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Cronaca

Denunce ‘estive’ nel territorio ibleo e a Licata

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Ragusa – Il Questore della Provincia di Ragusa ha emesso un’ordinanza di cessazione dell’attività abusiva di trattenimenti danzanti esercitata, in assenza del previsto titolo di Polizia, nei confronti del titolare di un esercizio commerciale nel Comune di Scicli – frazione di Sampieri.

In occasione dei controlli amministrativi effettuati e’ stato accertato lo svolgimento di una serata senza l’agibilità’ e senza licenza. A Marina di Modica, è stato accertato, all’interno di una struttura, lo svolgimento di una serata danzante in assenza della verifica di agibilità ed in assenza della licenza. Conseguentemente l’organizzatore dell’evento, oltre ad essere stato sanzionato amministrativamente, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria a cura del personale del Commissariato di Polizia di Modica, per l’apertura abusiva di un locale di pubblico spettacolo.

Inoltre è stato denunciato un uomo trovato, in quel posto, in possesso di 0.4 grammi di marijuana, 3 dosi di hashish e 4 dosi di Mdma, oltre l’importo di 360 euro.

I servizi di controllo interforze proseguiranno nelle prossime settimane, così come concordato in sede di riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutesi in Prefettura nelle scorse settimane ed in attuazione a quanto pianificato in sede di Tavolo Tecnico tenutosi in Questura.

Multe da 173 euro e cinque giorni di sospensione dell’attività a due pizzerie per occupazione abusiva di suolo pubblico.

È il risultato invece dei controlli effettuati nei giorni scorsi dagli agenti del Comando di Polizia Municipale di Licata. L’Amministrazione comunale ha deciso, quindi, di mettere in campo una stretta contro l’abusivismo relativo all’utilizzo del suolo pubblico. Una situazione che ha un impatto negativo sulla qualità della vita e sul decoro, nelle strade e nelle piazze della città, oltre al problema di sicurezza e intralcio alla viabilità, riguardante il centro storico ma non solo.

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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