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Controlli del Wwf: cani senza microchip e irregolarità’ edilizie

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Caltanissetta – Controlli sull’anagrafe canina regionale, per verificare che i cani siano identificati tramite dispositivo elettronico (microchip), e sul rispetto delle normative urbanistico-edilizie in occasione di lavori di costruzione e piccoli cantieri. Sono questi gli ambiti di intervento delle ultime attività di vigilanza effettuate sul territorio provinciale dalle Guardie giurate WWF del Nucleo provinciale di Caltanissetta.

A seguito degli accertamenti eseguiti e delle sanzioni amministrative elevate dalle Guardie zoofile del WWF, nei giorni scorsi il Comune di Caltanissetta ha emesso un’ordinanza ingiunzione a carico di un cacciatore, residente a Sommatino, che utilizzava un cane non iscritto all’anagrafe canina e privo di microchip identificativo, per un importo di 184,00 euro. Anche il Comune di Mazzarino ha recentemente emesso un’ordinanza di ingiunzione a carico di un altro cacciatore di Canicattì, sempre per violazione delle norme regionali veterinarie, comminando una sanzione di 280,33 euro. In entrambi i casi, il procedimento sanzionatorio è scaturito dai controlli venatori e zoofili effettuati periodicamente dalle Guardie WWF, che svolgono un’attenta e rigorosa attività di polizia amministrative e di vigilanza ambientale in tutti i comuni del Nisseno.

Grazie a questi capillari ed accurati controlli, inoltre, nelle ultime settimane gli Agenti giurati del WWF hanno individuato tre cantieri edili in due diverse contrade periferiche del Comune di Caltanissetta, dove sono in corso lavori di costruzione e movimento terra che non rispetterebbero le vigenti normative urbanistico-edilizie. Dopo alcuni accertamenti sul posto e le successive verifiche delle mappe e cartografie tecniche, le Guardie WWF hanno inviato un dettagliato rapporto per ognuno dei tre cantieri agli uffici urbanistici e di Polizia municipale di Caltanissetta, cui compete la vigilanza e la repressione degli illeciti edilizi.

Il Coordinatore provinciale della Vigilanza WWF, Ennio Bonfanti: «L’attività di vigilanza e controllo condotta dalle Guardie WWF rappresenta un significativo contributo al contrasto degli illeciti ambientali del nostro territorio. Purtroppo in materia di tutela della fauna, degli animali d’affezione, del territorio e del paesaggio, nella provincia di Caltanissetta rileviamo una forte incidenza di attività e pratiche illegali che, spesso, vengono tollerate nonostante gli ambiziosi obiettivi della “transizione ecologica”, uno dei pilastri del programma “Next Generation EU” e delle politiche di sviluppo del futuro del Paese. Le Guardie WWF, pertanto, confermano il proprio impegno e la costante attenzione nel contrasto agli illeciti ambientali e faunistici, potenziando i propri servizi di vigilanza per rendere ancor più mirata ed efficiente l’azione di controllo nel delicato settore della tutela ambientale».

Questo prezioso lavoro di utilità sociale del WWF e delle sue Guardie si basa unicamente sul volontariato: l’Associazione, infatti, non riceve alcun compenso per questa attività di vigilanza e si basa unicamente sulle donazioni dei privati e sullo spirito di servizio delle proprie Guardie volontarie.

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Statua greca in marmo scoperta a Mozia

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Una figura femminile in posa incedente, abbigliata con chitone e himation, priva della parte superiore del torso e della testa. È la statua greca in marmo emersa grazie agli scavi della missione archeologica dell’Università degli studi di Palermo che opera sull’isola di Mozia, in provincia di Trapani, grazie a una convenzione stipulata con la Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani.

«Questo ritrovamento – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – conferma l’importanza del lavoro di ricerca e tutela che portiamo avanti ogni giorno. Una scoperta importante che testimonia, ancora una volta, quanto la Sicilia sia stata nei secoli un crocevia di civiltà, ma soprattutto quanto l’isola continui a restituirci testimonianze preziose che meritano di essere conosciute e condivise».

La statua è alta 72 centimetri, incluso il piccolo piedistallo su cui poggia i piedi. La frattura del torso non è accidentale ma determinata tecnicamente dal taglio della pietra, poiché era assemblata da almeno due blocchi, come confermato dalla presenza di due fori con i resti di tenoni metallici sulla superficie del taglio.

