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Cronaca

Carabinieri sequestrano discariche nel Nisseno e denunciano 2 persone

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, collaborati da personale del Centro Anticrimine Natura di Agrigento e del 9° Elinucleo di Palermo, hanno effettuato un servizio coordinato volto alla prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, al termine del quale a Bompensiere è stato deferito per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, il titolare di un’impresa edile, a cui è stata sequestrata un’area di circa 2500 metri quadrati sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di residui generati da attività di demolizione edile;

A Delia è stato deferito per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, il titolare di un’azienda, a cui è stata sequestrata un’area di circa 1700 metri quadrati, sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti domestici, imballaggi e contenitori di fitofarmaci per uso agricolo-colturale;

A Caltanissetta sono state delimitateai sensi dell’art.255 comma 1 d.lgs. 152/2006, (deposito incontrollato di rifiuti) due aree demaniali rispettivamente di 3500 metri quadrati in località Gessolungo, di 1800 metri quadrati nelle adiacenze del locale cimitero, sulle quali sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti riconducibili ad attività di demolizione edilizia, aree e rifiuti urbani. Sono state, altresì, verificati  10mila metri quadrati di terreno adibito a discarica, e ne sono stati delimitati 1200 metri quadrati in località Santa Barbara, dando avviso al sindaco di ottemperare allo sgombero e pulizia;

A Serradifalco è stata delimitata un’area di circa 500 metri quadrati adiacente a quella sp41, sulla quale sono stati rinvenuti cumuli di rifiuti speciali pericolosi, tra cui rifiuti riconducibili ad attività di demolizione edilizia e rifiuti urbani.

I sequestri sono stati convalidati dal GIP di Caltanissetta, a seguito della richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica.

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Cronaca

Arresti a Gela e a Niscemi

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Quattro provvedimenti dell’autorità giudiziaria restrittivi della libertà personale, sono stati eseguiti a Gela dalla Polizia.

Un trentunenne è stato posto in regime di detenzione domiciliare, con provvedimento della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Caltanissetta, poiché condannato a un anno e nove mesi di reclusione per i reati di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e false dichiarazioni sulla identità personale; un 22enne, è stato condotto ai domiciliari dopo essere stato condannato alla pena residua di un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di omicidio e porto abusivo di armi. Nei confronti di un 39enne, affidato in prova ai servizi sociali e sottoposto a misura alternativa della detenzione domiciliare, la Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Gela ha disposto la carcerazione dovendo scontare la pena ad un anno e undici mesi: più volte si è reso responsabile di evasione. Un 29enne, che si trovava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, su disposizione del Gip presso il Tribunale di Agrigento, è stato condotto in carcere poiché si è reso più volte autore di evasione.

A Niscemi, nel corso dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti hanno tratto in arresto un 24enne nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di cannabinoidi. Il giovane è stato trovato in possesso di circa 190 grammi di hashish e della somma in contanti di 2.500 euro, probabile provento dell’attività illecita di spaccio.

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Cronaca

Arrestati dalla Polizia i due responsabili della rapina commessa a Marina di Ragusa

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Ragusa: Nei giorni scorsi il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto operato dalla Squadra Mobile nei confronti di due tunisini rispettivamente di anni 27 e 22 che avevano rapinato un connazionale.

I fatti si erano verificati a  Marina di Ragusa dove veniva inviata una Volante della Questura a seguito di una segnalazione pervenuta al  112 NUE di un soggetto ferito e sanguinante. Sul posto i poliziotti accertavano che la vittima, per le ferite riportate al fianco destro ed alla testa, era stata già trasportata con ambulanza del 118 in ospedale.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti a causare le lesioni alla vittima erano stati due soggetti, uno di questi travisato con passamontagna, che lo avevano ripetutamente colpito violentemente per impossessarsi del suo ciclomotore.

Ne è scaturita l indagine, coordinata della Procura della Repubblica di Ragusa, che ha portato in breve tempo gli agenti della Squadra Mobile a rintracciare i due rapinatori presso le loro abitazioni site sul litorale ibleo.

Gli agenti procedendo alla perquisizione domiciliare rinvenivano nell’abitazione di uno degli arrestati un passamontagna ed altro materiale provento di furto, mentre nell’abitazione del secondo soggetto veniva rinvenuta una pistola priva di tappo rosso con evidenti macchie di sangue, segno tangibile del suo utilizzo nella pregressa aggressione, altri oggetti che presentavano tracce ematiche e il ciclomotore poco prima sottratto con violenza alla vittima.

Nelle motivazioni della convalida il Giudice, confermando tutte le risultanze investigative prospettate nella misura cautelare, ha sottolineato non solo la gravità del reato commesso dai due soggetti, ma soprattutto l’efferatezza e la violenza poste in essere nei confronti della vittima durante tutte le fasi della rapina, disponendo per tali motivi la misura della custodia cautelare in carcere.

Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di identificare anche un altro soggetto che aveva preso parte alla rapina e che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Inoltre, dalle verifiche eseguite sul ciclomotore è risultato che il veicolo è di provenienza furtiva e per tale motivo anche la vittima della rapina è stata denunciata in stato di libertà per il reato di ricettazione

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Cronaca

Scosse sismiche in terra etnea

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Un serie di movimenti sismici sono stati rilevati nel pomeriggio di oggi dai sismografi nel catanese.

Si tratta perolpiu’ , di scosse di bassa intensita’ ma continue e che seguono i movimenti degli scorsi giorni.

Ecco i rilevamenti di oggi.

La cosa piu’ inquietante è che in questo momento non si registra attivita’ vulcanica di rilievo

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