ha offerto diversi spunti alla platea soprattutto tra i caregivers, coloro che si prendono cura e assistono i loro familiari con disabilità.
Anche gli aspetti legali hanno avuto il loro spazio con l’intervento dell’Avv. Graziana Cannadoro, Presidente di Federcasalinghe, che ha fornito alcune tracce sulla Legge delega sulla disabilità ma anche sul “rispetto della dignità del malato” costretto a recarsi a caltanissetta per sottoporsi a visita medica Inps.

Quest’ultimo aspetto ha coinvolto in modo diretto anche l’assessore Albano che ha dato ampia disponibilità a fare da intermediario con l’Assessorato regionale alla Salute per trovare insieme le soluzioni per superare questa criticità.
L’intervento dell’Assessore Albano era molto atteso e sin dalle prime battute ha fatto comprendere che l’interesse per il mondo dei disabili è concreto. ‘E’ stata data notizia di diverse opportunità per le associazioni del terzo settore impegnate nel sanitario di accedere all’assegnazione di contributo per progetti di rilevanza regionale che interessano anche i soggetti con disabilità. La “chicca” riguarda un progetto presentato a suo tempo proprio da Adoces Sicilia Odv relativo all’installazione di due pedane mobili.

Sulla spiaggia antistante il lungomare che consente ai soggetti con disabilità non solo di accedere in spiaggia ma addirittura di arrivare in acqua senza l’ausilio del caregiver. L’assessore ha mostrato il decreto di 100 mila euro già immediatamente esecutivo che potrà essere utilizzato per l’acquisto di 2 pedane mobili che possono agevolmente essere smontate e rimontate in aree che ne richiedono l’utilizzo. Il progetto è stato presentato dall’Adoces nell’ ambito del bando di Democrazia partecipata ma scartato dall’amministrazione comunale.

La commozione si leggeva negli occhi di coloro che finalmente potranno sentirsi “come gli altri”, potranno finalmente dire “ il mare è di tutti , anche nostro”.
Il progetto servirà ad annoverare Gela tra i comuni virtuosi del turismo disabile dove ognuno potrà recarsi liberamente in spiaggia senza dover contare sull’aiuto del caregiver. E’ intervenuto, visibilmente commosso, Giacomo Giurato, il promotore del progetto, che ha ringraziato pubblicamente l’Assessore Albano e informato i presenti che si metterà subito al lavoro per dare seguito a questa opportunità per il nostro territorio.


Il convegno è stato un crescendo di emozioni grazie all’intervento di Natale Saluci, Direttore Regionale Special Olympics Italia che ha presentato i suoi pupilli , i suoi campioni mondiali e nazionali che si sono particolarmente distinti nelle loro discipline sportive. Saluci ha illustrato diversi progetti che confermano come lo sport sia uno strumento di inclusione indispensabile perché “le loro abilità sono più forti della loro disabilità.”
L’intervento di Natale Saluci è servito per introdurre due testimonianze straordinarie, quella di Valentina Costa, ormai diventata testimonial ufficiale di Special Olympics e Salvo Pardo che ha recitato una poesia sulla diversità.


Entrambi hanno dimostrato che è possibile valorizzare le abilità di un soggetto con disabilità attraverso il superamento di barriere che sono quelle architettoniche ma quelle culturali. Il discorso ha avuto una continuità con l’intervento di Nora Ferrera , la mamma di Salvo, la quale ha fatto emergere le difficoltà che le famiglie affrontano nella gestione delle criticità legate alla disabilità del loro familiare. L’intervento di Nora ha incontrato i consensi dei presenti e soprattutto dell’Assessore che ha invitato i referenti nella sede dell’assessorato a Palermo per pianificare progetti e opportunità per i disabili.


Il convegno è servito per dare due notizie importanti. E’ stata la dott.ssa Nuccia Vella, pediatra ad informare i presenti che a partire da settembre sarà attivo un ambulatorio multidisciplinare per soggetti disabili presso la casa del volontariato in via Ossidiana, che prevede la presenza di un pediatra, di un neurologo, di un nutrizionista, di un legale e delle figure necessarie per dare un servizio totalmente gratuito al territorio .

Questo progetto segue quello dello sportello Sos Disabili attivato da Adoces Sicilia Odv che ha dato la possibilità a diverse famiglie di poter accedere al sostegno economico previsto per i caregiver. Il convegno si è chiuso con l’intervento dell’Avv. Floriana Cacioppo che ha affrontato il tema della figura del Garante della disabilità, figura indispensabile per la gestione delle problematiche legate ai diritti di persone con disabilità.

