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Attualità

Il Comune di Butera vuole promuovere il geosito di Monte San Nicola

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 I calanchi di Monte San Nicola, nel comune di Butera, preservano una straordinaria documentazione 
dell’intervallo di tempo compreso fra circa 2.6 e 1.8 milioni di anni fa. Non a caso, nel 1996 è stato qui 
definito formalmente il “Gelasiano”, nome riferito alla città di Gela, che rappresenta lo standard di 
riferimento a scala globale per questo periodo geologico. Il Gelasiano segna l’inizio del Pleistocene e del
Quaternario, quando si formarono le calotte glaciali nell’emisfero settentrionale così come le 
conosciamo oggi. Per questo motivo, le argille di Monte San Nicola sono da decenni oggetto di interesse
da parte di numerosi studiosi e gruppi di ricerca internazionali che si propongono di ricostruire 
l’evoluzione delle condizioni climatiche e ambientali del Mediterraneo nel passato. Attualmente sono in 
corso nuovi e approfonditi studi condotti da un gruppo di ricercatori provenienti da diverse università e 
centri di ricerca italiani, fra cui gli Atenei di Catania, Palermo e Padova e l’INGV di Roma. Obiettivo di 
questa ricerca è documentare in alta risoluzione e con tecniche innovative le dinamiche paleoclimatiche 
e paleoceanografiche nel Mediterraneo centrale durante questo periodo cruciale della storia della Terra.
GSSP (Global Stratotype Section and Point) di Monte san Nicola riveste una importanza di carattere 
internazionale, per questo motivo la comunità scientifica Italiano e non solo, continua ancora oggi ad 
approfondire la ricerca e la conoscenza del sito interessando varie branche specialistiche delle 
Geoscienze.Da un punto di vista simbolico ogni GSSP viene indicato con il cosiddetto “Golden Spike” o “Chiodo D’oro” che viene piantato nella sezione di riferimento. L’approvazione definitiva di ogni GSSP è dettata dalla Commissione Internazionale di Stratigrafia che sceglie l’idoneità di un sito in base a delle caratteristiche ben definite: buona accessibilità; libera fruibilità; buona correlabilità stratigrafica con altre località nel mondo; presenza di un orizzonte databile con facilità.In Sicilia esistono solo 3 “Chiodi D’oro” ed in tutto il mondo ce ne sono solo 80, uno di questi è proprio 
Monte San Nicola
Il Gruppo di ricerca, accompagnato dal Geologo Giuseppe Collura, ha incontrato l’amministrazione 
comunale di Butera, che di recente ha ricevuto il decreto di istituzione del Geosito da parte dell’Ass. 
ARTA Sicilia.
Il Sindaco Filippo Balbo, assieme al Vicesindaco ed all’assessore al ramo, ha comunicato la volontà
dell’amministrazione ad intraprendere un percorso finalizzato al rafforzamento del percorso di 
riconoscimento con l’apposizione materiale del Chiodo D’oro affinché il Geosito diventi risorsa della 
Comunità e del territorio, puntando alla valorizzazione del sito attraverso un apposito progetto di 
fruizione con la creazione di un percorso che accompagni il visitatore in questo fantastico viaggio allascoperta del mediterraneo tra 2.6 e 1.8 milioni di anni fa, anche con l’utilizzo di tecnologia multimediale,
ottenendo la disponibilità alla collaborazione della comunità scientifica presente.

Gruppo di Ricerca:
– Prof. Luca Capraro Docente di Paleoclimatologia e Paleoceanografia – Universita di Padova
– Patrizia Macrì è una ricercatrice INGV della sede di Roma, Sezione Roma2 “Geomagnetismo, 
Aeronomia e Geofisica Ambientale”.
– Gaia Siravo, (Ricercatore Post-doc). INGV Paleomagnetista.
– Elena Zanola Ricercatrice Università di Padova

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Charter night per il Lions club Butera e Terre Federiciane

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Al Desusino resort si è tenuta ieri sera la prima charter night del Lions club Butera e Terre Federiciane. Grande riconoscimento da parte del governatore Mario Palmisciano per l’instancabile impegno profuso in questo primo anno di vita, sia dalla presidente Angela Testa che da tutte le socie.

