RAGUSA – Un’infrastruttura situata in un importante crocevia eppure poco sfruttata a fronte di quella etnea. Sul tema è stata tirata in ballo anche l’ autostrada Siracusa-Gela: serve anticipare l’ultimo stralcio dei lavori che si trascinano da 50 anni, per collegare Gela all’aeroporto di Comiso in soli 12 minuti. Sarebbe una svolta per il rilancio dell’aeroscalo casmeneo, nell’ottica di un progetto complessivo che comprende anche il progetto cargo ma i cui particolari non sono ancora ben definiti dai proponenti. E’ emerso dall’ incontro promosso dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa dal tema “Promozione e sviluppo del territorio: aeroporto e impianti eolici, quale futuro”? Sul fronte dell’eolico, al termine dell’incontro è stato deciso di chiedere un confronto tecnico con la Capitaneria di Porto di Pozzallo e con la direzione del Demanio marittimo di Siracusa Ragusa sulle richieste di concessioni per la realizzazione di 2 impianti eolici off shore nel tratto di mare antistante la costa di Pozzallo e Ragusa. Questo il primo step di un iter che vedrà sullo stesso fronte i rappresentati delle istituzioni, degli enti locali, delle associazioni di categoria e dei sindacati. Successivamente ci sarà un incontro sull’argomento anche con il presidente della Regione Renato Schifani.
Sull’aeroporto di Comiso, sono state messe in luce le grandi difficoltà economiche per gli scali minori e la necessità di rilanciare gli interessi di Comiso all’interno di Sac, anche alla luce dell’importanza dei fondi ex Insicem, del progetto cargo, di un nuovo bando per la continuità territoriale, e, soprattutto, del potenziamento delle infrastrutture a partire dalla Siracusa-Gela, avvicinando i due territori nell’ottica di un collegamento veloce proprio con l’aeroporto casmeneo tramite l’autostrada Siracusa-Gela. Anche su questo fronte sarà interpellato il governatore Schifani, per capire quali sono i progetti della Regione sugli aeroporti minori, perché il futuro dell’aeroscalo casmeneo va inquadrato nel contesto dell’intera isola e un piano chiaro che comprenda le strutture aeroportuali di dimensioni minori. Le proposta di legge era stata presentata tre anni fa ma non ha avuto seguito.
Si avvicina un grande appuntamento culturale: venerdì 23 maggio alle 21 al teatro Eschilo si terrà il concerto “Armonie d’epoca”. La magia di un prezioso Stradivari per “l’incanto di un suono senza tempo”, per la prima volta a Gela. Si tratta di un pezzo unico, realizzato nella celebre liuteria di Cremona nel 1730. L’evento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di Città.
«La cultura è il bene primario ed essenziale – ha detto il regista ed ideatore dell’evento, Orazio Messina -. Un progetto che ho fortemente voluto realizzare a Gela, la prossima tappa a Napoli. Il prezioso violino Stradivari rappresenta un capolavoro di maestria e innovazione in tutto il mondo, ancora oggi. L’arte è un linguaggio universale di condivisione e crescita». Da remoto è intervenuto il presidente dell’Anlai Gualtiero Nicolini, uno degli esperti di liuteria più stimati a livello mondiale: «Si godrà della bellezza di uno strumento unico. La Sicilia con Catania è stata nell’Ottocento e nel Novecento uno dei centri della liuteria più importanti: tante botteghe costruivano strumenti che andavano in tutto il mondo».
L’amministrazione comunale patrocina l’evento. I biglietti sono disponibili gratuitamente al teatro tutti i giorni dalle 17 alle 20, sino ad esaurimento. L’organizzazione riserverà biglietti per gli studenti delle scuole e le associazioni. «Uno Stradivari a Gela è una grande opportunità culturale di livello assoluto – ha detto l’assessore ai beni culturali Romina Morselli -. Onorati come città di essere stati scelti per un’iniziativa di livello artistico».
Per la presidente del consiglio Paola Giudice ed il capogruppo del M5S Francesco Castellana il concerto rappresenta «un’occasione unica per ascoltare il suono e le armonie di questo meraviglioso strumento, tanto lontano ma tanto attuale. Siamo contenti di poter accogliere un evento di grandissimo spessore». È prevista a teatro una raccolta fondi per l’associazione “Ccsvi nella sclerosi multipla regione Sicilia”.
