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Politica

Anno nuovo, vecchie liti nella coalizione del sindaco. Guerra tra F.I. e Un’ altra Gela

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L’anno vecchio lascia in eredità al nuovo le liti vecchie. La scintilla della delibera sulla convenzione della Ghelas multiservizi ha riaperto nella maggioranza del sindaco Greco una ferita che non si è rimarginata con la crisi politica di fine ottobre culminata nella nascita della nuova Giunta. Così abbiamo Forza Italia che non dimentica che il sindaco non ha mantenuto gli impegni presi e ha deciso di non tenere in consiglio un comportamento passivo. Niente voto alla cieca sugli atti importanti. Ma anche i Civici su questo punto hanno dato un chiaro segnale a Greco. Gli stessi Civici , in particolare il gruppo di Un’ Altra Gela, hanno però fatto notare le assenze in aula di Forza Italia mettendo in dubbio la fedeltà all’ alleanza,il fatto che Greco è stato fin troppo tollerante con i forzisti. Il segretario degli azzurri Enzo Pepe senza peli sulla lingua ha dichiarato che “ è difficile governare con Greco, non c’è coinvolgimento, si naviga a vista” e che “ se dipendesse da lui, sceglierebbe di andare all’opposizione”.
“Affermazioni gravissime da parte di chi è segretario di un partito perno della coalizione di governo” – le definisce il sindaco in una nota di fine anno in cui però cerca di salvare l’alleanza con i forzisti evitando di aprire una nuova crisi politica. Di fatto però la crisi politica l’ha aperta lo stesso sindaco quando nella conferenza di fine anno ha dichiarato che c’è una parte della sua alleanza che ha comportamenti non coerenti e sleali. Se è vero ciò che ha detto, diventa urgente una verifica della maggioranza. La richiesta l’hanno già fatta i consiglieri di Un’Altra Gela Giuseppe e Romina Morselli contro cui si sono scagliati il giorno di Capodanno i due consiglieri di Forza Italia Luigi Di Dio e Carlo Romano. I due gruppi alleati sulla carta non hanno risparmiato bordate reciproche in una sorta di lotta finale tra Orazi e Curiazi.
E il sindaco? Prima si sfoga e denuncia condotte scorrette da parte degli alleati, poi cerca di mettere riparo alle risposte pesanti che gli arrivano. Risultato? Non è cambiato niente. La Giunta nuova non i nomi vecchi creata poco più di un mese fa non ha funzionato come soluzione per rendere stabile la maggioranza e creare concentrazione sui problemi della città. Anno nuovo, problemi vecchi.

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Liardo soddisfatto per la folta presenza di PeR a Palermo:”l’alternativa a Schifani si può costruire”

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Il segretario politico di PeR Franco Liardo ringrazia tutti i dirigenti locali che massicciamente hanno partecipato alla manifestazione , organizzata dal movimento 5 stelle a Palermo, contro la mala sanità Siciliana.

“Sono orgoglioso – ha detto Liardo- di rappresentare tutti gli iscritti e simpatizzanti di PeR che contribuiscono con la loro militanza a rendere sempre più radicato in tutto il territorio siciliano un movimento nato 2 anni fa. Un lavoro minuzioso ed instancabile a Gela, in provincia con il gruppo provinciale e a livello regionale con il nostro segretario regionale. Ieri la presenza di PeR é stata numericamente importante come si notava dalla bandiere e dai militanti e dirigenti che hanno con la loro presenza rappresentato le tante proposte che come PeR abbiamo messo in campo in questi anni. Anche gli ultimi sondaggi premiano con i numeri il nostro movimento. É stata intrapresa una via politica ,con la presenza di tutte le forze politiche di centro sinistra e civici, tanto auspicata da PeR,in grado tutti insieme di creare una reale alternativa al centro destra, a guida Schifani ,incapace di dare risposte ai siciliani, uno su tutti il tema sanita”.

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L’Ars approva il Ddl “Student Loan” promosso dalla Dc: “Misura rivoluzionaria per il diritto allo studio”

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La Sicilia compie un passo decisivo verso il sostegno ai giovani studenti universitari grazie all’approvazione del Ddl “Student Loan”. La nuova legge, proposta dalla Democrazia Cristiana, introduce un prestito d’onore di 10.000 € per ogni anno di studio fino a un massimo di 50.000€ pensato per incentivare l’accesso e la permanenza nei percorsi di studio universitari in Sicilia. La misura è rivolta sia ai giovani siciliani che scelgono di rimanere nella propria terra per completare gli studi sia agli studenti provenienti da altre regioni interessati a frequentare gli atenei dell’Isola.

Per beneficiare del prestito d’onore, gli studenti devono soddisfare alcuni requisiti specifici: essere iscritti al primo anno o agli anni successivi di corsi universitari con sede in Sicilia; aver conseguito almeno il 50% dei crediti formativi universitari previsti per l’anno accademico di riferimento; possedere un indicatore ISEE inferiore a 20.000 euro alla data di presentazione della domanda. Il finanziamento sarà erogato dall’IRFIS e avrà una durata complessiva di dieci anni, con un periodo di preammortamento massimo di cinque anni.

“Questo intervento – commenta il Presidente della I Commissione Ignazio Abbate (Dc) – mira a rimuovere gli ostacoli economici che spesso impediscono ai giovani di intraprendere o proseguire il percorso universitario rendendo effettivo il diritto allo studio, così come sancito dall’articolo 34 della Costituzione. È una conquista fortemente voluta dalla Democrazia Cristiana con in testa il nostro segretario regionale Stefano Cirillo che ha creduto in questa norma fin dal suo concepimento”.

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Di Paola:dalla piazza di Palermo è partita l’alternativa a Schifani

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“Dalla piazza di Palermo parte l’alternativa al governo Schifani. Mettiamo al primo posto i diritti, buttando fuori la politica dalla sanità, mettendo gran parte dei fondi regionali disponibili nella prossima manovra economica per abbattere la vergogna delle liste d’attesa. La salute e la sua tutela devono essere messe al primo posto”.

Lo ha detto dal palco di piazza Bologni a Palermo il coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola nel corso della manifestazione “Sanità per tutti” che, nonostante il caldo, ha portato in piazza oltre 1500 persone arrivate da tutta la Sicilia.

Per la manifestazione è arrivato da Roma anche il presidente M5S Giuseppe Conte.

Oltre a Di Paola erano presenti il capogruppo all’Ars Antonio De Luca e tantissimi parlamentari Cinque Stelle di tutte le istituzioni, tra cui il senatore Roberto Scarpinato e l’eurodeputato Giuseppe Antoci.

Hanno risposto alla chiamata del M5S rappresentanti di Pd, Avs, Controcorrente, Cgil, Sinistra Futura, Prc, Pci, Psi, PeR e gruppi civici.

“Dobbiamo fare subito qualcosa per invertire la rotta di questo sistema col navigatore puntato verso il precipizio – ha detto Di Paola – a cominciare dalla guerra contro le immortali e immorali liste d’attesa che Schifani ha azzerato solo a chiacchiere, ma che in effetti continuano ad essere più vive che mai. O questo governo fa immediatamente qualcosa di concreto o deve andare subito a casa”.

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