Tanti i service promossi nei mesi scorsi mettendo al centro l’attenzione verso le fragilità del territorio. La prof. Testa è stata riconfermata nel ruolo di presidente. Maria Grazia Licata e Rita Polizzi Cauchi sono invece le sue nuove socie entrate a far parte del club. 

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Alla XVII Conferenza Internazionale Aispe a Roma ci sarà anche il contributo del prof Alessandro Morselli

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Inizierà il prossimo 3 ottobre e durerà tre giorni la XVII Conferenza Internazionale AISPE, presso l’Università degli Studi di “Roma Tre” dal titolo: “Regional Economic Integration and Multilateralism in Historical Perspective”.

In quella occasione è stato scelto anche il contributo del prof. Alessandro Morselli, dell’Università di Roma Sapienza, dal titolo: “From the End of Bretton Woods to the Birth of Independent Central Banks: A Response to the “Great Inflation” of the 1970s”.


In tale contributo: “…..si pone in evidenza come la fine del sistema di Bretton Woods abbia dato vita a un diffuso processo di incremento del grado di indipendenza delle Banche centrali. Si constata che l’aumento dell’indipendenza delle Banche centrali è una conseguenza della “Grande Inflazione” degli anni Settanta. Quest’ultima sarebbe stata causata da un bias inflazionistico proveniente dalle politiche monetarie discrezionali, come indica l’approccio dell’incoerenza temporale. Secondo questo approccio per eliminare il bias è necessario che le Autorità monetarie guadagnino credibilità, attraverso il rispetto di un impegno vincolante. La credibilità anti-inflazionistica della politica monetaria risulta incrementata se la sua direzione viene sottratta all’Autorità governativa per essere affidata ad un’Autorità indipendente…..”.


Quest’anno ricorre l’80° anniversario della Conferenza di Bretton Woods, in cui furono gettate le basi per un nuovo ordine economico e monetario internazionale. Dopo il crollo formale del suo regime tra il 1971 e il 1973, la supremazia del dollaro ha portato crescenti squilibri globali e una maggiore vulnerabilità dell’economia mondiale, anche a causa del dilemma di Triffin.


L’interdipendenza rappresenta la caratteristica più importante dell’attuale economia globale. Pertanto si rinnova l’interesse verso le integrazioni regionali come aree politiche ottimali, al fine di ricercare un compromesso tra sostituzione delle importazioni e apertura del mercato, e per provare di governare le inevitabili interdipendenze economiche e monetarie.

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‘Crepuscolo alle Mura’ per conoscere la storia

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La comunità di Gela ha coscienza delle sue radici culturali che affondano nel mondo greco? Ha metabolizzato il concetto della Gela greca del V secolo avanti Cristo? Della sua importanza di ieri come oggi, della sua posizione geografica al centro del Mediterraneo?

Se la comunità locale non dovesse averne coscienza, l’ amministrazione comunale , il sindaco Di Stefano e l’assessore alla cultura Viviana Altamore hanno pensato di cominciare il percorso di interiorizzazione del concetto di grecita’.

Prende in prestito questa massima di Ludovico Magrini:«Il cemento ideale di una comunità è formato dalla coscienza della propria cultura e dalla capacità che abbiamo di conservarla ed accrescerla”, e comincia l’opera didattica da troppo tempo dimenticata, con l’iniziativa ‘Crepuscolo alle Mura’.

Una passeggiata alle Mura Timoleontee fra figuranti in costumi greci che si terrà dalle 18 alle 21.30 del 21 settembre con la colonna sonora a cura del violinista Marco Di Menza, scelto proprio per valorizzare i talenti locali.

“La passeggiata al crepuscolo – spiega l’assessore Altamore – è stata pensata appositamente per far godere delle bellezze archeologiche e naturalistiche a chi vorrà partecipare”. Il gruppo Geloi accompagnerà i visitatori nella passeggiata per spiegare la Gela greca che testimoniano le fortificazioni realizzate sotto il dominio di Timoleonte.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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