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Cronaca

Dopo 50 anni resta lontano il miraggio della Sr-Gela

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Palermo – “L’annuncio e poi la smentita mascherata da precisazione sull’accordo con lo Stato per il trasferimento di 60 milioni di euro al CAS per la Siracusa – Gela è l’ennesima figuraccia targata Musumeci. Anziché lagnarsi per mancate attenzioni dal governo nazionale che peraltro sono già altissime, l’assessore Falcone dovrebbe pensare alla sicurezza della rete viaria gestita dal CAS che presenta ancora 800 violazioni che infrangono il codice della strada e che rendono pericolosissime queste strade. A proposito, è possibile visionare un cronoprogramma di interventi?” A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, Stefano Zito, Giorgio Pasqua, Ketty Damante e Nuccio Di Paola, insieme ai portavoce nazionali Paolo Ficara, Marialucia Lorefice, Pino Pisani, Pietro Lorefice e Cristiano Anastasi a proposito dell’annuncio da parte dell’assessore Regionale Falcone di un accordo raggiunto con il governo centrale per l’erogazione di un contributo di 60 milioni di euro verso il CAS, il Consorzio Autostrade Siciliane. “Nella sua ultima nota – spiegano i deputati M5S – Falcone fa riferimento a ragioni politiche del ministero. Ebbene, ci piacerebbe sapere a quali ragioni politiche fa riferimento l’assessore dato che i mancati trasferimenti dello Stato al CAS per la Siracusa – Gela, sono imputabili esclusivamente a inadempienze dell’Ente regionale che non ha ancora rendicontato in maniera puntuale e secondo i termini di legge, lo stato di avanzamento dei lavori. Vorremmo per esempio sapere dall’assessore che fine ha fatto il bando di gara per la ripavimentazione della tratta Noto – Rosolini. Ultimo verbale di gara lo scorso ottobre, finito nel dimenticatoio. Falcone spieghi come stanno le cose dato che un balletto di dichiarazioni prima smentite e poi corrette non fa certo un buon servizio ai siciliani. La Regione smetta di giocare e pensi alle centinaia di lavoratori dei cantieri gestiti dal CAS, indietro con i pagamenti, alle imprese e all’indotto che ruota intorno ai cantieri. Falcone pensi piuttosto a completare le opere e mettere in sicurezza le strade anziché fare polemiche” – concludono i portavoce M5S.

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Cronaca

Aggredito dai cani, scappa e viene investito da un’auto

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Vittoria – Cerca di sfuggire all’aggresdione di un branco di cani e viene investito da un’auto.

E’ successo stamattina intorno alle 7.30 a Vittoria. Vittima un uomo che si trovava davanti alla stazione di carburanti di via Generale Cascino quando è stato aggredito a morsi da un branco di cani.

Spaventato, l’uomo si è dato alla fuga e mentre scappava ai cani è stato investito da un’auto alla cui guida c’era un maresciallo della Marina Militare in servizio a Gela.

E’ stato soccorso dal 118 di Vittoria e da alcuni uomini delle forze dell’ordine che stavano facendo colazione in un bar prima di recarsi al lavoro.

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Cronaca

Bruciano rifiuti speciali, denunciati 4 giovani licatesi

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Quattro ragazzi di Licata, sono stati denunciati dai carabinieri per combustione illecita di rifiuti speciali e resistenza a Pubblico Ufficiale. Sono stati sorpresi a bruciare un ammasso di cavi elettrici al fine di separarli dalla plastica e ricavarne il rame. I Carabinieri dello Squadrone Cacciatori, nell’ambito del supporto operativo alla Compagnia Carabinieri, finalizzato al contrasto della criminalità, soprattutto nelle zone rurali più impervie e impraticabili del territorio, hanno notato a distanza una colonna di fumo nero. Per questo motivo, attuando mirata attività di ricognizione, hanno individuato, in contrada “Mintina” a Licata, gli autori del rogo, i quali, alla vista dei militari, hanno tentato una fuga a piedi e a bordo di un’autovettura, ma sono stati prontamente bloccati. L’area interessata ed il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro, come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente.

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Cronaca

Rubava energia elettica: arrestato

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Vittoria – Arrestato un uomo con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, per il reato di furto aggravato di energia elettrica.

Nello specifico, l’uomo aveva sottratto energia elettrica per ben cinque anni ed è per questo motivo che è finito agli arresti domiciliari.

L’uomo dovrà difendersi dall’accusa di furto aggravato, durante una perquisizione infatti gli Agenti del Commissariato di Vittoria hanno scoperto un allaccio abusivo. In particolare, al termine della perquisizione domiciliare, presso l’abitazione dell’uomo, gli operatori della Polizia di Stato hanno constatato la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica.

A seguito degli accertamenti del personale tecnico Enel, è emerso che il prelievo illegale di energia elettrica, si protraeva da circa cinque anni determinando un danno erariale di circa 5.000 euro.

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