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Di Paola (M5S): Schifani sottrae 200 mln per formazione e sostegno al reddito dei siciliani

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Palermo – “I siciliani sono doppiamente beffati dai governi di centrodestra nazionale e regionale. Prima il governo Meloni toglie il Reddito di Cittadinanza, poi quello Schifani non avvia i corsi di formazione previsti e senza i quali i cittadini non possono nemmeno incassare il supporto per la formazione e il lavoro di 350 disposto dallo Stato per i cittadini che partecipano a progetti formativi. I partiti di centrodestra sono la piaga del Sud”. 

Lo dichiara il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a proposito dell’ancora mancato avvio dell’Avviso 3 da parte del governo regionale che permetterebbe di attivare i corsi per gli ex percettori di reddito di cittadinanza e per i cassintegrati.

“Schifani – spiega Di Paola – sta letteralmente regalando a Roma oltre 136 milioni di euro che il governo nazionale aveva previsto come supporto per i cittadini attivi e che fanno formazione, e tiene in cassa 56 milioni di euro utili per avviare i corsi di formazione dell’Avviso 3. Morale quasi 200 milioni di euro in meno per l’economia del nostro territorio: Niente formazione, niente sostegno al reddito e niente lavoro. Un quadro disastroso se si sommano anche gli avvisi 7 e 8, partiti ma non ancora finanziati ed ancora il pasticcio del Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori GOL, i cui decreti di finanziamento necessari per avviare i corsi rimangono ancora in fase di pubblicazione. Di circa 400 progetti proposti, solo pochissimi stati approvati e successivamente annullati, creando un blocco completo delle attività formative, così come denunciano gli enti di formazione.

Sono assolutamente certo che i cittadini siciliani che saranno a breve chiamati alle urne, vogliano bocciare sonoramente qualsiasi esponente di centrodestra si presenterà sulla scheda elettorali delle amministrative e delle europee” – conclude Di Paola.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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