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Oggi inizia la nuova stagione teatrale: di scena ‘Pipino il Breve’

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Apertura scoppiettante della nuova stagione al Teatro Eschilo di Gela. La serata inaugurale è fissata per oggi 27 novembre 2022 alle ore 18:00 ed è affidata alla maestria del grande Tuccio Musumeci, che porterà in scena la commedia musicale “Pipino il Breve” di Tony Cucchiara con Tuccio Musumeci.

Spettacolo simbolo del Teatro Siciliano nel mondo, “ Pipino il breve ” viene rappresentato da una compagnia composta da più di venti artisti, tra attori, musicisti e ballerini. Commedia , ma non solo” Pipino il breve ” è uno spettacolo dove l’attore e il cantante si fondono, accompagnati da folli danze che coinvolgono lo spettatore e lo tengono incollato alla poltrona per tutta la durata dell’esibizione.

 Tuccio Musumeci ed il cast di attori, cantanti e ballerini, che mettono in scena lo spettacolo senza tempo sulla storia di Pipino il BreveBerta la Piedona e la nascita dell’imperatore Carlo Magno.
Lo spettacolo – prodotto dal Teatro della Città, con la regia di Giuseppe Romani, le musiche di Tony Cucchiara, le coreografie di Silvana Lo Giudice, le scene e i costumi di Francesco Geracà, le armature di Fiorenzo e Davide Napoli (Marionettistica F.lli Napoli) –  vede in scena, oltre al mattatore Musumeci nel ruolo del titolo, la compagnia del Teatro della Città composta da (in ordine alfabetico): Cosimo Coltraro (Morando di Ribera), Massimiliano Costantino (Marante, scudiero di Falista), Laura De Palma (La Lamentatrice), Evelyn Famà (Falista, figlia di Belisario), Lydia Giordano (Berta dal “Gran Piede” figlia dei regnanti d’Ungheria), Margherita Mignemi (Il Cacciatore Lamberto), Emanuele Puglia (Filippo, Re d’Ungheria), Olivia Spigarelli (Belisenda, Regina d’Ungheria). Completano il cast: Dario Castro, Aurora Cimino, Francesca Coppolino, Lorenza Denaro, Andrea Di Falco, Alba Donsì, Gabriele Manfredi, Andrea Pacelli, Gabriele Rametta, Claudia Sangani, Giorgia Torrisi. Musicisti e cantastorie sono Flaminia Castro, Roberto Fuzio, Francesco Messina, Alessandro Pizzimento.
Una compagnia variegata che, grazie alla vitalità della musica e attraverso le tecniche tipiche dell’opera dei pupi, propone la vicenda dell’avventuroso matrimonio fra Pipino il Breve e Berta d’Ungheria, detta dal grande piede. Una storia in cui 13 quadri caratterizzati da vicende vivaci e colorate si susseguono seguendo un ritmo incalzante e coinvolgente per un musical dalle radici antiche ma sempre attuale e capace di coinvolgere il pubblico di ogni età.

L’obiettivo di questo spettacolo è quello di divertire, aiutato dalla vitalità della musica, raccontando la storia di Pipino, re dei francesi utilizzando tecniche che ricordano l’Opera dei Pupi. Lo spettacolo si propone di raccontare una storia allettante e stimolante, attraverso attori del calibro di Tuccio Musumeci , che si divertono a intrattenere il pubblico con colpi di scena e immancabili sotterfugi.

