Come accade per le categorie sportive d’interesse nazionale, le società iscritte al campionato di Serie C di pallavolo potrebbero allenarsi in attesa della partenza del torneo. Anche in zona rossa. Ma per il Volley Gela il problema non si pone: la squadra allenata da Giacomo Tandurella, infatti, non ha una palestra nella quale svolgere le proprie sessioni d’allenamento. Con il PalaCossiga chiuso da tempo immemore e il PalaLivatino oggetto del restyling curato dalla Meic Services, aggiudicataria del bando promosso dall’ex provincia, soltanto una palestra scolastica potrebbe accogliere la società gelese, sulla scia di quanto accaduto negli ultimi anni. Ma le scuole sono chiuse, le lezioni proseguono in Dad e per questioni di sicurezza non sarà per nulla facile – né adesso, né alla ripresa delle lezioni in presenza – ottenere l’utilizzo di una palestra.
Una situazione che rasenta il paradosso. La Fipav ha comunicato ufficialmente due giorni fa il rinvio dei campionati al prossimo 7 marzo, una data comunque incerta e da valutare di volta in volta alla luce della situazione epidemiologica. Per le giovani giocatrici del Volley Gela, che hanno disputato il primo mese di preparazione atletica (tra settembre e ottobre) al PalaItis di Piano Notaro, la prospettiva di un anno tutto in salita non soltanto a causa dell’emergenza pandemica, ma anche per l’indisponibilità di strutture sportive efficienti e sicure. Uno dei tanti problemi di questa città, mai risolto nonostante gli sforzi e i sacrifici di tante squadre locali e dei loro dirigenti e atleti.
Lo spiraglio però c’è. È in corso nelle ultime ore un’interlocuzione tra il Volley Gela e il dott. Maurizio Melfa, ad della Meic Services, sempre sensibile alle tematiche sportive: nel caso in cui la struttura di Marchitello dovesse essere pronta per l’eventuale inizio del campionato, il Volley Gela potrebbe usufruirne.
(Nella foto, la squadra del Volley Gela in un’immagine di qualche stagione fa)