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Cronaca

Caos nei seggi: 4 presidenti sostituiti e due segnalati alla Digos

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Non si studia per diventare presidente per un giorno. O meglio si dovrebbe. Perchè nel materiale elettorale consegnato ad ogni presidente e segretario c’è anche un manuale per compiere correttamente le operazioni di voto e scrutinio finale. Ma quando mancano i presidenti ed il Comune chiama i presidenti dell’ultim’ora, si presentano in tanti pur di guadagnare qualche centinaio di euro e molti si buttano all’avventura magari senza un’adeguata esperienza o competenza di base.

Il presidente dell’ufficio elettorale di sezione è uno dei componenti dell’ufficio che si insedia presso ogni sezione elettorale in occasione delle consultazioni elettorali o referendarie previste dall’ordinamento italiano; è giuridicamente responsabile in prima persona, anche sotto il profilo penale, dello svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio. Quando poi non ha al fianco un segretario competente non è facilitato a svolgere correttamente le funzioni. E i verbali, i timbri e le clausole sono tanti se non se ne ha contezza.

Oggi in diverse sezioni si sono verificati episodi incresciosi: 4 presidenti sono stati sostituiti in corso d’opera. Uno ha finito lo scrutinio di ieri sera oggi alle 16 ed a quell’ora ha consegnato i plichi in Tribunale fra pianti e stanchezza e due sono stati segnalati alla Digos per non avere correttamente usato il sistema antifrode sicuramente non per dolo ma per scarsa esperienza. I seggi sono stati presidiati dalla Polizia chiamata ad intervenire da cittadini sospettosi.

Il nuovo sistema ha provocato file e attesa . Non tanto per l’affluenza ai seggi, in linea col 2018, quanto per la lungaggine delle operazioni di voto, rallentate dalla scheda elettorale col tagliando antifrode, uno strumento introdotto nel 2018 per evitare che il cittadino porti con sé e consegni schede contraffate, compilate fuori dal seggio. In sostanza un modo per evitare il cosiddetto voto di scambio.

In pratica al cittadino viene consegnata una scheda elettorale corredata di un codice progressivo alfanumerico generato in serie, lo stesso riportato sul tagliando cartaceo allegato, che verrà annotato sul registro. Dopo aver votato, l’elettore non dovrà più mettere la scheda nell’urna, come è stato fino ad oggi, bensì dovrà consegnarla al presidente del seggio.

Il presidente a quel punto staccherà il tagliando dalla scheda e confronterà il codice con quello appuntato. Solo dopo il controllo il presidente del seggio inserisce la scheda nell’urna che, dopo aver staccato il tagliando, tornerà ad essere anononima.

Il meccanismo è descritto nell’articolo 58 della legge 361 del 1957, aggiornata dalla legge che ha introdotto il Rosatellum:
L’elettore consegna al presidente la scheda chiusa e la matita. Il presidente constata la chiusura della scheda e, ove questa non sia chiusa, invita l’elettore a chiuderla, facendolo rientrare in cabina; ne verifica l’identita’ esaminando la firma e il bollo, e confrontando il numero scritto sull’appendice con quello scritto sulla lista; ne distacca l’appendice seguendo la linea tratteggiata, stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell’urna.

Non è stato facile e il caos in taluni casi è stato palese.

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Cronaca

Maltempo, crolla stabile (disabitato) a Caltanissetta

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L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia, ha provocato il crollo di un fabbricato di un piano in via Niscemi al civico 136 a Caltanissetta. Lo stabile era disabitato. Sono stati i residenti del luogo a chiamare i soccorsi, dopo il forte boato. Non si registrano, fortunatamente, feriti.

Sulla statale 117 bis, da Enna a Piazza Armerina, numerosi alberi sono caduti sulla strada, rendendo rischioso il transito veicolare.

Intanto oggi, a causa dei danni provocati dal maltempo,  la circolazione dei treni sarà sospesa tra Caltanissetta Xirbi e Dittaino sulla linea Caltanissetta Xirbi – Catania con previsione di riattivazione nel pomeriggio. Lo rende noto le ferrovie dello Stato. Sulle restanti linee interessate dal maltempo, la circolazione potrà subire ritardi, variazioni e cancellazioni. È in corso l’intervento di ripristino della linea da parte dei tecnici.

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Cronaca

Viola i domiciliari, arrestata

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La Squadra Mobile di Caltanissetta , ha eseguito un provvedimento di aggravamento della misura degli arresti domiciliari nei confronti di una trentunenne, dopo che in più occasioni, l’ultima delle quali solo due giorni fa, non è stata trovata presso la propria residenza, contravvenendo alle prescrizioni.

Già nel mese di dicembre, la donna era evasa più volte; il Magistrato di Sorveglianza, valutato il comportamento tenuto da parte dell’arrestata, e le continue violazioni, ne ha disposto la carcerazione. Inoltre, è stato eseguito l’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, nei confronti di un 67enne, resosi responsabile del reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. I fatti, risalenti al 2022, erano stati commessi in un comune della Provincia nissena. Il soggetto dovrà espiare la pena residua di tre mesi e quindici giorni presso la propria residenza.

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Cronaca

Annullata la sentenza di un gelese condannato senza saperlo….

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È finito, per il gelese R.V., un lungo iter giudiziario iniziato già da qualche anno.

L’uomo risiede da anni all’estero ma, a seguito di richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno ha appreso che non era possibile evadere la sua richiesta perché la Questura di Brindisi non avrebbe rilasciato il nullaosta.

Inizialmente R.V. non comprendeva cosa lo collegasse alla città pugliese per cui si e’ adoperato per scoprire l’arcano ed è venuto a conoscenza che esisteva a suo carico una sentenza di condanna definitiva. R.V. quindi si è rivolto all’avvocato Giuseppe Smecca per sapere come risolvere il problema, ed il legale ha presentato un’istanza di rescissione del giudicato, dinanzi alla Corte di Appello di Lecce, perché, a seguito di consultazione del fascicolo, ha notato che il processo è stato celebrato senza che l’imputato sapesse alcunché in quanto emigrato all’estero ancor prima che il processo avesse inizio, con la conseguenza che non erano stati notificati una serie di atti preliminari al prodimento che lo coinvolgeva.

In un primo momento la Corte di Appello di Lecce ha rigettato l’istanza di rescissione del giudicato, per cui l’avv. Smecca è ricorso per Cassazione e il ricorso è stato accolto e rinviati gli atti alla Corte di Appello.

La Corte di Appello di Lecce aveva errato ritenendo che le disposizioni in materia di rescissione del giudicato non potevano essere applicate al caso di specie perché entrate in vigore successivamente alla sentenza di condanna, decisione non condivisa dal legale perché, quantunque vero che la sentenza di condanna era intervenuta in un periodo in cui non era ancora in vigore l’istituto della rescissione del giudicato, è altrettanto vero, però, che quando la sentenza è divenuta definitiva la norma sulla rescissione del giudicato era entrata in vigore e, quindi, era applicabile al caso di specie.

La Corte di Cassazione ha, pertanto, condiviso il ragionamento giuridico del legale, così come la Corte di Appello di Lecce la quale, appunto in accoglimento dell’istanza, il mese scorso ha annullato la sentenza di condanna a carico di R.V.

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