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I teatri chiusi da un anno. E importa a pochi

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Un anno dalla chiusura dei teatri. Quando tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo del 2020 anche in città la programmazione nei teatri fu costretta ad arrestarsi, nessuno immaginava quello che sarebbe accaduto in seguito. La rassegna del teatro Eschilo e quelle del teatro Antidoto, sia quella prodotta dalla compagnia omonima che il progetto “Epicicli”, furono rinviate a data da destinarsi. Quella data ad oggi non è ancora arrivata. Un brevissimo squarcio nella tenebra la scorsa estate, una parziale riapertura delle strutture con pochissimi eventi e quella che sembrava una timida parvenza di ripresa fu in realtà l’inizio di una tempesta ancor più forte. Nel campo sono giorni di grande fermento in tutta Italia. L’iniziativa promossa dall’Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo, “Facciamo luce sul teatro”, ha fatto da prologo ad una manifestazione di protesta degli operatori del settore tenutasi ieri in molte città italiane.

La domanda resta sempre la stessa: perché i teatri non possono riaprire? Distanziamento, dispositivi di protezione individuale e le altre misure di sicurezza potrebbero essere applicate in maniera più semplice che altrove (e la stessa cosa vale ad esempio per i cinema). Ma continua a resistere il luogo comune degli assembramenti da evitare, mentre basta fare un giro nelle “zone gialle” per vedere come i comportamenti della maggior parte dei cittadini e l’assenza dei controlli generino di fatto un “liberi tutti” pericolosissimo per la salute pubblica in tempo di pandemia. Nel frattempo si prosegue con la chiusura ad oltranza dei luoghi della cultura, senza se e senza ma, così i teatri e le associazioni impegnate nell’arte si reinventano in qualche modo, con impegno e creatività, grazie al web. Perché la cultura non muore anche se soffre, soffre tantissimo. E importa a pochi, in realtà.

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Compensazioni e contributi su discariche: sono state riconosciute al Comune?

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Con una mozione presentata in aula dal consigliere Luigi Di Dio ed approvata all’unanimità dei presenti, l’amministrazione è stata impegnata a verificare se sono state mai incassate royalties fino al 2018 e contributi da quella data in poi per la presenza di discariche nel territorio comunale. Ed inoltre se sono state previste opere di mitigazione e quali.

Di Dio si riferisce alle discariche Timpazzo, Cipollina, Marabusca e Cipolla.

“Nei piani finanziari non ho trovato traccia di compensazioni o contributi o anche di opere di mitigazione- ha detto il consigliere Di Dio- e allora se non ci sono state versate anche con azioni legali bisogna recuperare le somme ed usarle per abbassare la tassa sui rifiuti ai cittadini”.

Una richiesta di controlli che il sindaco ha accolto ” compatibilmente con le carenze di personale”

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AcquistoTorre di Manfria: la volontà del Comune resta

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Torna di scena in consiglio, dietro una mozione di Unità progressista, la vicenda della mancata acquisizione della Torre di Manfria da parte del Comune.

La consigliera Alessandra Ascia ha sottineato che non si è fatto nulla.

” Da una parte l’amministrazione si fa paladino dell’ acquisto della Torre- ha detto la consigliera- dall’altra non compie atti perché si realizzi ciò che dice.Sarebbe meglio restituire ai cittadini che hanno risposto all’appello comunale i 700 euro raccolti senza che essi lo chiedono”.

“Non so se le mozioni si presentano per portare all’attenzione un problema o per mettersi in mostra ‐dice l”arch.Morselli – non è vero che il Comune non ha fatto niente .Intanto ha posto all’attenzione l’acquisto della torre da un privato e vuole andare avanti”.

Il gruppo di Una buona idea come ha detto Rosario Faraci si è astenuto perché non vede chiaro il fatto che la Torre verrebbe poi data in gestione a privati.

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Riaperto in viale Mediterraneo lo sportello della Camera di Commercio

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Dopo mesi di chiusura, di prosteste e di polemiche oggi gli uffici gelesi della Camera di Commercio di Caltanissetta sono stati riaperti al pubblico.

Niente più viaggi a Caltanissetta per un certificato. Il servizio torna ad essere fruibile agli imprenditori e ai professionisti di Gela, Niscemi e Butera. Grazie all’intervento personale del Sindaco Lucio Greco che ha concesso i locali temporaneamente nelle more della ristrutturazione di quelli di piazza Roma,  in  Viale Mediterraneo, 17 sono nuovamente disponibili i servizi di rilascio visure e certificati camerali, dispositivi di firma digitale, carte tachigrafiche e vidimazione libri.

“Abbiamo finalmente restituito ai nostri utenti del sud della provincia un servizio ritenuto ancora oggi essenziale, nonostante la globale corsa alla digitalizzazione – afferma il Commissario Straordinario Vincenzo Palizzolo”. 

Lo sportello sarà aperto tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 12,30

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