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Politica

I sondaggi sulle elezioni regionali: Schifani, De Luca, Di Paola e Chinnici

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PALERMO – Renato Schifani avanti, tallonato da Cateno De Luca. Più staccati Nuccio Di Paola e Caterina Chinnici. Quinta piazza per Gaetano Armao. Questo l’esito dell’ultimo sondaggio sulle elezioni regionali siciliane realizzato da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera.

Le percentuali

Alla domanda ‘Per quale candidato alla presidenza della Regione voterebbe oggi’, il 28,7% dei siciliani ha risposto con il nome di Schifani, mentre De Luca, leader di Sud chiama Nord, ha totalizzato il 23,5%. Chinnici, scelta dal Pd e da Centopassi per la Sicilia, si attesta al 22,1%, mentre Di Paola, il nome del M5s, arriva al 19,5%. Gaetano Armao, sul quale puntano Carlo Calenda e Matteo Renzi per dare linfa al terzo polo, è accreditato di un 4,6%. Seguono Fabio Maggiore (Italia sovrana e popolare) ed Eliana Esposito (Siciliani liberi), rispettivamente con lo 0,9 e lo 0,7 per cento.

Il voto di lista

Sul fronte del voto di lista, invece, il sondaggio premia la lista De Luca sindaco di Sicilia (18,7), seguito dal Movimento 5 stelle (18,4%). Fratelli d’Italia e Partito democratico quasi appaiati: 15,6% per i meloniani, 15,5% per i Dem. Seguono Forza Italia (10,2%), Lega (4,9%) e il tandem Azione-Iv (4,7%). centopassi per la Sicilia è accreditato di un 1,8%. Le liste del centrodestra collezionerebbero, secondo il sondaggio, il 33,6%, mentre la coalizione a sostegno di De Luca arriverebbe invece al 23,7%. Il centrosinistra sarebbe al 17,3%

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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