L’opera è stata rinvenuta all’interno del “Ceramico” di Mozia (Area K), una delle più grandi officine ceramiche puniche del Mediterraneo centrale: giaceva in posizione orizzontale sul margine di una vasca contenente l’argilla usata per la produzione di vasi e terrecotte figurate nel V secolo a.C., il periodo di massimo splendore e vigore produttivo della città. La dismissione della scultura e la sua deposizione sono attribuibili all’ultima fase d’uso dell’officina, probabilmente in concomitanza con l’inizio dell’assedio dionigiano del 397 a.C. È inoltre possibile ipotizzare una sua collocazione originaria all’interno della stessa officina, in connessione con le nuove strutture murarie riportate alla luce nel corso della campagna. La statua conferma la presenza nella città fenicia di capolavori dell’arte greca e aiuta a ricostruire un quadro di strette connessioni culturali nella Sicilia grecopunica.

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Cerimonia di Premiazione “Gorgone d’oro” al club Vela

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Grande appuntamento sabato 19 luglio, alle ore 20.30 nella terrazza del suggestivo Club Vela di Gela, con la cerimonia di premiazione della 25/a edizione del premio di poesia Gorgone d’oro promosso e organizzato dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo”, in collaborazione con Betania OdV, Cesvop e le associazioni “Gaudium et Spes” di Butera e “Futuramente”.

Riceveranno l’ambizioso premio i poeti Domenico Pisana di Modica, Denise Evelyne Parouty di Chatillon (Aosta), Floriana Raggi di Poggio Torriana (Rimini), Giovanni Zeverino di Santeramo in Colle (Bari), Margherita Neri Novi di Cefalù (Palermo), Donatella Bisutti di Genova e Luciana Salvucci di Colmurano (Macerata).

Saranno assegnati premi speciali a Marco Girardo, direttore del quotidiano Avvenire (Gorgone d’Oro per il giornalismo, in memoria di don Giulio Scuvera), al regista Paolo Licata, per il film “L’amore che ho”, omaggio a Rosa Balistreri; al Fondo Andrea Camilleri di Roma (premio per la Cultura in memoria di Salvatore Zuppardo) ad Alessandra Mortelliti, nipote dello scrittore Andrea Camilleri, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e un premio speciale nel ventennale della sua fondazione all’Università degli Studi di Enna Kore alla presenza del Magnifico Rettore Paolo Scollo e della Pro-Rettrice alla Didattica Marinella Muscarà.Il premio nazionale “Gorgone d’Oro” di Gela taglia un traguardo importante che testimonia la longevità, la forza e il valore di un’iniziativa capace, da venticinque anni, di promuovere l’eccellenza culturale, artistica e poetica. Il successo dell’edizione 2025 conferma la vitalità del premio: 192 i poeti partecipanti complessivamente in tutte e tre le sezioni (poesia religiosa o a tema libera, poesia dialettale, silloge poetica e haiku)

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I segretari di maggioranza inviano un chiarimento all’on Scuvera per distendere i toni

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I segretari della maggioranza hanno diffuso un documento in cui trattano degli incontri tenutisi nei giorni scorsi sul tema della sanità, affrontati in pubblica adunanza con le associazioni, con le parti sociali con tutti i rappresentanti politici ed in fine in consiglio comunale in sessione monotematica da cui il Sindaco ha avuto pieno mandato a rappresentare alla politica e alle istituzioni di livello regionale quanto emerso nei vari confronti.


“Con il mandato avuto, insieme ad una delegazione di rappresentanti istituzionali e politici ha portato le istanze delle associazioni, della maggioranza, della minoranza consiliare e dei cittadini gelesi al presidente della Commissione Regionale Sanità. Tutto ciò -,dicono i segretari della maggioranza – è stato fatto nello spirito di un processo rivendicativo e propositivo unitario della politica gelese per l’unico scopo comune che è la salvezza e il rilancio della struttura ospedaliera gelese e del suo territorio. I vari rappresentanti si sono spontaneamente aggregati tenendo conto dell’informativa anticipata da illustrare in Commissione Consiliare Sanità”.


“Nessuno deve sentirsi escluso e nessuno può escludere nessuno da questa battaglia che non è una battaglia partitica, ma una battaglia per il diritto alla salute e alla vita.
La discussione con la Commissione Regionale Sanità si inquadra nell’ottica del confronto preliminare della città con l’istituzione, l’onorevole Scuvera sa che la sua presenza sarebbe stata più che gradita alla discussione di cui tutti sapevano.
Siamo certi che l’onorevole Scuvera parteciperà a tutti gli incontri opportuni, il suo contributo è ben gradito e auspicato come quello di chiunque sia in grado di aiutare la città a risolvere i problemi che l’assillano.Pur tuttavia, se in alcuni casi dovesse essere necessario diramare specifici inviti, nell’interesse dei cittadini, lo faremo”- concludono

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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