Caltanissetta – Nell’era del denaro, i medici per passione resistono. E sono quelli del nisseno hhe hanno giurato nella sala convegni dell’Ordine dei medici e degli Odontoiatri di Caltanissetta e provincia. Sono i nuovi medici e odontoiatri iscritti nel 2023 all’Ordine (circa un centinaio) venerdì 12 aprile durante la Festa del Medico e dell’Odontoiatra 2024, giornata in cui viene anche ricordato San Giuseppe Moscati.
Una ventina i giovani professionisti presenti che hanno ricevuto dai rappresentanti del Consiglio Direttivo il codice Deontologico e la pergamena con il Giuramento Di Ippocrate, che è stato letto al microfono da due nuovi medici, per poi pronunciare coralmente e ad alta voce la tradizionale formula “lo giuro!”.
“Leggere è come dare un suono alle parole – racconta Chiara Bellavia medico chirurgo- quando credi realmente in ciò che leggi, perché è la tua base, il tuo fondamento, è ciò che è stato scritto, sono dei dogmi scritti 2400 anni fa che sono ancora attuali, quindi li senti tuoi, li internalizzi. Molti di noi hanno iniziato a lavorare già da tempo, non è la prima esperienza, quindi sicuramente l’avere a che fare con la malattia con il paziente ti fa internalizzare certi valori, ma tirarli fuori a voce alta in comunità, in comunione con gli altri ovviamente ha il suo valore, ha il suo incanto fondamentalmente, quindi è emozionante, ti emoziona soprattutto se appunto li senti tuoi, come dovrebbe essere”.
Durante la stessa cerimonia sono state anche consegnate le onorificenze per i 50 anni di Laurea ai medici con una lunga carriera alle spalle Giosue’ Francesco Furnari, specialista in chirurgia generale, i medici di medicina generale Calogero Guarino e Ignazio Salvatore Morgana e Salvatore Napolitano, specialista in chirurgia generale e vascolare. A tutti loro è stato chiesto di prendere la parola rivolgendosi soprattutto ai giovani.
“E’ cambiata la medicina completamente – sottolinea il medico di medicina generale Ignazio Salvatore Morgana, specialista in malattie dell’apparato digerente che ha ricoperto in passato anche l’incarico di Vicepresidente dell’OMCeO di Caltanissetta- si è persa la visione complessiva del paziente, ormai esiste solo l’organo, esiste qualcos’altro, esiste solo una serie di esami da fare in continuazione senza fine, non si parla più con i pazienti, molto spesso non si visita e questa è una medicina che si sta disumanizzando”. E proprio il concetto di umanizzazione viene ripreso nel consiglio dato ai nuovi colleghi. “Bisogna dire che il paziente ha bisogno di parlare, di essere confortato- esclama- e toccare un paziente anche per visitarlo per il paziente già è una medicina”.
Nella stessa giornata si è conclusa anche l’Assemblea Ordinaria 2024, che ha previsto le relazioni del Presidente dell’Ordine e del Tesoriere e che ha visto l’approvazione all’unanimità sia del Conto Consuntivo Esercizio 2023, che del Bilancio di Previsione 2024.
“Come ogni anno si è celebrata la Festa del Medico- afferma Giovanni D’Ippolito Presidente dell’OMCeO provinciale- la Festa del Medico perché? Perché abbiamo celebrato e dato la giusta onorificenza a chi per 50 anni ha svolto la nostra professione con abnegazione, con umanità e rivolgendosi ai pazienti più critici sempre dimostrando da una parte la scienza e dall’altro l’umanità e anche l’arrivo dei nostri giovani colleghi, la linfa vitale non solo per il nostro Ordine, ma soprattutto per il Servizio Sanitario Nazionale. Tutti questi giovani che oggi hanno giurato rappresentano il nostro presente, ma soprattutto il nostro futuro”. E ancora parla di “passaggio del testimone dai colleghi più anziani a loro, a loro- conclude- va dato un messaggio siamo in epoca di intelligenza artificiale, siamo in epoca di telemedicina, ma ricordiamoci sempre che nulla può sostituire il cuore e l’anima del medico”.
Un riconoscimento che parla di collaborazione, rispetto e comunità. In occasione del Gala dello Sport e del Terzo Settore organizzato dal Comitato Provinciale ASI di Caltanissetta, la Croce Rossa Italiana-Comitato di Gela ha ricevuto una targa di riconoscimento per il lavoro di supporto svolto a favore delle associazioni sportive affiliate. Un gesto semplice, ma dal significato profondo, come ha sottolineato la presidente CRI, Anita Lo Piano.
«Il valore di questa targa non è dato dall’oggetto in sé, ma dal fatto che è unica, con una dedica scritta appositamente per noi. È il segno tangibile di un rapporto costruito nel tempo, fatto di collaborazione, amicizia e affetto reciproco», ha dichiarato.
Questo riconoscimento non è solo rivolto alla CRI di Gela, ma a tutti i volontari che ogni giorno si mettono a disposizione della comunità, costruendo ponti tra realtà diverse ma unite dallo stesso spirito di servizio. «Ringraziamo l’ASI per aver voluto condividere con noi questo momento speciale. Continueremo, insieme, a promuovere i valori dello sport, della solidarietà e dell’inclusione», ha concluso la presidente.
Una splendida passeggiata culturale nel cuore della nostra città, tra arte, storia, bellezza e solidarietà: si chiude con un successo l’iniziativa “Metti in moto il dono 2025”, promossa da Fidas Gela per proseguire il percorso di sensibilizzazione verso il territorio sul tema della donazione del sangue.
«Grazie di cuore ai Presidenti dei Lions Club di Gela – Gela Host, Gela Ambiente Territorio Cultura, Lions del Golfo di Gela, Butera e Terre Federiciane – per il prezioso supporto e la straordinaria sinergia che ha reso possibile la riuscita dell’iniziativa»: questo il pensiero di Enzo Emmanuello, presidente di Fidas Gela.
«Insieme abbiamo camminato per promuovere la cultura della donazione del sangue e riscoprire Gela con occhi nuovi. Emozioni, conoscenza e spirito di comunità: è stato tutto semplicemente perfetto. Un ringraziamento speciale va a Gianni Mauro, autentico motore di entusiasmo, passione e impegno civico», ha concluso Emmanuello.
Inammissibili”. Li definisce così il segretario confederale Ugl Andrea Alario i tagli contenuti nella rete ospedaliera presentata dal governo regionale. La riduzione dei posti letto, sul territorio, si abbatte principalmente sull’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela ma anche su altri nosocomi dell’area sud della provincia.
“Parliamo di zone già in difficoltà, sociale, economica e per ciò che concerne la salute collettiva – spiega il sindacalista – quei tagli vanno depennati e sostituiti da più risorse. Ritengo che la politica si debba attivare da subito. Noi siamo pronti a dare il contributo che ci verrà richiesto. La priorità assoluta spetta al diritto alla salute dei cittadini. Non può essere un mero numero da cancellare. Parliamo della vita di tante comunità”.
L’Ugl cercherà in tutte le sedi opportune di rivendicare i diritti basilari dei pazienti. Alario dice chiaramente no a qualsiasi ipotesi di ulteriore depotenziamento dell’ospedale “Vittorio Emanuele” e ai tagli per le altre strutture del territorio.