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“Dacci oggi il nostro scontro quotidiano”: la politica che cuoce nel brodo delle liti

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Gela. “Dacci oggi il nostro scontro quotidiano”.

Bolle la politica locale. Un pentolone carico di veleni, di liti, di colpi bassi ma anche dell’arroganza di chi difende l’indifendibile, nega fatti e circostanze facilmente dimostrabili.

C’è chi pesta i piedi all’avversario tirando fuori dal cilindro falsità e chi, invece,  non fa un solo gesto per favorire il dialogo preferendo la logica  del ” tutto mio ” e del “solo io”.

È un momento triste quello che sta vivendo la politica locale. In un humus senza valori fioccano le lettere anonime e proliferano gli scontri verbali dentro e fuori il palazzo mentre si va indietro tutta.

In un terreno non concimato dai valori nulla può proliferare. Gli ultimi episodi della catena dello scontro quotidiano: la lettera anonima contro l’assessore Giuseppe Licata reo di aver istigato gli ex lavoratori della Tekra ad aggredire fisicamente il sindacalista dell’Ugl.

Veleni, bugie, falsità?. Con il tempo si avrà la risposta se è vero che Alario chiese alla Digos presente sul posto di verbalizzare l’accaduto. Resta da chiedersi perché il caso è stato sollevato ora e quali interessi persegue il corvo autore della missiva anonima.

Scontro tra opposizione e maggioranza: la prima  vuole la testa del presidente dell’organismo interno di valutazione Giovanni Tomasi reo di non essere indipendente ed imparziale  come dovrebbe per  il suo compito di valutazione degli atti del Comune perché ha partecipato a riunioni di maggioranza e per il suo rapporto con la consigliera Morselli .

Circostanza quest’ultima che sta alla base di una normale  discussione o dell’aggressione e minaccia ( dipende da chi fornisce la versione dei fatti) tra Tomasi e il capogruppo della Lega Giuseppe Spata

Il caso Tomasi sarà occasione dell’ennesimo scontro in consiglio. L’ ultimo cui abbiamo assistito risale a due giorni fa. La maggioranza è andata sotto su un emendamento del regolamento di alienazione dei beni comunali e il capogruppo di Un’altra Gela Giuseppe Morselli ha lanciato accuse di incoerenza all’ex alleato PD che non riconosce gli atti  predisposti dal suo stesso assessore, Grazia Robilatte, quando era in carica.

Ma il capogruppo PD Gaetano Orlando replica che ci sono state modifiche e che la maggioranza  non accetta consigli  e preferisce approvare atti scorretti piuttosto che ascoltare chi sta dall’altra parte.

E nel calderone degli scontri mettiamo pure quello creato dall’on. Damante con la denuncia del tetto di amianto nella struttura dell’ex terminal bus dove si effettuano i tamponi per il Covid.

“È una fake news – dicono gli assessori – l’on. Damante chieda scusa”. Questo lo scenario locale mentre la città è in ginocchio per il Covid che si diffonde in modo impressionante.

In questo scenario politico la maggioranza ritiene di non avere un briciolo di responsabilità e si ritiene vittima di calunnie. Basta leggere ciò che scrive nel suo profilo Fb la consigliera Romina Morselli.

Ma una responsabilità di fondo ce l’ha chi governa ed è quella  di non commettere mai azioni che possano scatenare liti e polemiche o far scattare attacchi volgari. E tanto altro ancora può fare per rasserenare il clima politico.

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FdI: scoppia il caso delle tessere non consegnate ai gelesi

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Congresso provinciale di Fratelli d’Italia: per il coordinatore cittadino Totò Scuvera e il gruppo consiliare i conti non tornano. Scoppia il caso delle tessere non consegnate a chi le ha pagate. Senza tessera non si può votare oggi per il coordinatore provinciale. Mancherebbero 200 tessere circa.

Il gruppo gelese può dimostrare tramite i bonifici effettuati che  le tessere in modalità cartacea dovevano essere 545 ma non è così. Questa vicenda ha avvelenato la vigilia di un congresso i cui equilibri sono già sul filo del rasoio per la nota vicenda del seggio conteso all’Ars. Perché non  sono state caricate le 200 tessere gelesi  regolarmente pagate? Il gruppo gelese sente puzza di bruciato.

Questa storia   rischia di  creare problemi alla regolarità del congresso che domani vedrà i meloniani nisseni  chiamati al voto nei 4 seggi istituiti a Gela (Hotel Sileno), Mussomeli, Caltanissetta e Mazzarino.

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Anps di Gela ospita i soci di Ragusa. Pranzo sociale e visita archeologica

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I soci delle Sezioni Anps di Gela e Ragusa, accompagnati dai loro familiari, nel corso del pranzo sociale, hanno ospitato il Questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello e il Dirigente del Commissariato di Polizia, Felice Puzzo. Il gruppo di Ragusa, accolto da quello di Gela, nel corso della giornata è stato guidato nella visita dei vari interessanti siti archeologici e chiese della città e, al termine della giornata, ha partecipato a una Messa celebrata presso il Santuario di Maria Santissima dell’Alemanna.

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Di Paola:”positivo incontro con i centristi”

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L’on. Nuccio Di Paola ha definito molto positivo il confronto avuto questa mattina con il gruppo dei centristi e civici a cui ha avanzato la proposta di un’alleanza di prospettiva. Nessun pregiudizio , nessun veto alla partecipazione di chiunque condivida il percorso ad esclusione di chi ha come leader Lombardo, Cuffaro e Schifani.

Al tavolo c’erano Di Paola con la senatrice Damante e una delegazione pentastellata composta da Simone Morgana, Virginia Farruggia, Antonio Cuvato e Francesco Castellana. Dall’altra parte Giuseppe Ventura e Rochelio Pizzardi per Italia viva, Grazio Trufolo per i Liberali, Piero Lo Nigro per i Socialisti, Giampaolo Alario e Alessandra Ascia per Rinnova, e il civico Maurizio Melfa.Ha disertato Angelo Fasulo di Noi per l’Italia.

Un dato che piace a tutti: il candidato a sindaco non sarà imposto da Roma o Palermo ma uscirà dagli attori del tavolo.

Si programmerà un riunione zero in cui questo gruppo si incontrerà con il M5S, Una Buona idea e Pd oltre che altri gruppi come il laboratorio PeR di Donegani e di lì si stabilirà chi vorrà andare avanti e chi non ci sta. Insomma per creare sulla carta una coalizione il passo è vicino.

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