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Cronaca

Entra nel terreno di un generale dei Carabinieri e lo aggredisce; l’ufficiale spara per difendersi

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Aggredito da un pastore, entrato col suo gregge in un terreno privato, estrae la pistola e spara all’intruso ad una gamba dopo essere stato colpito con un bastone al capo. La vicenda, su cui indaga la Squadra Mobile, si è verificata nelle campagne di Caltanissetta.

A sparare è stato il generale dei carabinieri Rosario Naro. Entrambi sono finiti in ospedale, nessuno dei due sarebbe in pericolo di vita. A quanto pare il generale avrebbe rimproverato il pastore perché le pecore avrebbero rovinato le piante di olivo, da qui sarebbe nato l’alterco.

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Cronaca

Hacker arrestato: violate 56 (su 59) postazioni giudiziarie a Gela

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Sono ben 56 su 59, le postazioni presenti negli uffici giudiziari di Gela, messi sotto scacco da Carmelo Miano, l’hacker di 24 anni, arrestato giorni scorsi a Roma dalla Polizia Postale al termine delle indagini coordinate dai magistrati del pool reati informatici della Procura di Napoli (pubblici ministeri Onorati e Cozza coordinati da Vincenzo Piscitelli).

Secondo le indagini, Miano attraverso un account di super-administrator, ha esteso il suo controllo ai server del ministero della Giustizia dislocati a Napoli. L’hacker avrebbe operato per carpire dati sensibili e coperti da segreto investigativo dai sistemi informativi del Ministero della Giustizia.

I magistrati contestano a Miano i reati di accesso abusivo aggravato a strutture informatiche e diffusione di malware e programmi software, commessi in concorso. Oltre che sul giovane ventiquattrenne, l’attenzione della polizia giudiziaria si è focalizzata su altre sei persone.

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Cronaca

Auto in fiamme in corso Aldisio

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Una Smart è andata a fuoco questa sera poco dopo le 19. Il rogo è avvenuto in corso Salvatore Aldisio, davanti il palazzo Favitta cone si vede nella foto di copertina.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco per estinguere le fiamme che altrimenti avrebbero danneggiato altre auto in sosta , e gli agenti della polizia.

Le indagini per capire se si è trattato di autocombustione o altro.

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Cronaca

Miano aveva creato il “Berlusconi market”

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Abilissimo, ha fatto girare la testa per oltre un anno a tante Procure d’Italia, è penetrato nei siti della Guardia di Finanza, Tim e Telespazio ma è stato tradito da una leggerezza. Il suo Ip è stato  rintracciato quando ha provato a collegarsi ad un sito porno.  L’hacker gelese Carmelo Miano è stato rintracciato solo così e raggiunto nella sua casa romana della Garbatella dove è stato arrestato.

Ai magistrati  ha ammesso di aver violato lui quei siti, di aver agito in autonomia e per fini personali cioè per avere notizie su un’indagine di qualche anno prima che lo riguardava per i reati di truffa ad un’assicurazione e per traffico di criptovalute. Tra le accuse di cui  deve rispondere vi è quella di riciclaggio. Secondo gli investigatori avrebbe messo insieme la somma di 7 milioni di euro in bitcoin ed aveva creato un mercato illegale virtuale a cui aveva dato il nome di Berlusconi market.

In questo filone delle indagini che riguardano il giovanissimo hacker cioè quello delle criptovalute gli investigatori stanno valutando la posizione del padre e di altre due persone. Tra gli indagati  in questa inchiesta ci sarebbe pure un poliziotto in servizio fino a qualche tempo fa a Gela che sarebbe amico del padre di Carmelo Miano. Sono indagini in corso su cui gli investigatori non si sbilanciato. Tanti gli aspetti che vanno valutati. Il suo avvocato Gioacchino Genchi ha chiesto la scarcerazione sostenendo che il suo cliente non ha danneggiato alcun sistema informatico essendo già disastrato e privo delle giuste protezioni. L’inchiesta  si presenta molto complicata perché ci sono tanti aspetti da chiarire compresa la frequentazione di un sito di e commerce russo che venderebbe informazioni sensibili illegalmente.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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