La storia:

Il racconto di Pipino il Breve e Berta la Piedona fa un passo indietro e narra la nascita di Carlo Magno che Cucchiara declina a sua volta sotto forma di commedia musicale. Musiche e parole, in siciliano, sono dell’artista agrigentino (con la collaborazione, per il testo, di Renzo Barbera).
Il musical è ambientato nel Medioevo, in Francia. Il re Pipino il Breve, vecchio e senza figli, vuole sposare Berta, figlia del re di Ungheria. Durante il viaggio verso la Francia per le nozze, però, Falista – malvagia figlia del conte Belisario, che assomiglia moltissimo a Berta – ordina al suo scudiero di uccidere la promessa sposa per sostituirsi a lei. Dopo sette anni, non avendo mai avuto notizie della figlia, i reali di Ungheria si recano in visita in Francia e scoprono l’imbroglio. Che fine avrà  fatto Berta? Sarà  davvero morta? Una tela portata a corte da un mercante rivelerà  che è ancora viva. Ristabilite la verità  e la giusti­zia, Pipino e Berta convoleranno finalmente a nozze. Dalla loro unione nascerà  Carlo Magno.

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Cucina

Lo chef Totò Catania propone: Cannelloni ricotta e salame

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Avevo una voglia pazzesca di cannelloni, dunque mani in pasta e stendiamoci la nostra pasta fresca: per ogni 100 gr. di farina un uovo ed un pizzico di sale, impastiamo e lasciamo riposare mezz’oretta prima di stendere a mattarello i nostri rettangoli per i cannelloni. In acqua bollente salata diamo una sbollentata di un paio di minuti e successivamente asciughiamo la pasta su un canovaccio.

Per la farcia dei cannelloni useremo della ricotta di pecora, del salame a dadini in abbondanza, del parmigiano reggiano grattugiato, un pizzico di pepe nero e di noce moscata. Prima di confezionare i cannelloni prepariamo una besciamella classica, pari peso di farina 00 e burro sciolto in casseruola a cui aggiungere il latte tiepido ed una presa di sale, serve una besciamella leggermente liquida per un risultato ottimale.

Vi suggerisco di arricchire la besciamella con un soffritto di porri, darà quel tocco speciale. Adesso possiamo preparare la teglia mettendo sul fondo la besciamella ai porri, farcendo la pasta con la ricotta e il salame, ripiegando la pasta per formare i cannelloni e dopo aver completato lo strato di pasta ultimate con la besciamella ed una generosa spolverata di parmigiano reggiano.

Via in forno a 180 gradi per 15/20 di minuti fino a quando non si sarà formata una gustosa crosticina. Un pranzetto domenicale coi fiocchi!

Chef Totò Catania

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Zecchino del sole 2024: al via i casting

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Licata – Al via i casting per lo Zeccino del sole 2024. Si tiene in Sicilia la prima selezione dove si cercano ragazzi e ragazze dai 6 ai 12 anni abili nel canto o nella comicità.

Ecco i dettagli.

In Sicilia il primo casting dal vivo per la prima edizione de “Lo Zecchino del Sole”.

Il prossimo 13 luglio, alle 18.30, a Licata, si terranno le selezioni dei primi 4 protagonisti del nuovo evento per bambini (dai 6 ai 12 anni) che mette insieme musica e risate. Sono infatti 4 le categorie in cui potersi cimentare:

– canto popolare siciliano

– ⁠canto internazionale

– ⁠sketch comico

– ⁠barzelletta

La partecipazione è gratuita, previa preselezione che avverrà tramite video-provino da trasmettere via e-mail a lozecchinodelsole@gmail.com entro il 13 giugno 2024. Una giuria di esperti selezionerà un massimo di 4 partecipanti per ciascuna categoria. Solo i candidati AMMESSI all’audizione del 13 luglio riceveranno e-mail con i dettagli per la partecipazione.

Tutti gli altri potrebbero essere ricontattati per le prossime tappe del casting tour. La mail per partecipare deve contenere un video dell’esibizione scelta dei partecipanti. Sono ammessi partecipanti da ogni provincia, regione e nazione, senza alcuna discriminazione.

La produzione non copre i costi per raggiungere la sede dove avrà luogo l’audizione dal vivo. Non è richiesta nessuna foto e nessuna liberatoria nella mail di candidatura, perché il materiale sarà ad esclusivo uso interno.

