Seguici su:

Cronaca

La Guardia costiera pone fine al lavaggio abusivo di veicoli pesanti con inquinamento di un terreno limitrofo

Pubblicato

il

La Guardia costiera ha scoperto uno scarico a suolo abusivo in contrada Giardinelli ed ha sequestrato un terreno di circa 10.000 metri quadrati assieme ad attrezzature adibite a lavaggio abusivo di veicoli pesanti.

L’indagine è scattata nei mesi scorsi con un’ispezione presso il piazzale ed i terreni attigui in uso ad una società locale attiva nel campo del trasporto rifiuti speciali pericolosi e non su strada, mediante autocisterne e scarrabili.

Dall’ispezione condotta sono risultate numerose criticità nell’ambito della gestione dei reflui prodotti, derivanti dal lavaggio abusivo dei mezzi pesanti e delle cisterne in forza alla ditta, oltre che dell’intero sistema di depurazione e scarico.  

I militari della Capitaneria hanno individuato e posto sotto sequestro un bypass realizzato dalla società al fine di immettere il refluo prodotto dall’attività direttamente nel terreno attiguo, in assenza di qualsivoglia processo di depurazione, oltre che delle previste autorizzazioni ambientali.

Visionando diverse decine di ore di telecamere di sorveglianza, i militari della Capitaneria di porto di Gela, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica,  hanno accertato le condotte  fuorilegge di pulizia delle cisterne, che, come confermato dalle analisi dei campioni effettuati, testimoniavano un’elevata concentrazione di sostanze inquinanti nella matrice ambientale.  Accertato il danneggiamento del terreno limitrofo che è stato sequestrato al fine di procedere con le previste procedure di risanamento ambientale.

I militari dela Capitaneria, con l’ausilio del personale tecnico dell’Arpa Sicilia, hanno effettuato appositi campioni del refluo e dei terreni ispezionati, al fine di individuare la natura degli inquinanti, oltre che per dare l’avvio ai necessari procedimenti di bonifica previsti dal Testo Unico Ambientale.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Traffico bloccato all’altezza di Butera per un incidente ad un Tir

Pubblicato

il

Bloccato il traffico sulla Ss115 “Sicilia sud occidentale Sicula” in entrambe le direzioni al km 250 per un incidente autonomo.

Un tir ha sbandato, invaso la carreggiata opposta e perso gasolio sull’asfalto.Così la strada che collega Gela a Licata è stata chiusa all’altezza di Butera. Sul posto sono intervenuti le forze dell’ordine e le squadre dell’Anas per gestire il traffico e ripristinare le condizioni di sicurezza stradale.

Continua a leggere

Cronaca

Trovati due etti e mezzo di droga durante le perquisizioni

Pubblicato

il


Ragusa - Nel corso delle perquisizioni promosse dai Carabinieri di Ragusa in occasione dell’esecuzione delle ordinanze di misure cautelari che, alle prime ore di questa mattina, hanno portato all’arresto di nove persone responsabili, a vario titolo, di spaccio di stupefacenti, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro oltre 40g di cocaina, quasi 50g di hashish ed oltre 150g di marijuana.

Trovati, inoltre, un bilancino di precisione ancora sporco di sostanza stupefacente, vario materiale atto al confezionamento dello stesso ed oltre tremila euro in banconote di piccolo taglio, ritenute il provento dell’attività illecita. Supera, dunque, il valore di cinquemila euro sul mercato al dettaglio il solo stupefacente sequestrato questa mattina dai Carabinieri

Continua a leggere

Cronaca

I tentacoli della mafia nissena nell’inchiesta che ha portato all’arresto di Toti

Pubblicato

il

Promette ulteriori e devastanti sviluppi l’operazione della Guardia di finanza di Genova che ha portato all’arresto (domiciliari) il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, accusato di corruzione nell’ambito di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia genovese. Domiciliari anche per il braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, capo di gabinetto. Per quest’ultimo, l’accusa è di corruzione elettorale, aggravata dall’avere agevolato l’attività di Cosa Nostra.

Nella fattispecie, secondo gli investigatori, Cozzani avrebbe agevolato il clan Cammarata del mandamento di Riesi con proiezione nella città ligure. Nelle carte dell’inchiesta , si fa riferimento alla promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori in cambio dei voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina presente a Genova. Sarebbero almeno 400 le preferenze verso la lista Cambiamo con Toti Presidente.

Non è la prima volta che la mafia nissena allunga i propri tentacoli verso la Liguria ed in particolare sul capoluogo di Regione. Le cronache, negli anni, raccontano della presenza anche di esponenti della famiglia mafiosa degli Emmannuello.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852