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Politica

Covid, rientro a scuola. Lagalla: coniugare diritto allo studio e tutela della salute

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Con riferimento alla copiosa comunicazione dell’Ufficio scolastico regionale, l’assessorato regionale alla Istruzione e Formazione professionale comunica che il provvedimento regionale non contravviene in alcun modo alle disposizioni in materia di percentuali di studenti da ammettere in presenza alle scuole superiori.

Premesso che, in nessun caso, può essere presa in considerazione una partecipazione inferiore al 50%, la nota assessoriale tiene conto esclusivamente di eventuali ed oggettive situazioni di forza maggiore che ostino al raggiungimento della prevista percentuale minima del 70%, con possibili negative ripercussioni sulla diffusione del contagio e sul rispetto delle linee-guida imposte dai protocolli di sicurezza sanitaria.

«Il documento regionale – afferma l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla – richiamandosi anche a quanto sta accadendo in altre regioni italiane, si pone come atto di sensibilità e di virtuoso accompagnamento della Scuola siciliana al graduale conseguimento degli obiettivi fissati a livello nazionale, avendo riguardo alle effettive complessità organizzative rappresentate da non pochi dirigenti scolastici ed alle perplessità manifestate da tanti studenti e dalle loro famiglie. Nessuno più del governo Musumeci è attento al valore della didattica in presenza, ma occorre sapere coniugare, con accortezza e saggezza, diritto allo studio e tutela della salute. Pari sensibilità non sembra dimostrare il direttore dell’Usr, il quale probabilmente ritiene di affrontare, in solitudine, le insidiose variabilità dell’emergenza con mero e puntiglioso approccio burocratico. Verosimilmente, questa occasione è utile per richiamare tutti all’esercizio della leale collaborazione istituzionale che, al di là di singoli e discutibili comportamenti, è più che mai presente e condivisa nei consolidati rapporti tra governo regionale e governo nazionale».

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Donegani:”la soluzione giusta è quella dei dissalatori mobili”

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“La proposta del presidente Schifani di finanziare 100 milioni di euro per i 3 dissalatori di Porto Empedocle, Trapani e Gela è un modo per perdere solo del tempo prezioso, perché non sono di facile soluzione, considerato che non sono stati mai manutenzionati e converrebbe farli nuovi”: lo sostiene il fondatore del laboratorio politico PeR Miguel Donegani.

“La proposta più concreta, semplice e a costi molto più vantaggiosi che risolverebbe i tempi brevi l’atavico problema l’abbiamo fatta noi come PeR ed è stata inserita nel mio programma elettorale, ovvero i Dissalatori mobili, ovunque si siano realizzati hanno avuto soluzione immediata e con successo. Chi è al governo faccia propria la nostra proposta che riproponiamo nell’interesse della città e dei gelesi e la sottoponga con autorevolezza a chi di competenza” – dice Donegani.

” Siamo pronti e disponibili così come abbiamo più volte dichiarato a dare i nostri suggeriti a titolo gratuito e mettere in campo le nostre competenze e gli studi fatti in materia con gente esperta e preparata.
Altre soluzioni sono solo una strategia per fare distrazione di massa a danno della città”- conclude.

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Politica

Scuola: per il deputato Giambona (Pd) cresce il gap fra nord e sud

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PALERMO – “L’anno scolastico è iniziato ufficialmente ma non allo stesso modo in tutta Italia. Purtroppo, le diversità tra Nord e Sud dell’Italia si stanno accentuando e mi riferisco anche ai problemi infrastrutturali dovuti anche ai forti ritardi che si stanno riscontrando nella gestione e nello sviluppo dei fondi legati al PNRR, e la Sicilia arranca mentre il governo regionale resta immobile.

La situazione poi è ancora più grave se si pensa anche al fatto che il dimensionamento scolastico e l’accorpamento delle scuole hanno creato il caos a livello burocratico e gestionale”. Così il vice-presidente del gruppo parlamentare PD, Mario Giambona, si è espresso questa mattina commentando le criticità emerse dopo l’inizio dell’anno scolastico 2024-2025.

“I soliti problemi si ripresentano puntuali ma senza la ricerca di una soluzione da parte del governo Schifani. La carenza di docenti resta una questione importante, con un insegnante su quattro che resta precario, e la dispersione scolastica che non accenna a diminuire – ha poi spiegato -. Inoltre, i trasporti per 7000 studenti pendolari siciliani sono diventati un altro tasto dolente a causa del dissesto vissuto dall’AST, che non riesce a garantire i servizi di trasporto”.

Giambona poi si sofferma sulla spesa per l’acquisto dei libri che “per una famiglia con un figlio alle scuole medie si aggira intorno ai 350 euro, mentre alle superiori la spesa può toccare punte di spesa di 700 euro” e promette che chiederà “l’istituzione di un fondo che possa aiutare le famiglie più bisognose per l’acquisto dei testi scolastici, una misura al momento non prevista a livello regionale”.

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Udienza il 5 novembre per il posto in consiglio di Grazia Cosentino

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Fissata l’udienza del ricorso presentato dalla lista PeR contro il consigliere Grazia Cosentino.

Si discuterà il 5 novembre in Tribunale. Grazia Cosentino è in consiglio dopo aver perso il ballottaggio con il sindaco in carica Terenziano Di Stefano.Ma per i vertici del laboratorio politico PeR è incompatibile per il ruolo che riveste nella Impianti Srr società di cui è azionista il Comune.

Il laboratorio PeR aspira all’assegnazione di quel posto per il primo dei non eletti nella sua lista Paolo Cafà.

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