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Decreto caro-voli, Federconsumatori Sicilia chiede chiarezza

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Palermo – Federconsumatori Sicilia nutre molti dubbi sul decreto annunciato dal Presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò, in base al quale sarà messo in piedi un meccanismo di rimborso del prezzo dei biglietti da e per la Sicilia, fino ad un massimo di 150 euro. I dubbi sono sia di merito che di metodo.

Per quanto riguarda il merito: si prendono 12,5 milioni di euro assegnati dallo Stato per risolvere i problemi derivanti dall’insularità della Sicilia e altri 15 milioni li mette la Regione, prendendone 10 dalla finanziaria 2024. In pratica si prendono soldi che lo Stato paga per risolvere i problemi dell’insularità e altri soldi che i cittadini siciliani versano in tasse o ricevono come trasferimenti dallo Stato e si dirotta un totale di 27,5 milioni di euro per tamponare, e non certo risolvere, il problema del caro voli.

“Da mesi chiediamo un vero tavolo tecnico di alto livello tra Ministero dei Trasporti e Regione per risolvere in maniera strutturale il problema del carovoli – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – La risposta è stata una misura anti-algoritmo che il Governo nazionale si è rimangiato nel giro di due settimane e, adesso, un decreto regionale che il 10 novembre promette soldi a pioggia a partire dal 1° dicembre”.

Federconsumatori Sicilia è convinta che il caro-voli si combatta aumentando l’offerta, mettendo più aerei in pista quando servono. Siamo perfettamente d’accordo sul fatto che per gran parte dell’anno l’offerta di posti sia congrua e che, di conseguenza, non è possibile prevedere voli in eccesso per 11 mesi su 12.

Ma è possibile, se lo si programma in modo corretto, usare gli scali di Comiso e Trapani-Birgi per assorbire l’extra-traffico delle feste senza mandare in tilt Catania e Palermo. Natale, da duemila anni, cade sempre il 25 dicembre: una programmazione si può fare.

Per quanto riguarda il metodo, poi, i dubbi sono ancor di più. Ci sembra molto difficile che le compagnie aeree accettino di modificare i propri sistemi di prenotazione per inserire la possibilità di ottenere lo sconto. Ci sembra ancor più improbabile che vengano fatti controlli a campione in aeroporto per verificare che l’autocertificazione sia veritiera.

Ci sembra molto più probabile, al massimo, che tutto questo sistema venga gestito dalla Regione tramite rimborsi ex post: prima si paga il biglietto a prezzo pieno (sperando che le compagnie non ne approfittino per alzare ulteriormente il prezzo), poi si chiede il rimborso tramite un portale (che ancora non c’è).

Se così sarà, allora bisogna fare i famosi conti della serva: il rimborso massimo è di 150 euro, i soldi a disposizione sono 27,5 milioni per 13 mesi. Ciò vuol dire che, se tutti i rimborsi saranno da 150 euro, ci saranno da gestire oltre 180 mila rimborsi in poco più di un anno, cioè oltre 14 mila al mese, cioè circa 500 al giorno in media.

Ma non tutti i rimborsi saranno da 150 euro, quindi le pratiche da smaltire saranno molte di più. Federconsumatori Sicilia, per questo, aspetta di conoscere i dettagli di questo sistema e il costo di gestione delle pratiche (che pagheranno i siciliani).

Aspettiamo di sapere anche se ci sarà un numero massimo di biglietti rimborsabili in un mese, se ci sarà un “click day” per ottenere i rimborsi, se ci saranno metodi efficaci per controllare che chi chiede il rimborso ne abbia realmente diritto.

Facciamo infine notare che la misura annunciata dal Governo Regionale riguarda solo i residenti in Sicilia, ma la stragrande maggioranza di chi compra un biglietto aereo per la Sicilia a Natale o a Pasqua non è più residente in Sicilia da anni: è emigrato al nord per lavorare, ha spostato la residenza, magari ha figli nati a Bergamo bassa. Tutte queste persone non potranno ottenere lo sconto.

