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Cronaca

Giordano risponde a Spata: “affermazioni gravi e speciose”

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È l’assessore al bilancio e tributi a rispondere alle critiche mosse al bilancio dal consigliere della Lega, Giuseppe Spata. Qualche giorno fa Spata avanzò dubbi su una voce di bilancio prevista per il 2023 per un importo di 4.5 milioni di euro, a ponte della prossima campagna elettorale.

“Sento il dovere di replicare al consigliere Spata – dice l’assessore Giordano –

secondo cui l’amministrazione, nell’ambito di un fantomatico budget 2023 del bilancio di previsione, alla voce “attività culturali” avrebbe inserito circa 4.451.000,00 di euro per “prepararsi” alla tornata elettorale delle prossime amministrative.
Mi corre l’obbligo far evidenziare che, probabilmente, quando ha letto queste cifre pensava ad altro o non ha avuto modo di analizzare bene la voce di bilancio in questione, ossia “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali”. Questa riporta, per l’anno 2023, un importo di € 4.451.000,00 che, se il consigliere avesse avuto tempo e voglia di capire meglio, contiene, nelle specifico, solo le seguenti voci:
€ 3.500.000,00 “Ristrutturazione Edificio ex Dogana – Lungomare”
€ 600.000,00 “Restauro e Consolidamento Chiesa San Rocco
€ 330.000,00 “Rifunzionalizzazione Granai Palazzo Ducale”
€ 21.100,00 “Spese in conto capitale”.
Appare del tutto del tutto evidente la “svista”, che ritengo strumentale e fuorviante, del consigliere Spata, cui consiglio vivamente, la prossima volta, di confrontarsi con l’assessore o con il dirigente del settore Bilancio, e di verificare con attenzione i dati, onde evitare affermazioni gravi, speciose e senza fondamento come quelle rilasciate di recente “.

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Sono state eseguite varie perquisizioni personali e domiciliari delegate dalla Procura distrettuale nei confronti di ulteriori soggetti indagati nello stesso procedimento penale.Il provvedimento trae origine dalle attività d’indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dal mese di dicembre 2024 a tutt’oggi, che costituiscono la naturale prosecuzione di quelle dello scorso 14 gennaio 2025 con l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 48 persone.Dall’inchiesta è emersa un’ampissima disponibilità di armi – anche da guerra – in capo ai sodali. In particolare, negli atti intimidatori perpetrati rispettivamente nel mese di dicembre 2024 ai danni di una rivendita di frutta e verdura di Agrigento e nello scorso mese di giugno ai danni di un panificio di Porto Empedocle, sono stati esplosi a raffica svariati colpi utilizzando un fucile mitragliatore AK-47, meglio noto come kalashnikov.

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