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Cronaca

Alla guida del camion sotto l’effetto di stupefacenti, bloccato dalla Stradale

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La Sezione della Polizia Stradale di Caltanissetta ha indagato in stato di libertà un cinquantenne, originario della provincia di Catania, per guida in stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti. Una volante, nel transitare all’altezza della Galleria Sant’Elia sulla Statale 640 ha incrociato un tir, superiore a 7 tonnellate, sul tratto di strada dove vige il divieto di transito per quella categoria di veicoli.

Gli agenti hanno notato che il conducente percorreva il tratto strada a velocità non commisurata che invadeva l’opposto senso di marcia per favorire le sue traiettorie perché le percorreva a forte velocità, in un tratto di strada che si presenta con una pendenza del 9% e con diverse curve a stretto raggio, nonostante dall’apposto senso di marcia sopraggiungessero altri veicoli. Lo spericolato conducente nel completare l’ultima curva impegnava totalmente la corsia destinata all’opposto senso di marcia creando pericolo alla circolazione stradale. Prontamente bloccato, al camionista sono state contestate oltre alla manovra di contromano, anche il divieto di transito per la sua categoria di veicoli in quel tratto di statale, la velocità non commisurata alla caratteristica della strada ed una serie di violazione riguardanti l’inefficienza del mezzo. Durante la fase del controllo, a bordo della cabina del mezzo pesante, è stato rinvenuto un involucro in carta alluminio contenente quasi 50 grammi di marijuana.

Tenuto conto delle condizioni psicofisiche del conducente che lasciavano presumere che lo stesso avesse assunto di recente dello stupefacente, lo stesso è stato accompagnato presso il pronto soccorso dell’ospedale Sant’ Elia di Caltanissetta, per essere sottoposto agli accertamenti tossicologici. Nel contempo e nell’attese delle risultanze degli esami tossicologici al trasgressore sono state contestate e notificate diverse violazioni al codice della strada. La patente è stata ritirata.

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Cronaca

Controlli della Capitaneria di porto, autolavaggi ai raggi x

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Operazione della Capitaneria di Porto di Gela, sotto il coordinamento della Procura, che ha assunto un carattere di grande incisività, sia per estensione che per il numero dei controlli effettuati. In campo il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria, composto da personale altamente specializzato in tecniche di campionamento ambientale e da ispettori con qualifica specifica in materia.

L’attività ispettiva si è concentrata in particolare sugli impianti di autolavaggio, soggetti a precise disposizioni normative e autorizzative in campo ambientale, con l’obiettivo di verificare il possesso dei titoli abilitativi necessari e il rispetto delle norme di settore.I risultati dell’operazione sono significativi: 8 informative di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria; 4 prescrizioni ambientali impartite ai sensi della normativa vigente; 8 sanzioni amministrative elevate per violazioni accertate. L’intervento, pur assumendo una valenza ispettiva e di controllo in tema di eventuali condotte illecite perpetrate, ha prodotto anche un effetto preventivo e di sensibilizzazione, tenuto conto che, successivamente ai controlli, si è riscontrata la regolarizzazione delle anomalie accertate ed il conseguente adeguamento alle prescrizioni ambientali previste dalla legge.L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di controllo e tutela ambientale demandate alla Guardia Costiera, a testimonianza dell’impegno costante della Capitaneria di Porto di Gela nel garantire la legalità e la salvaguardia dell’ambiente a beneficio della collettività.

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Cronaca

Troppe feste sulle barche con musica:interviene la Capitaneria di porto

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C’è stato un aumento esponenziale delle feste a bordo di navi da diporto nel tratti di mare adiacente alla costa con uso improprio di impianti di diffusione sonora esterna. Ma questo crea pregiudizio alla sicurezza nella navigazione, crea disturbo all’ascolto del canale 16 dove arrivano le chiamate di emergenza, le richieste di soccorso durante la navigazione.

Per salvaguardare la sicurezza a mare la Capitaneria di porto ha emesso un’ordinanza con cui vieta l’uso di strumenti sonori a 500 metri dalla costa

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Cronaca

Controlli dell’Ispettorato del lavoro, riscontrate diverse irregolarità

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Controlli sono stati avviati nel Nisseno, dal personale del Contingente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Sicilia: fari puntati ai settori dell’edilizia e del commercio.

Due i cantieri edili ispezionati, nei quali operavano 4 imprese. L’attività ispettiva, mirata alla verifica del rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, ha portato alla luce diverse irregolarità.

In particolare, due delle aziende sottoposte a verifica sono risultate priva della patente a crediti.

A seguito dell’accertamento, gli ispettori hanno disposto l’allontanamento immediato delle due ditte dai luoghi di lavoro, informando le stesse dell’impossibilità di operare nei cantieri in assenza del documento. 

Inoltre, nel corso dell’accesso ispettivo effettuato in un cantiere di edilizia privata, è stato accertato che l’impresa faceva lavorare un operaio non regolarmente assunto: è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. La sanzione amministrativa da pagare per ottenere la revoca della sospensione ammonta a 2.500 euro.

Sono state impartite le prescrizioni in materia di salute e sicurezza per l’omessa sorveglianza sanitaria del lavoratore, oltre all’omessa formazione e informazione sui rischi specifici della mansione. Per qieste violazioni sono previste ammende per oltre 5.000 euro.

In un’attività commerciale è stato accertato l’utilizzo di manodopera senza contratto di lavoro – l’unica lavoratrice prestava la propria attività senza regolare contratto di lavoro – e la violazione delle norme di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono state impartite le prescrizioni per omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione e informazioni sui rischi della mansione svolta dalla stessa, con ammende per oltre 3.000 euro, cui si aggiunge la maxi-sanzione per un importo di 1.950 euro.

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