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Giudiziaria

Estorsione per conto della “famiglia” Cammarata di Riesi, arresti

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Arresti da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta in esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta, per estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso. L’attività investigativa, condotta sotto la direzione della Procura Distrettuale nissena dal Reparto Operativo di Caltanissetta assieme alle Stazioni di Riesi e Butera, era stata avviata nel 2018 a seguito della denuncia di un imprenditore, cui era stato imposto il pagamento di 30.000 euro da corrispondere alla consorteria mafiosa “Cammarata”, operante nel mandamento di Riesi. In quella circostanza, i Carabinieri traevano in arresto, nel corso della consegna della prima tranche di 3.000 euro, Salvatore Cammarata. Le successive attività investigative consentivano di accertare la responsabilità di ulteriori sodali dello stesso gruppo criminale, tra i quali, in particolare, emergevano la figura apicale della moglie e la figlia del capo mandamento riesino, Francesco Cammarata, attualmente ristretto in regime del 41 bis, le quali, in costanza di detenzione dell’esponente di vertice, conducevano direttamente gli affari illeciti della famiglia mafiosa. Gli odierni arresti giungono a esito del rigetto dei ricorsi proposti in Cassazione avverso le condanne comminate nei diversi gradi di giudizio, che quindi divengono definitive nei confronti di Teresa Cammarata e Giuseppe Cammarata, figli di Francesco; condannati entrambi alla pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione, e nei confronti di Orazio Migliore, ritenuto attiguo al sodalizio, condannato alle pena di 8 anni di reclusione; attivamente ricercato un quarto soggetto, destinatario di analogo provvedimento di esecuzione pena.

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Giudiziaria

Sentenza definitiva, gelese in carcere per numerosi reati

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La Polizia di Gela ha arrestato un giovane di 27 anni, in esecuzione al provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Caltanissetta: deve scontare la pena di 5 anni, 3 mesi e 11 giorni di reclusione, dopo essere stato condannato definitivamente per i reati di lesioni personali, detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, rapina, estorsione e detenzione di armi. I reati sono stati commessi a Gela tra il 2013 e il 2021. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto in carcere.

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Giudiziaria

Case a luci rosse, chiesto il rinvio a giudizio di tre gelesi

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La Procura di Gela, diretta da Salvatore Vella, ha chiesto il rinvio a giudizio per tre gelesi (due uomini di 64 e 33 anni e una donna di 55 ) che in due abitazioni di Gela sfruttavano la prostituzione di diverse ragazze sudamericane, mettendo a loro disposizione i locali dove incontrare i clienti dietro pagamento, da parte delle giovani ragazze, di 100 euro al giorno per l’uso dei locali dove incontravano uomini di ogni età, fino a dicembre 2023. Le indagini coordinate dalla Procura di Gela sono state volte dal Commissariato di Polizia di Gela, anche con l’ausilio di intercettazioni.

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Giudiziaria

Nessuna corruzione, assolto Crocetta

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L’ex presidente della regione, Rosario Crocetta, è stato assolto dall’accusa di corruzione, dai giudici della terza sezione del tribunale di Palermo. Assolti anche l’armatore Ettore Morace e l’ex collaboratore di Crocetta, Massimo Finocchiaro. Per l’ex governatore era stata chiesta una condanna a sette anni di carcere, mentre per Morace e Finocchiaro erano stati sollecitati sei anni e sei mesi ciascuno. Secondo l’accusa la Regione, col suo governatore dell’epoca, avrebbe “cucito” un bando su misura, in cambio di tangenti, che avrebbe consentito alla compagnia Ustica Lines, poi diventata Liberty Lines, di mantenere il monopolio nei collegamenti marittimi con le isole minori. Sempre con lo stesso fine sarebbe, poi, arrivata una proroga del servizio nel 2017 in cambio di un contributo elettorale di 5 mila euro con cui Morace finanziò il movimento politico dell’ex presidente della Regione “Riparte Sicilia”.

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