Alla luce di tutti questi dubbi, Federconsumatori Sicilia chiede al Governo Schifani di fare chiarezza prima possibile su tutte le questioni sollevate e, allo stesso tempo, invita i siciliani a conservare biglietti e ricevute di tutti i voli effettuati a partire dal 1° dicembre, anche se quel giorno il sistema dei rimborsi non sarà ancora partito.

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Attualità

“Luci sul mare”, serata evento (gratuita) per i 160 anni della Guardia Costiera

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Si terrà domenica 15 giugno, alle 20.30, al teatro antico di Taormina, la serata evento con Massimiliano Ossini, Ron, Carly Paoli, Ensemble Symphony Orchestra e grandi ospiti. L’iniziativa “Luci sul mare”, è dedicata alla Guardia Costiera, che celebra quest’anno il 160° anniversario dalla sua fondazione.Un appuntamento unico, realizzato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per rendere omaggio agli 11.000 uomini e donne che ogni giorno operano al servizio del Paese e della collettività.

Nel corso della serata si terrà la cerimonia di consegna dei “Guardia Costiera Awards”, un riconoscimento speciale assegnato ai Comandi che si sono distinti nell’ultimo anno per operazioni e interventi di particolare rilievo, in mare e lungo le coste italiane. Un momento solenne e significativo che vuole valorizzare l’eccellenza, il coraggio e la dedizione di chi ogni giorno garantisce la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare.L’evento avrà inoltre una finalità benefica a favore di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, riaffermando l’impegno della Guardia Costiera anche nel campo della solidarietà. Una serata che unisce spettacolo e responsabilità civile, contribuendo concretamente alla ricerca scientifica per la cura del cancro.A presentare la serata sarà Massimiliano Ossini, accompagnato da un parterre di ospiti d’eccezione. Sul palco, il cantautore Ron emozionerà il pubblico con la sua musica, mentre la Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno, interpreterà le più amate colonne sonore del premio Oscar Ennio Morricone. Il soprano Carly Paoli, apprezzata in tutto il mondo, impreziosirà la serata con un’esibizione di grande intensità. Spazio anche al cinema con la proiezione del cortometraggio “Nereide”, dedicato ai valori che caratterizzano l’operato delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, con la partecipazione degli attori Giulio Scarpati e Samanta Piccinetti. L’attore Roberto Ciufoli sarà protagonista di un intervento artistico originale, in grado di unire riflessione e leggerezza. L’ingresso è gratuito.

Prenotazioni online: https://ticket-160guardiacostiera.it

L’evento è realizzato con il patrocinio gratuito della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in collaborazione il Comune di Taormina e l’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – Dipartimento della Pesca Mediterranea e l’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – Parco Archeologico di Naxos.Un’esperienza imperdibile che unisce cultura, musica e impegno civile.

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A convegno sul tema della disabilità

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Professionisti a convegno, stamattina alla Pinacoteca del Comune di Gela, per parlare di disabilità in tutte le sue sfaccettature: dal profilo di funzionamento al progetto di vita. Il Convegno nasce con l’obiettivo di promuovere una cultura condivisa sul progetto di vita per le persone con disabilità, con il patrocinio dell’Asp di Caltanissetta, dell’Ars e dell’Ordine dei psicologi. Nella locandina sottostante tutti i professionisti del settore che hanno partecipato al Convegno.

L’8 novembre 2000 è stata approvata in Italia la Legge quadro 328, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Conosciuta anche come “legge per l’assistenza”, rappresenta un riferimento fondamentale del sistema di welfare, promuovendo interventi sociali, assistenziali e sociosanitari per garantire una migliore qualità della vita alle persone e famiglie in difficoltà.

“La legge ha rivoluzionato il concetto di assistenza . ha detto la dott.ssa Maria Grazia Fasciana – la persona e i suoi bisogni diventano centrali, e non è più l’individuo ad adattarsi ai servizi, ma i servizi a rispondere in modo personalizzato ai suoi bisogni.

