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Cronaca

In aumento le truffe ai danni degli anziani

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L’inizio della stagione estiva caratterizzata da un esodo dalle città verso le zone costiere rappresenta un momento propizio per la recrudescenza di alcuni reati predatori, in particolare quelli riguardanti i furti nelle abitazioni. I malviventi, infatti, agiscono dove ritengono ci siano meno rischi di essere scoperti.

Per evitare spiacevoli sorprese al ritorno alla propria abitazione è utile adoperare qualche piccola accortezza, come ad esempio prendere contatti con i parenti o con i vicini di casa per incaricarli di svuotare periodicamente la cassetta della posta, chiudere sempre con la mandata il portone d’ingresso (anche solo per uscire a fare la spesa), non tenere grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore (è preferibile depositarli in un luogo sicuro).

Analoga importanza riveste il reato di truffa agli anziani. Le vittime di questo reato appartengono ad una fascia di età che spesso viene presa di mira da persone scaltre e senza scrupoli. In generale i truffatori scelgono la propria vittima quando la stessa è meno attenta a ciò che la circonda, talvolta creando diversivi che le distraggono, come è successo oggi a Caltanissetta dove le volanti sono intervenute presso l’appartamento di un’anziana signora che ne ha chiesto l’intervento in quanto due persone, con una banale scusa, sono riuscite ad introdursi all’interno dell’abitazione. Analogo episodio si è verificato ieri a San Calando, dove la vittima è stato, anche in questo caso, una persona anziana.

Pertanto è importante diffidare degli sconosciuti che esibiscono tessere di enti pubblici (solo a titolo esemplificativo Poste, Comune etc) anche se indossano una uniforme. È opportuno chiedere sempre nome e cognome e farsi esibire il tesserino di riconoscimento.

Se si dispone di una apertura a distanza e qualcuno suona è sempre meglio non aprire senza essere certi dell’identità di chi vuole entrare e comunque in caso di dubbi, è opportuno chiamare sempre le Forze di Polizia al numero unico 112

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Cronaca

Non si spegne l’eco per la morte della maestra Gabriella

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Non si è spenta ancora in città l’eco del dolore per la morte improvvisa della maestra Gabriella Tasca, conosciuta, amata e compianta da tanti gelesi.

Un dolore che ha varcato i confini della Sicilia ed è giunto fino a Roma dove risiede la sua dirigente scolastica Agata Gueli oggi titolare di un incarico professionale presso il Ministero dell’Istruzione.

Un dolore profondo che ha indotto la Gueli a riunire le insegnanti della Capuana il 9 maggio alla chiesa dei Padri Cappuccini per un tributo alla memoria della maestra strappata precocemente alla famiglia ed alla scuola a cui aveva ancora tanto da dare.

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Cronaca

Modica: denunciate due persone per reati contro il patrimonio

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 Modica – Gli agenti del Commissariato di Polizia di Modica hanno denunciato due persone per reati contro il patrimonio.


I riscontri investigativi sono arrivati nell’ottica di una intensa e costante attività di prevenzione per le vie del centro storico e le strade cittadine che hanno consentito in pochi giorni di individuare i responsabili di furti commessi in danno di ignari cittadini e turisti.


Proprio l’ampia conoscenza dei territori e dei soggetti con pregiudizi di Polizia, costantemente monitorati con controlli diurni e notturni, ha reso celere le indagini volte a ricostruire le dinamiche di un furto ad un negozio di generi alimentari e di alcuni furti di borse ed oggetti lasciati incustoditi all’interno di veicoli parcheggiati a Modica bassa.


Nel primo caso, a seguito della tempestiva denuncia dell’esercente ed alla immediata visione delle telecamere presenti nei pressi della attività pressa di mira, i poliziotti risalivano all’autore del furto con scasso avvenuto qualche sera prima dove un uomo travisato, si era introdotto all’interno del negozio asportando qualche centinaio di euro.
Sebbene il reo fosse inizialmente travisato, lontano dal negozio rivelava parzialmente la sua identità, che grazie alla visione delle immagini dei giorni precedenti, si appurava che il giovane ladro aveva fatto un sopralluogo nell’attività in parola e con gli stessi indumenti vi si era introdotto la notte successiva.


Il soggetto, con precedenti per rapina e lesioni era ben noto agli Agenti che provvedevano a deferirlo all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.  
Una seconda persona, è stata denunciata alla locale Procura, in quanto si è resa responsabile di due furti con destrezza.


Il soggetto appostato nei pressi delle autovetture in sosta, attendeva un momento di distrazione dei proprietari, che non chiudendo l’autovettura, con estrema velocità asportava quanto cera al suo interno.
In entrambi gli episodi sono state determinanti le immagini registrate da impianti pubblici e privati, le quali hanno consentito di individuare il ladro, un giovane straniero di 27 anni, residente a Modica, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.


Parte della refurtiva è stata rinvenuta e consegnata al legittimo proprietario.
 
             
 

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Cronaca

Confiscati beni a esponente mafioso degli Emmannuello

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Decreto di confisca di beni, eseguito dalla Polizia a Gela per un valore di circa 500mila euro, riconducibili a un esponente di vertice della famiglia mafiosa degli Emmannuello. L’esecuzione del provvedimento ha permesso l’acquisizione definitiva, a favore dell’Erario dello Stato, di 27 beni tra cui un’impresa individuale di allevamento di ovini e caprini e l’intero complesso aziendale, costituito anche da beni mobili registrati e numerosi mezzi agricoli; 19 beni immobili, di cui 4 fabbricati e 15 terreni; 3 beni mobili registrati, un’autovettura, un autocarro e un motoveicolo e 4 rapporti finanziari, 2 depositi a risparmio e 2 conti correnti. I beni erano stati sottoposti a sequestro, nel dicembre del 2019, con decreto della Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, su proposta del Questore della Provincia di Caltanissetta, a seguito delle indagini di natura patrimoniali espletate dal personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura nissena, che aveva verificato come il valore dei beni nella piena disponibilità dell’appartenente al sodalizio criminale era sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dallo stesso, accertando, quindi, che i beni oggi acquisiti definitivamente erano frutto delle attività illecite poste in essere e ne costituivano il reimpiego. L’uomo, Maurizio Trubia, 55 anni, sorvegliato speciale di Ps, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, pluripregiudicato per diverse tipologie di reato, tra cui ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi da sparo, furto e pascolo abusivo, è stato condannato, alla pena di 8 anni di reclusione, poiché riconosciuto colpevole del reato di associazione di tipo mafiosa, per avere fatto parte del sodalizio criminoso denominato “cosa nostra – gruppo Emmanuello”, con sentenza del Tribunale di Caltanissetta del 2010, confermata dalla locale Corte di Appello nel 2012 e divenuta irrevocabile il nel 2013.

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