L’avv. Cacioppo ha fornito gli spunti per poter informare i presenti che Adoces Sicilia Odv ha presentato al Comune di Gela la richiesta per l’attivazione del garante della disabilità come stabilito dalla convezione delle nazioni unite. Si attendono feedback dall’Amministrazione Comunale per l’iter burocratico consequenziale alla richiesta. Subito dopo si è aperto un dibattito dove è emerso che diversi disabili non hanno potuto partecipare al convegno per la mancata installazione di una pedana e di uno scivolo per agevolare l’accesso al sito.


Un bilancio positivo e tanti spunti di riflessione che giustificano eventuali altri momenti di incontro, come ribadisce Natino Giannone, presente al convegno. Convegni come questi vanno incentivati perché rilevano criticità e allo stesso tempo propongono soluzioni immediate alle amministrazioni.

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Studenti dei Licei Carafa di Mazzarino in visita al presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” di Gela

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Gela – Nell’ambito del percorso nazionale di “Biologia con curvatura biomedica”, attivato presso l’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Carlo Maria Carafa” di Mazzarino-Riesi diretto dalla Dirigente Adriana Quattrocchi, nella giornata odierna gli alunni delle classi quarte del Liceo Scientifico e del Liceo Classico hanno visitato il Presidio Ospedaliero “Vittorio Emanuele” di Gela.

Il percorso, riconosciuto e autorizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è realizzato in collaborazione con la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e ha l’obiettivo di fornire agli studenti competenze specifiche nel campo biologico e sanitario, orientandoli verso percorsi di studio universitari coerenti e consapevoli.

Gli studenti sono stati accompagnati dalle professoresse Concetta Chiolo e Anna Maria Lo Bue, l’esperienza formativa è stata coordinata dal Dott Salvatore Pasqualetto Vice Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Caltanissetta.

Durante la visita, accompagnati dal Direttore Sanitario Dott Alfonso Cirrone Cipolla e dalla Dirigente Dott.ssa Valeria Cannizzo della Direzione Medica di Presidio, gli studenti hanno potuto simulare il percorso di un paziente trasportato in ospedale tramite il servizio di emergenza 118, con accesso al Pronto Soccorso MCAU, osservando le fasi di accettazione, assegnazione del codice di triage e presa in carico.

Il percorso è poi proseguito presso le Unità Operative di Radiodiagnostica, dove, guidati dalla Dott.re Sacco Tecnico di Radiologia e dal Dott Amico Dirigente Radiologo della Unità Operativa , gli studenti hanno osservato le moderne apparecchiature diagnostiche in uso, tra cui ecografi di ultima generazione, TAC e sistemi di radiologia digitale.

La visita è continuata presso il Laboratorio Analisi, con l’accoglienza del Dirigente Dott. Cannizzo e del Tecnico di Laboratorio Dott. Bonaffini, che hanno mostrato l’intero processo di analisi di esami ematochimici e microbiologici, dalla ricezione del campione alla processazione, identificazione del patogeno e invio dei referti alle Unità Operative.

Grande interesse anche per il Centro Trasfusionale, dove gli studenti hanno potuto conoscere le modalità di lavorazione, conservazione e utilizzo delle sacche di sangue.

Infine, l’incontro con il Direttore Medico di Presidio, Dott. Alfonso Cirrone Cipolla, ha permesso agli studenti di approfondire le nuove sfide organizzative che coinvolgono la sanità ospedaliera e territoriale, in particolare alla luce delle novità introdotte dal DM 77/2022 e della riorganizzazione in corso con il PNRR, che vedrà nascere nuove strutture e servizi tra ospedale e territorio entro il 2026.

Il Direttore Generale dell’ASP di Caltanissetta, Dott. Salvatore Lucio Ficarra, ha espresso grande soddisfazione per l’iniziativa:“È una nuova opportunità per i ragazzi della nostra provincia, che potranno così contare su percorsi di orientamento più aderenti alle proprie inclinazioni personali e su esperienze formative di alto valore all’interno delle nostre strutture ospedaliere”

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Storia del Conclave

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Il popolo dei fedeli con il naso all’insù e il cuore in gola, è già in attesa della fumata bianca che annuncia la scelta del 267° papa della storia del soglio Pontificio di Pietro. Nelle chiese si moltiplicano le preghiere allo Spirito Santo affinchè possa ispirare i cardinali, che si riuniscono per le votazioni il 7 maggio, ad operare la scelta giusta sul nuovo Papa che, in ogni caso, verrà accolto dai credenti con entusiasmo.

Il termine Conclave deriva dal latino cum clave, cioè “chiuso con la chiave”. Il conclave è la riunione del collegio cardinalizio della Chiesa cattolica per l’elezione del nuovo papa, nonché la sala dove avviene l’importante  riunione.