Introduce inoltre un sistema integrato socio-sanitario, basato su universalità, personalizzazione e partecipazione, superando la frammentazione tra le valutazioni operate da ASL, INPS e altri enti. Tuttavia, a 25 anni dalla sua approvazione, la 328 non è mai stata pienamente attuata. La mancata applicazione è spesso stata giustificata dalle amministrazioni con carenze di risorse economiche e di personale, tanto che molti diritti sono stati garantiti solo a seguito di contenziosi giudiziari.

Per dare piena attuazione ai principi della 328, e garantire la protezione delle persone con disabilità nel 2021 è stata emanata la legge delega n. 227/2021 che ha delegato il Governo a revisionare e riordinare la legislazione in materia di disabilità attraverso una legge quadro. In attuazione della suddetta delega è stato emanato il decreto legislativo n. 222/2023 intitolato “Disposizioni in materia di riqualificazione dei Servizi pubblici” per l’inclusione e l’accessibilità (GU n.54 del 5 marzo 2024), mentre il 31 gennaio 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo 5 febbraio 2024  n. 20 che istituisce l’Autorita’ Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità”.

Da ultimo il 14 maggio 2024 viene emanato il decreto legislativo n. 62/2024 che contiene la definizione di disabilità, si occupa della valutazione di base, dell’accomodamento ragionevole e della valutazione multidimensionale per elaborare e attuare il progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato.

Il D.Lgs. 62/2024  prevede la stesura del Progetto di Vita  individuale già, previsto dall’art.14 della l. 328/2000, ponendo al centro la persona con disabilità, la sua autodeterminazione e inclusione sociale;

il DL 62 abbandona la logica prestazionale, introducendo una prospettiva anti-oppressiva; rafforza il ruolo dei Comuni e delle Aziende Sanitarie, che non possono più giustificare la mancata erogazione dei servizi con motivi economici;

istituisce il Fondo per l’implementazione dei Progetti di Vita (25 milioni di euro l’anno dal 2025) per interventi non già presenti sul territorio.

Il Progetto di Vita: significato e caratteristiche

Il Progetto di Vita Individuale, Personalizzato e Partecipato è un piano che identifica interventi, risorse e strumenti necessari per migliorare la qualità della vita della persona con disabilità. E’centrato sui desideri, bisogni e capacità della persona;

co-costruito con la persona stessa, la famiglia e gli enti coinvolti (scuola, sanità, servizi sociali);

attua il modello bio-psico-sociale, considerando gli aspetti biologici, psicologici, sociali, culturali e spirituali;

supera la logica assistenziale, dando alla persona un ruolo attivo e riducendo il potere unilaterale degli enti erogatori.

Il Progetto: coordina i piani di intervento (sociale, sanitario, scolastico, ecc.) per evitare frammentazioni o interventi confliggenti;

è vincolante e immediatamente esigibile, indipendentemente dalla copertura finanziaria del Comune o da limiti di organico;

viene attivato su richiesta dell’interessato,  o sotto tutela, da parte dei genitori o rappresentanti legali se riferito a minori o a soggetti sotto tutela;

ha valore di diritto soggettivo: la sua mancata attuazione può generare responsabilità anche risarcitorie.

La richiesta può essere fatta dall’INPS nel momento in viene riconosciuta la condizione di disabilita’, oppure la persona interessata la può presentare in qualsiasi momento al Comune di residenza o tramite degli appositi Centri se verranno individuati dalle Regioni

Può presentare istanza chi ha avuto il riconoscimento ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92, anche se non necessariamente con connotazione di gravità (commi 1 o 2);

I Punti Unici di Accesso (PUA) nonché i servizi sociali e socio-sanitari territoriali che entrano in contatto, a qualsiasi titolo con la persona con disabilità la devono informare del diritto ad attivare un procedimento volto all’elaborazione del progetto di vita, individuale, personalizzato e partecipato.

