Seguici su:

Attualità

Amata (FdI): la chiusura della terapia scelta azzardata. Chiederò chiarimenti

Pubblicato

il


Palermo – “Considero miope, impegnativa e poco prudente la scelta di chiudere, anche temporaneamente, il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, a causa di un focolaio Covid scoppiato qualche giorno fa, per una città che conta oltre 70mila abitanti. Inoltre, il trasferimento di 8 pazienti da Gela alla terapia intensiva dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta è una decisione sicuramente rischiosa e azzardata”. Lo dice Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia e componente della commissione salute all’Ars. “E’ di ieri anche la notizia che sono stati trasferiti da Gela 12 infermieri per andare in servizio nella terapia intensiva a Caltanissetta – aggiunge Amata -. Anziché prevedere la mobilità dei medici ed eventualmente degli infermieri dall’ospedale di Caltanissetta a quello di Gela, soluzione prima di tutto a tutela dei pazienti, è stata percorsa la strada più rischiosa, quella del trasferimento di 8 pazienti in condizioni molto delicate ed alcuni anche gravi. Va detto – precisa Amata – che in terapia intensiva a Caltanissetta si trovava ricoverato soltanto un paziente. Ora veniamo a sapere che si vorrebbe potenziare il reparto del Sant’Elia portandolo a 20 posti letto. Cosa ne facciamo di quello di Gela? E’ impensabile che invece di assumere personale, a supporto dei sanitari presenti nel reparto del Vittorio Emanuele, si trasferiscano i pazienti e si chiuda l’unità di terapia intensiva gelese, generando di conseguenza anche non poco malcontento tra i cittadini. Sembra il mondo al contrario, si attivi la mobilità dei medici dell’azienda sanitaria. Solleverò la questione sia in commissione salute che con l’Asp di Caltanissetta”, conclude Amata.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Sensazionale scoperta nel sottosuolo di Gela

Pubblicato

il

Scorte di acque dolci sono state scoperte nel sottosuolo della Sicilia meridionale, tra i 700 e i 2500 metri di profondità al di sotto dei Monti Iblei. A renderlo noto la ricerca di un team composto da studiosi dell’Università di Malta, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Università Roma Tre. 


“Le risorse idriche sotterranee profonde in tutto il mondo rappresentano un’importante fonte potenziale di acqua non convenzionale, che possono supportare le crescenti necessità, legate anche alla crescita demografica globale”, afferma Lorenzo Lipparini, ricercatore dell’Ingv – Università di Malta, professore dell’Università Roma Tre e primo autore dello studio, insieme a Damiano Chiacchieri, assegnista Ingv e dottorando dell’Università Roma Tre, Roberto Bencini collaboratore dell’Università di Bologna e Aaron Micallef, professore dell’Università di Malta. Il tutto è stato recentemente pubblicato sulla rivista “Communications Earth & Environment” di Nature Portfolio, dove è comparso l’articolo dal titolo “Extensive freshened groundwater resources emplaced during the Messinian sea-level drawdown in southern Sicily, Italy,” che rivela appunto la presenza di risorse idriche sotterranee senza precedenti nella Formazione di Gela, una piattaforma carbonatica Triassica nel sottosuolo della Sicilia meridionale.


“Qui documentiamo un esteso corpo idrico sotterraneo di acque dolci e salmastre conservato in un acquifero profondo tra i 700 e i 2500 metri di profondità al di sotto dei Monti Iblei, nella Sicilia meridionale”. La scoperta di questo vasto accumulo d’acqua è il risultato di un approccio innovativo che combina l’analisi di pozzi petroliferi profondi con avanzate tecniche di modellazione tridimensionale del sottosuolo.

 “Abbiamo attribuito la distribuzione di questo accumulo di acque fossili a un meccanismo di ricarica meteorica guidato dall’abbassamento del livello del mare nel Messiniano” continua Lipparini. “Abbiamo ricostruito che questo abbassamento del livello del mare, avvenuto circa 6 milioni di anni fa, ha raggiunto i 2400 metri sotto l’attuale livello del mare nel bacino del Mediterraneo orientale, creando le condizioni favorevoli all’infiltrazione di acque meteoriche e all’accumulo e conservazione di questa preziosa risorsa idrica nel sottosuolo”.


“Queste acque addolcite potrebbero avere utilizzi diversificati, dalla potabilità all’utilizzo per scopi industriali e agricoli, aprendo così nuove prospettive per la Sicilia meridionale e altre regioni costiere del Mediterraneo”, sottolinea il ricercatore Ingv. “Questo approccio innovativo potrebbe, infatti, essere esteso ad altre aree dell’Italia e del Mediterraneo caratterizzate dalla carenza idrica e da condizioni geologiche analoghe”, suggerisce il primo autore. “Grazie ai risultati raggiunti si potrà ora cercare di individuare possibili nuovi accumuli anche in aree quali Marocco, Tunisia, Egitto, Libano, Turchia, Malta e Cipro, per citarne alcune”. “Abbiamo utilizzato le competenze del team, sviluppate in particolare nel settore della ricerca petrolifera, per ricercare, questa volta, potenziali preziose risorse idriche profonde di supporto a uno sviluppo sostenibile, che permetta anche di affrontare le sfide della sicurezza idrica.


Il Progetto è stato inserito tra le “action” in occasione della “Water Conference” dell’ONU del marzo 2023 e, nel prossimo futuro, il team prevede di valutare un piano di sviluppo e un progetto di utilizzo di queste acque. Il finanziamento per questa ricerca è stato fornito attraverso un progetto Marie Curie Grant con l’Università di Malta, il supporto dell’Università Roma Tre e dell’Ingv. Fonte Ansa – Protezione Civile

Continua a leggere

Attualità

La Valle dei Templi festeggia un milione di visitatori

Pubblicato

il

Agrigento – È arrivato insieme alla moglie e al figlio in occasione dei suoi quarant’anni. Una volta alla Valle dei Templi, il turista spagnolo si è ritrovato a festeggiare anche un altro avvenimento: essere il milionesimo visitatore del Parco archeologico.

Per loro ingresso omaggio con bigliettone n. 1.000.000 consegnato dall’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e dal  direttore del Parco, Roberto Sciarratta.

In base ai dati 2022 del ministero della Cultura, il sito archeologico agrigentino si colloca a metà della classifica nazionale dei luoghi culturali più visitati. «Agrigento – ha commentato il presidente della Regione, Schifani – si conferma tra le mete più attrattive

Continua a leggere

Attualità

Riprendono i lavori sulla Sp 38

Pubblicato

il

L’ on.Giuseppe Catania esprime piena soddisfazione nel comunicare che la commissione aggiudicatrice dei lavori, incaricata dalla Struttura Commissariale per il rischio idrogeologico, ha effettuato la sessione di approfondimento richiesta dal Tar confermando l’aggiudicazione alla ditta che stava effettuando i lavori sulla S.P. 38 Mussomeli-Caltanissetta.
A giorni, dunque, riprenderanno regolarmente i lavori per la sistemazione di questa importante arteria viaria che collega tutto il vallone con il capoluogo di provincia
“Ringrazio i vertici della Struttura Commissariale per la celerità con cui sono intervenuti, prendendo in carico immediatamente la problematica che io stesso avevo avuto modo di segnalare.
La buona politica paga sempre”- conclude il deputato meloniano.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852