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Cronaca

Allontanato dalla famiglia per violenza

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Modica – Il Commissariato di Polizia di Modica ha eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona con l’apposizione del braccialetto elettronico ad un uomo di 43 anni residente a Modica, che dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.

Dopo il ricorso di una giovane donna al Pronto Soccorso, sono state avviate indagini da parte dei poliziotti in quanto , al termine della visita medica, venivano considerate guaribili le lesioni subite a causa della aggressione subìta dal compagno alla presenza dei due figli minori della coppia, con 20 giorni di prognosi per traumi vari.

Come impone la normativa sul Codice Rosso, la parte offesa è stata sentita nella forma protetta, e sporgeva formale querela in danno dell’uomo. Successivamente sono sentite altre persone vicine al nucleo famigliare che confermavano l’atteggiamento prevaricatore ed irascibile dell’uomo nei confronti della donna, il quale, anche alla presenza dei figli, era solito vessare ed offendere la compagna ed in più di una occasione l’aveva aggredita fisicamente, sino all’evento più grave che ha determinato la donna a farsi soccorrere e curare all’ospedale cittadino.

Il clima ostile, tipico di una condotta maltrattante e sopraffattoria, si era instaurato sin dalla fine del 2022 e solo dopo la predetta aggressione fisica la giovane 33enne decideva di uscire da questa situazione, raccontando i fatti agli agenti del Commissariato.

In virtù degli elementi probatori raccolti in tempo celere e della gravità dei fatti addebitati all’uomo – con precedenti di polizia per lesioni e bancarotta fraudolenta – col fine di salvaguardare l’incolumità della giovane e dei figli, la Procura della Repubblica di Ragusa richiedeva ed otteneva la misura cautelare dell’allontanamento coatto del maltrattante dall’abitazione famigliare e contestuale soggezione al divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico.

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Cronaca

In fuga dall’Italia da più di un anno: arrestato quarantaquattrenne di Niscemi

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In fuga dall’Italia da più di un anno: arrestato quarantaquattrenne di Niscemi. I Carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile del Reparto Territoriale Carabinieri di Gela insieme ai militari della Stazione di Niscemi hanno arrestato un 44enne originario di Niscemi che – da più di un anno – era ricercato in quanto sottrattosi all’esecuzione di un provvedimento di cumulo pene emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce per una pena complessiva di 5 anni, 10 mesi e 11 giorni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, furto e resistenza a pubblico ufficiale, commessi dal 2007 al 2018.

L’uomo da anni risiedeva in Germania, ma ogni tanto tornava per incontrare i familiari. I Carabinieri a seguito di attività investigativa, avuta contezza della sua presenza nel comune di Niscemi, decidevano di perquisire la sua abitazione, trovandolo all’interno.

Nell’ambito del controllo il ricercato veniva trovato in possesso di 200 grammi circa di Marijuana celati all’interno di una busta di plastica e un bilancino di precisione e pertanto tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Gela dove dovrà scontare una pena. In relazione all’arresto in flagranza di reato per la droga rinvenuta, il Giudice per le Indagini preliminari presso il Tribunale di Gela convalidava l’arresto confermando la custodia cautelare in carcere.

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Cronaca

Arrestato giovane pusher con 7 chili di droga

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I finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno concluso un’operazione volta al contrasto ed allo spaccio di sostanze stupefacenti a Gela, sequestrando circa 6 chili di hashish e un chilo di marijuana.

Anche a seguito di alcune segnalazioni provenienti da cittadini, su possibili attività di spaccio nel quartiere“Cantina Sociale” di Gela, i militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato una serie di controlli specifici, individuando un cittadino gelese di 24 anni, trovato in possesso di 59 panetti di hashish e una confezione diplastica contenente circa 1 kg di marijuana.

Le Fiamme Gialle, dopo l’ispezione dell’autovettura in cui è stata rinvenuta la sostanza stupefacente, hanno esteso il controllo anche alle abitazioni del giovane, rinvenendo e sequestrando ulteriori 2 grammi di marijuana.

Al termine delle attività, il pusher è stato tratto in arresto e, su disposizione della locale Procura della Repubblica, è stato condotto presso la casa circondariale di Gela. Gli investigatori stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per individuare eventuali complici del giovane.

L’attività svolta è il frutto delle costanti azioni di controllo del territorio, quotidianamente svolta dalle Fiamme gialle di Caltanissetta, tese a garantire maggiore sicurezza ai cittadini gelesi e il rispetto della legalità nel territorio della provincia.

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Cronaca

Tentato omicidio a Niscemi, preso l’autore. La vittima sottoposta ad intervento chirurgico

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Un diciannovenne di Niscemi, è stato arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.

I militari della stazione, ricevuta la segnalazione di un accoltellamento avvenuto in via Caruso a Niscemi, si sono recati presso il pronto soccorso del locale nosocomio dove qualche minuto prima si era presentato un diciottenne che riportava una ferita da arma da taglio. Dalle prime ricostruzioni è emerso che il giovane era rimasto coinvolto in una discussione per futili motivi con un suo coetaneo. Durante l’alterco, quest’ultimo, ha estratto un coltello da una manica della giacca e ha colpito più volte la vittima. Le indagini e le testimonianze raccolte dai militari hanno consentito di individuare immediatamente l’aggressore che nel frattempo si era disfatto del coltello ed era tornato a casa. La vittima è stata trasportata presso l’ospedale di Gela e sottoposta ad intervento chirurgico. L’arma è stata sequestrata e l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il Tribunale di Gela su richiesta della locale Procura della Repubblica ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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