 L’evento storico che diede questo nome all’elezione dei pontefici risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da costringerli a decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice, ruolo che andò a papa Gregorio X, che istituisce il conclave nel 1274, con la costituzione apostolica Ubi Periculum, mentre il primo conclave ufficiale sarà quello del 1276, quindi il conclave del 2025 sarà il 76⁰ strutturato nella forma stabilita dalla costituzione apostolica Ubi Periculum; il fatto è stato ricordato nel capoluogo della Tuscia con l’inaugurazione nel 2016 di un nuovo allestimento che ricorda quelle vicende.

Tuttavia il primo pontefice eletto cum clave fu papa Gelasio II, eletto il 24 gennaio 1118 all’unanimità dei cardinali riuniti nel monastero di San Sebastiano sul Palatino, luogo segreto e chiuso al pubblico scelto appositamente per evitare interferenze esterne sulla scelta del successore di Pietro (si era in piena lotta per le investiture).

Nel 1492 viene celebrato il primo conclave nella Cappella Sistina (che porterà all’elezione di papa Alessandro VI), che da lì in avanti diviene sede principale per i conclavi. Nel 1878 (anno dell’elezione di papa Leone XIII) diviene sede fissa.

Il giorno fissato per l’inizio dell’assemblea, tutti i cardinali si riuniscono nella basilica di San Pietro e vi celebrano la Missa pro eligendo Romano Pontifice, presieduta dal cardinale decano. Il pomeriggio stesso i cardinali elettori, in abito corale, si ritrovano presso la Cappella Paolina e, cantando le litanie dei santi e il Veni Creator Spiritus, si avviano in processione verso la Cappella Sistina, dove, nei giorni dell’interregno, si è proceduto a installare un pavimento sopraelevato (di 70 cm, in linea con i gradini dell’altare) in legno rivestito da moquette, con uno scopo sia pratico (proteggere il pavimento cosmatesco, facilitare il movimento dei cardinali  e il posizionamento degli arredi del conclave) che simbolico: il pavimento infatti “livella” tutti i cardinali elettori, evitando che qualcuno si posizioni più o meno in alto degli altri, e idealmente li “distacca” dal mondo esterno.

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“In Sicilia il bracconaggio fuori controllo”

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Palermo – “In Sicilia il bracconaggio è ormai fuori controllo, e si spara tutto l’anno ovunque e persino in alcune aree naturali protette, anche a causa della deregulation venatoria della Regione”. Questo il grido d’allarme delle strutture regionali di Legambiente, LIPU e WWF all’indomani della notizia della denuncia di 6 cacciatori di frodo maltesi bloccati a Pozzallo (RG) mentre rientravano in patria con 500 kg di carne di cinghiale, 10 fucili e centinaia di cartucce, dopo una serie di battute di caccia nel ragusano.

Secondo le organizzazioni ambientaliste, “che la Sicilia sia diventata ‘terra di nessuno’ a disposizione di bracconieri evidentemente è noto persino all’estero! La situazione si è aggravata a causa dei provvedimenti e delle deroghe emanati negli ultimi anni dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura che – col pretesto del controllo selettivo dei cinghiali e dei daini – ha favorito la circolazione di cacciatori in ogni periodo dell’anno ed anche all’interno di alcune aree naturali protette, dove è impossibile distinguere gli spari dei ‘controllori’ autorizzati da quelli dei bracconieri che volutamente si muovono negli stessi giorni, per l’assenza di controlli e per l’effetto ‘copertura’ che i piani di abbattimento comportano”.

“I controlli? inesistenti: il Corpo Forestale Regionale ormai non è in grado di assicurare la necessaria presenza sul territorio, anche per il personale ridottissimo” – denunciano Legambiente, LIPU e WWF – “gli uffici regionali competenti in materia faunistico- venatoria si limitano alle autorizzazioni e alla parte burocratica, senza nessuna attività operativa di vigilanza”.”Riteniamo inaccettabile l’utilizzo delle norme sul controllo della fauna in sovrannumero per favorire, di fatto, una liberalizzazione dell’attività venatoria anche in alcune aree naturali protette, con rischi crescenti per l’incolumità di visitatori ed escursionisti” – concludono le tre Associazioni ambientaliste -.

“Chiediamo agli Assessori Regionali all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente, e ai Dirigenti Regionali dei Dipartimenti Sviluppo Rurale e Ambiente di sospendere immediatamente ogni attività di abbattimento, soprattutto nelle aree naturali protette ed in questo periodo ecologicamente delicatissimo della stagione riproduttiva degli animali, di adottare soluzioni alternative per la fauna selvatica in soprannumero in casi di documentati danni, e di riattivare un serio e reale servizio di vigilanza venatoria e controllo antibracconaggio.

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