Seguici su:

Cronaca

Arresto per furto aggravato di energia elettrica e detenzione di eroina

Pubblicato

il

Prosegue l’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa, anche con l’impiego di unità cinofile specificamente addestrate per la ricerca di droga.
In particolare, nella mattina di sabato, personale della Stazione di Scoglitti, coadiuvati dai Carabinieri del Nucleo Cinofili di Nicolosi, durante un’attività di controllo straordinario del territorio, hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un uomo di 46 anni, durante la quale sono riusciti a rinvenire, occultato all’interno di un artefatto del muro perimetrale, un barattolino per compresse effervescenti, contenente numerosi dosi di eroina già confezionate e suddivise per una rapida cessione a potenziali consumatori.
Da ulteriori e approfonditi accertamenti è emerso che l’abitazione era servita di energia elettrica sebbene l’interruttore generale del contatore risultasse completamente abbassato. I Carabinieri, insospettiti dall’anomalia, provvedevano ad interessare personale tecnico dell’Enel che, con propri misuratori, costatava la manomissione ed alterazione dell’impianto di fornitura di energia elettrica mediante un illecito cablaggio di cavi, nonostante la fornitura all’abitazione risultasse non attiva da anni.
I militari hanno quindi sequestrato la sostanza stupefacente ed i cavi elettrici utilizzati per realizzare l’allaccio abusivo all’impianto elettrico, e proceduto nei confronti dell’uomo, all’arresto in flagranza per furto aggravato di energia elettrica e detenzione di eroina ai fini di spaccio, ponendolo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Condanna definitiva, niscemese in carcere

Pubblicato

il

Un niscemese di 40 anni, è stato arrestato dalla Polizia in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela – Ufficio Esecuzioni Penali, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di arma clandestina.

L’uomo, condannato dal Tribunale di Gela con sentenza definitiva, è stato condotto al carcere di contrada Balate, dove dovrà scontare la pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione.

Continua a leggere

Cronaca

Sequestrate 24 tonnellate di ‘nocciolino’ per riscaldamento

Pubblicato

il

Enna – I Finanzieri del Comando Provinciale di Enna hanno sottoposto a sequestro circa 24 tonnellate di “nocciolino”, una biomassa legnosa del tutto simile al pellet, sottoprodotto di scarto ottenuto dalla lavorazione delle olive e comunemente impiegato come combustibile anche nelle stufe per il riscaldamento delle abitazioni.

Le irregolarità sono state scoperte durante una serie di controlli avviati dai militari del Gruppo di Enna nel settore dei biocombustibili, ed in particolare del pellet da riscaldamento, soggetti a precise regole destinate a garantire la qualità della filiera produttiva e la conformità ambientale del prodotto, in modo da escludere la presenza di sostanze potenzialmente pericolose per la salute dei cittadini.

Il “nocciolino” irregolare era in vendita al pubblico presso tre esercizi commerciali della provincia ennese, confezionato in sacchi da 25 chilogrammi privi dell’etichettatura contenente il peso, la classificazione, le caratteristiche qualitative e i dati di tracciabilità del prodotto, il relativo marchio e le indicazioni per risalire al produttore, come prevede – a garanzia dei consumatori – il Codice del Consumo.

Oltre al sequestro amministrativo della merce, del valore complessivo di circa 60 mila euro, i rivenditori sono stati verbalizzati per l’applicazione, a cura della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, delle relative sanzioni pecuniarie, per un importo fino a 25 mila euro per ciascuna violazione.

Nel corso dei controlli, inoltre, sono stati individuati anche due commercianti ambulanti di pellet, i quali, pur vendendo prodotti recanti l’etichettatura prevista a garanzia dei consumatori, non sono risultati in regola con la normativa fiscale, non avendo installato il registratore telematico per la memorizzazione dei corrispettivi incassati dalle vendite. Per i due trasgressori è così scattata la sanzione amministrativa da 1.000 a 4.000 euro.

Continua a leggere

Cronaca

Sgominata banda dedita al traffico di droga a Mussomeli e nel Vallone: 15 arresti

Pubblicato

il

I Carabinieri del Comando Provinciale di Caltanissetta, nelle Province di Caltanissetta, Agrigento e Catania, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa nel corso delle indagini preliminari dal Gip di Caltanissetta su richiesta della locale Dda, nei confronti di 15 persone (14 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), indagati a vario titolo per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno evidenziato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza su un gruppo delinquenziale, professionalmente ed abitualmente dedito alla perpetrazione di reati in materia di sostanze stupefacenti.

Gli indagati, attraverso il continuo approvvigionamento garantito da canali di rifornimento individuati nelle province di Catania e Agrigento, avrebbero gestito una rilevante attività di spaccio di sostanze stupefacenti, vendendo cocaina (ma anche marijuana e hashish) ad assuntori e spacciatori nel territorio di Mussomeli e nelle località limitrofe.
In particolare sono emersi gravi indizi circa la stabilità e la permanenza del rapporto fra i partecipanti, presuntivamente evidenziate dallo svolgimento costante di una intensa attività di spaccio, idonea al soddisfacimento delle esigenze di un numero indefinito di consumatori e spacciatori nei territori di Mussomeli, Campofranco, Sutera, Acquaviva Platani, Villalba e in zone dell’agrigentino, attività che sarebbe proseguita ininterrottamente nel periodo di osservazione (da ottobre 2019 a giugno 2020) nonostante le limitazioni alla libertà di movimento dovute all’emergenza sanitaria per la pandemia, le preoccupazioni derivanti dai controlli di polizia svolti nei confronti di clienti e complici, e in qualche occasione, le difficoltà di rifornirsi di stupefacente per la momentanea mancanza di liquidità.
L’attività illecita sarebbe iniziata cinque anni prima delle indagini (per ammissione di uno degli indagati), e con una proiezione futura a tempo indeterminato, come desumibile dalle aspettative dei soggetti coinvolti di poter fare, nell’ambito della propria attività illecita, il salto di qualità, in termini di volume d’affari, grazie alla collaborazione con un fornitore catanese.
Con riferimento alla distribuzione di compiti, gli esiti delle investigazioni hanno evidenziato gravi indizi circa l’organizzazione della presunta associazione, secondo una struttura gerarchica con al vertice un soggetto di Mussomeli. Il capo avrebbe finanziato gli approvvigionamenti di sostanza stupefacente, gestito in prime persona l’attività illecita e organizzato il lavoro dei complici.

I clienti utilizzavano un frasario in codice indicando non il numero delle dosi che intendeva comprare ma, fittiziamente, il numero delle persone con cui egli si sarebbe accompagnato, o usavano riferimenti ad attività o beni leciti.
Nel corso delle indagini, quale attività di riscontro, era stata arrestata in flagranza di reato una persona e sequestrati 130 grammi di cocaina e quasi 2 chili di marijuana.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852