E’ fatto obbligo di prestare le medesime informazioni in capo a chi opera dimissioni protette e ai servizi sanitari specialistici.

Le modalità con cui dare attuazione a tali disposizioni sono individuate nell’ambito della programmazione regionale e locale.

Nel progetto di vita sono comprese le misure per il superamento   di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale, i sostegni erogabili in favore del nucleo familiare e dei caregiver, nonchè  misure abitative  appropriate  che garantiscano il diritto alla domiciliarità.

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Attualità

Piattaforma Cude: la mobilità diventa più semplice per le persone con disabilità

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Dal 23 maggio 2022 è attiva in Italia la Piattaforma Unica Nazionale CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), uno strumento digitale che rende più facile spostarsi tra i Comuni per le persone titolari di contrassegno.
Istituita con il Decreto Ministeriale del 5 luglio 2021, la piattaforma nasce per semplificare l’accesso alle zone a traffico limitato (ZTL) e alle aree con restrizioni alla circolazione nei Comuni aderenti.


Questa innovazione consente a chi è in possesso del contrassegno disabili di:
Circolare liberamente in tutti i Comuni che hanno aderito alla piattaforma, senza bisogno di comunicare preventivamente la targa per l’accesso alle ZTL.
Essere riconosciuto automaticamente dai varchi elettronici grazie alla targa registrata.
Evitare sanzioni legate a mancata comunicazione o autorizzazioni temporanee.
Nei Comuni non ancora aderenti, rimangono in vigore le modalità tradizionali di accesso alle aree riservate.
Come aderire alla piattaforma
L’adesione è facoltativa, ma fortemente consigliata per chi si sposta spesso fuori dal proprio Comune.
Per aderire è sufficiente: Rivolgersi al Comune che ha emesso il contrassegno. Compilare l’apposito modulo di richiesta, indicando:
o una targa attiva (obbligatoria)
o una targa secondaria (facoltativa).Il Comune inserisce i dati nella piattaforma e consegna al richiedente un Codice Univoco alfanumerico.

Con il Codice Univoco, si può gestire il proprio profilo targa in autonomia tramite:

Portale dell’Automobilista → www.ilportaledellautomobilista.it.

App iPatente, scaricabile su smartphonePer accedere è necessario autenticarsi con SPID o CIE, selezionare il Comune di rilascio e inserire il Codice Univoco.

Una volta iscritto alla piattaforma, il titolare può:

Modificare o sostituire le targhe associate

Attivare la targa secondaria, in caso di utilizzo di un altro veicolo

Bloccare il Codice Univoco in caso di furto o smarrimento

Richiedere un nuovo Codice presso il proprio Comune

Grazie all’iniziativa di ADOCES SICILIA ODV, ente del terzo settore molto attivo nella Regione sicilia, presieduto da Giacomo Giurato, i soggetti disabili titolari del contrassegno disabili potranno rivolgersi c/o la casa del volontariato in via Ossidiana n.27 , dove i volontari dell’associazione li accoglieranno e forniranno loro tutte le info per attivare questo servizio .

A partire dal 16 giugno sarà possibile rivolgersi al personale del servizio civile di Adoces che avranno cura di compilare l’allegato previsto e all’invio tramite la PEC del Comune di Gela.

    L’assessore alla Polizia Municipale , Simone Morgana e l’assessore ai servizi sociali , Valeria Caco hanno accolto l’idea reputando che il Comune di Gela possa attivarsi per l’adesione alla Piattaforma CUDE del Ministero dei Trasporti. In questo modo i turisti che hanno un disabile a seguito, che sceglieranno la nostra città come luogo di villeggiatura, potranno attraversare le zone contrassegnate dalla ZTL senza l’obbligo di comunicare targhe o altre info.

    Diversi i Comuni che hanno aderito a questa iniziativa. Si spera che il comune di Gela si attivi per aderire al più presto. Adoces ha già offerto supporto al Comune per attivare la procedura.

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    Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
    Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
    Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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