Gela – Fra le loro attività di impegno sociale, i giovani scout della Parrocchia di S. Antonio, hanno organizzato un incontro pubblico per affrontare il tema della viabilità nel quartiere Caposoprano. All’incontro, che si è svolto presso i locali della Parrocchia di S. Antonio, hanno preso parte il Comitato di Quartiere Caposoprano Piano Notaro e l’Assessore alla Mobilità Urbana, Simone Morgana che ha accolto l’invito a confrontarsi con gli scout e gli abitanti del quartiere.
È stato un momento significativo che ha visto la collaborazione tra più parti sociali: cittadini, realtà associative e istituzioni si sono ritrovati attorno a un tavolo per discutere insieme dei problemi quotidiani legati alla mobilità urbana. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulla situazione della via Pio X, una strada spesso oggetto di criticità legate all’elevato traffico veicolare.
L’iniziativa è maturata per voler contribuire direttamente e in modo attivo alla vita del quartiere di Caposoprano ed in modo particolare per rendere più sicuri gli spazi stradali adiacenti la Parrocchia di S. Antonio, nei quali durante le attività aggregative e Parrocchiali si verificano spesso ingorghi che rendono poco sicura la via Pio X per bambini e anziani a causa dell’elevato numero di automobili presenti che spesso parcheggiano in entrambi i lati su una via che è a doppio senso di marcia.
Gli ingorghi e i problemi in quel tratto di strada sono all’ordine del giorno con una concentrazione durante le celebrazioni, il catechismo e varie attività; insomma, serviva trovare una soluzione e gli scout dell’Agesci Gela 4 hanno promosso un tavolo di confronto. Grazie al confronto partecipato e costruttivo, è stato possibile individuare una prima soluzione concreta con il ripristino del senso unico in via Pio X; questo intervento dovrebbe essere attuato dall’Amministrazione Comunale nei prossimi giorni.
Una misura pensata per migliorare la circolazione stradale ed evitare ingorghi. Questa soluzione dovrebbe essere una delle prime nate dall’ascolto diretto dei cittadini. Resta il tema dei parcheggi e della mobilità in uno dei quartieri a più alta densità giovanile ed elevato traffico veicolare. “Come comunità R/S crediamo fortemente nell’importanza dell’impegno civico, dell’ascolto e del dialogo. – dicono i responsabili-
Questo incontro rappresenta per noi un’esperienza significativa di cittadinanza attiva, che ci ricorda il senso di costruire azioni condivise tra cittadini e Istituzioni. Questa modalità sarà riproposta per continuare il confronto con le Istituzioni, Speriamo che l’intervento proposto venga realizzato prima possibile”.
La seconda metà di maggio è ricca di appuntamenti per la natura e le aree naturali protette: il 18 maggio si ricorda la Marcia dello Zingaro che ha avviato le politiche di conservazione della natura in Sicilia; il 20 maggio ricorre la Giornata mondiale delle api; il 21 maggio è la Giornata europea della Rete Natura 2000; il 22 maggio è la Giornata Mondiale della Biodiversità; il 24 maggio è la Giornata Europea dei Parchi, che ricorda il giorno in cui, nel 1909, venne istituito in Svezia il primo parco nazionale in Europa.
Si tratta di occasioni importanti per approfondire la conoscenza delle aree naturali protette, per chiedere l’istituzione di nuovi parchi o riserve, per raccontare i risultati ottenuti in alcuni siti, per vivere la natura in maniera responsabile e consapevole ma anche per continuare a rilanciare il forte impegno della nostra Associazione in difesa della Natura.
Tornano quindi le Giornate della Natura di Legambiente Sicilia, promosse nell’ambito della campagna dell’Associazione “Preziose x Natura”, dedicate alla biodiversità e alle aree naturali protette, un prezioso ed inestimabile patrimonio da tutelare, conoscere e difendere.
Si tratta di 12 iniziative organizzate e promosse dal 17 al 31 maggio dai circoli territoriali di Legambiente Sicilia, presenti nell’intero territorio regionale, per coinvolgere i cittadini in favore della natura e sostenere l’obiettivo di tutelare almeno il 30% di territorio a terra e a mare entro il 2030, come previsto dalla Strategia nazionale per la Biodiversità al 2030.