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Politica

Gela sarà rappresentata dalla Craxi e non da Lorefice

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Gela sarà rappresentata al Senato dalla Craxi e non dal gelese Pietro Lorefice: i risultati di una legge elettorale opinabile e criticata. Stefania Craxi (FI),  candidata al collegio uninominale di Gela per il Senato della Repubblica, come prevedibile, ha vinto senza troppi problemi in provincia di Caltanissetta. Del resto, era una delle “paracadutate”, insieme ad esempio alla compagna di Berlusconi, Marta Fascina, ed a Michela Brambilla e ce l’hanno fatta. La Craxi si attesta sul 38% circa.

Marina Castiglione, per il centrosinistra, ha ottenuto il 16%. Buona affermazione ma non sufficiente per Pietro Lorefice, esponente del Movimento Cinque Stelle, con il 30% è arrivato secondo, per De Luca Marzia Maniscalco si è fermata al 7,3%.    

Evitata quindi la sorpresa, come successo nel collegio di Palermo. Un risultato inaspettato fino ad un certo punto quello al quale si sta avviando l’alfiera del M5S Dolores Bevilacqua, trascinata inevitabilmente da un “effetto Conte” che ha portato in piazza migliaia di palermitani. Nella terra dei 700.000 percettori del reddito di cittadinanza, in tanti hanno sentito l’esigenza di difendere questo importante strumento di welfare, votando la lista grillina.

Di Maio è fuori dal Parlamento con meno dell’1% delle preferenze come anche l’ex Ministro dell’Istruzione Azzolina ed il fido Di Stefano

Non è una sorpresa ma il risultato del Pd è sconvolgente. E arrivano  le prime reazioni da alcuni membri del Pd dopo il “tonfo” elettorale della coalizione di centrosinistra sia sul fronte nazionale che sul fronte regionale, anche se al momento si parla solo di exit poll. Se i  risultati delle politiche parlano di una sonora sconfitta, anche gli exit poll delle elezioni regionali siciliane, infatti, già annunciano la deblacle. Occhi puntati sulle regionali a partire dalle 14.

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Flash news

Lascia l’assessore alla sanità Volo,entra Daniela Faraoni

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L’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, ha rassegnato stamattina le sue dimissioni dall’incarico per motivi personali.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, durante un incontro a Palazzo d’Orléans, l’ha ringraziata per il lavoro svolto e l’abnegazione dimostrata in questi primi due anni di legislatura. Al suo posto, il presidente ha nominato l’attuale direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni.

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Lupo (M5s):”partono i primi lavori di sicurezza e decoro nelle strade con i fondi dell’Ars”

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Con 196 mila euro per manutenzione strade e segnaletica si potranno fare alcuni interventi per garantire sicureza e decoro alle strade della città. “Via Principessa Pignatelli, Via Giovanni Vitali e Via degli Appennini sono le prime vie che potranno beneficiare dei lavori di manutenzione e riqualificazione stradale grazie ai fondi regionali che nella variazione di bilancio dello scorso agosto sono stati appostati tramite un emendamento dall’onorevole Di Paola”: lo ha reso noto il consigliere cinquestelle Lucia Lupo che sottolinea come ” il M5S a tutti i suoi livelli sia al lavoro per garantire alle vie cittadine decoro e sicurezza”.

“Sono numerose le strade – dice la consigliera- che hanno bisogno di manutenzione e questi fondi sono un’importante segnale di attenzione, per iniziare a programmare gli interventi di cui la città ha bisogno. Continuerò insieme a tutto il gruppo consiliare a fare sopralluoghi per pianificare al massimo gli interventi sulle strade che riguarderanno anche altri quartieri.Un ringraziamento doveroso a tutto il personale comunale che si è messo subito all’opera per concretizzare questi importanti interventi”.

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Politica

Arriva l’impugnativa del Governo sulle elezioni provinciali

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Roma – Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Calderoli, ha impugnato, in quanto ritenuta incostituzionale, la norma con la quale, l’ottobre scorso, l’Assemblea Regionale Siciliana ha annullato le elezioni di secondo grado indette con un decreto del presidente della Regione Renato Schifani, in quanto in contrasto con le norme nazionali , legge del Rio.

La norma fu inserita nel disegno di legge di riforma in materia urbanistica.

Furono bloccate le elezioni di secondo grado fissate dal governo Schifani per il 15 dicembre scorso. Si decise di rinviare il voto al 2025 in una domenica compresa tra il 6 e il 27 aprile. Nel frattempo sarebbe stata approvata un’altra norma per ripristinare l’elezione diretta, e non di secondo grado, delle Province.

Lo stop del governo nazionale conferma ancora una volta che, senza la cancellazione della riforma Delrio, che nel 2014 ridefinì il sistema delle Province cancellando le elezioni dirette, qualsiasi legge che punti a reintrodurre le elezioni dirette sarà bloccata.

Interviene il Movimento 5 Stelle. “L’impugnativa romana del rinvio delle elezioni di secondo livello è la conseguenza dell’arroganza del governo Schifani, che è rimasto sordo non solo ai nostri avvertimenti, ma perfino ai dettami della Corte Costituzionale che ha chiaramente indicato le elezioni di secondo livello come unica via percorribile con la Delrio ancora in piedi. Speriamo che ora Schifani e ĺa sua maggioranza si mettano il cuore in pace, mettano da parte la loro voglia di distribuire nuove poltrone e accantonino il ddl sulla reintroduzione diretta delle Province, attualmente in Prima commissione, smettendola di prendere in giro i siciliani e il Parlamento”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.

“Questo governo – conclude De Luca – porta in aula pochissime manovre e quando lo fa, lo fa spesso nel peggiore dei modi, tanto da costringere il governo amico di Roma a bocciarlo”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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