Eventuale liberatoria sarà rilasciata in sede di audizione dal vivo a tutti i partecipanti.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

La promozione dei valori della democrazia

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Dal prof.Nuccio Mulè riceviamo e pubblichiamo

La constatazione negli ultimi decenni di vedere manifestazioni pubbliche commemorative non sentite e sempre più disertate, appannaggio solo delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, sembra dimostrare che la nostra città è di fronte ad un’arretratezza culturale in cui la storia nazionale e, peggio ancora, quella locale pagano lo scotto di un disinteresse atavico delle istituzioni con la Scuola in primo piano che, soprattutto come sistema formativo, ha fatto e fa poco e niente per divulgare e far conoscere ai giovani la storia locale ma anche quella nazionale riferita in particolare alla Seconda Guerra Mondiale. 

Scuola che, al di là di rari casi nell’ambito delle direttive ministeriali, secondo il parere dello scrivente, ha fatto poco per promuovere i valori della democrazia, della giustizia, dell’uguaglianza e dell’educazione ambientale. E la recente reintroduzione dell’Educazione Civica nelle scuole ne è una dimostrazione, si spera solo che non faccia la stessa fine di quella che c’era prima, considerata spesso opzionale.

La scuola, oltre alla famiglia, nella sua azione formativa dovrebbe considerare primario il compito di formare il cittadino secondo i fondamenti di una civile convivenza e secondo i dettami della Costituzione i cui valori purtroppo oggi risultano sconosciuti e dimenticati dai più, docenti compresi.

La Costituzione, nata dalla Resistenza, al di là della contiguità temporale, ha avuto un sedimento culturale che è maturato grazie alle diverse esperienze di tre generazioni, oltre al fatto che essa deve la sua struttura e il suo spirito alle diverse matrici ideologiche dell’antifascismo. Antifascismo che, visti i rigurgiti fascisti di oggi, sarebbe opportuno rafforzare e rivivificare in tutte le sue componenti.

Una situazione poco studiata se non trascurata dalla storiografia ufficiale, è quella relativa all’attività dei Comitati di Liberazione Nazionale nel territorio siciliano, alla pari degli altri operanti nella Penisola, che ebbero una proficua operosità sia a Palermo che in tutti i centri dell’Isola, Gela compresa, con un notevole contributo alla rinascita della democrazia. 

Quindi, sarebbe opportuno ed efficace che quanto accaduto a Gela in quel periodo diventasse oggetto di studio e di ricerca, non fosse altro per avere un quadro storico più ampio sul contributo della città alla causa nazionale della Liberazione.

Negli archivi degli istituti storici presenti in molte regioni d’Italia si riscontrano centinaia di migliaia di nominativi che parteciparono alla Resistenza a partire dagli anni Quaranta, in particolare in quello dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in Piemonte con una lista di quasi centomila nominativi.  

Nell’archivio del DGA (Direzione Generale Archivi) del Ministero della Cultura, alla voce “I Partigiani d’Italia – Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza”, si trovano gli elenchi dei partigiani che operarono in tutte le regioni italiane a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda la Sicilia tali elenchi contengono 6.554 nominativi di partigiani ripartiti nelle nove province: Palermo con 1.619, Catania con 1.101, Messina con 1.082, Agrigento con 613, Caltanissetta con 419, Trapani con 542, Enna con 364, Siracusa con 466 e Ragusa con 348. Per il Comune di Gela compaiono 60 nominativi a cui se ne aggiungono altri 20 della ricerca dello scrivente, portando il numero totale, certamente non definitivo, a 80 partigiani gelesi di cui tre donne: Angela Crapanzano, Rosaria Felici e Angela Puzzo.

Infine, un capitolo a parte è rappresentato dai gelesi antifascisti che in diverso modo durante il regime operarono a Gela e in collegamento con diversi esponenti in altre città; il loro numero fino ad oggi arriva a 57, tra essi si citano oltre all’On. Salvatore Aldisio, il Prof. Vincenzo Giunta, l’anarchico Gaetano Di Bartolo Milana e gli insegnanti Giovanni Mangione, Rocco Tignino e Gina Pane.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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