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Dall'Italia e dal Mondo

Il Museo del Grano ad Agrigento

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Agrigento – La Valle dei Templi si conferma non solo un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore, ma anche un modello di eccellenza per la conservazione e valorizzazione della biodiversità agricola siciliana. Grazie al Progetto Demetra, finanziato dal PSR Sicilia 2014-2020, è stato realizzato il Centro per la Biodiversità Mediterranea (CBM) Demetra, un Museo del Grano, unico in Sicilia ad offrire una banca dati consultabile sul tema della biodiversità.

A Casa Sanfilippo, si è tenuto un seminario conclusivo per illustrare i risultati del Progetto Demetra. Dopo i saluti istituzionali e le relazioni scientifiche, si è svolto un Focus Group dedicato alla normativa regionale e nazionale sulla biodiversità agricola, con particolare attenzione al caso della Sicilia. Presenti anche gli alunni delle classi I e III A Indirizzo Agrario dell’Istituto “Galileo Galilei” di Canicattì.

Il Centro per la Biodiversità Mediterranea è uno degli obiettivi raggiunto a termine del progetto: una collezione pensata per studiosi e appassionati, che racconta la storia e valorizza le peculiarità dei grani antichi siciliani. “Ad oggi, siamo l’unica struttura in Sicilia che dispone di una banca dati consultabile sul tema della biodiversità – ha dichiarato Lillo Alaimo Di Loro, agronomo e coordinatore del progetto, evidenziando l’importanza strategica e innovativa del Centro per la Biodiversità Mediterranea Demetra – siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in questi anni nell’ambito del Progetto Demetra, che non rappresentano un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Questo patrimonio ha rappresentato una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle aziende agricole multifunzionali e per la promozione delle comunità del cibo, temi centrali nei processi di sostenibilità e innovazione nel settore agroalimentare”.

Grazie alla direzione di Roberto Sciarratta, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi ha dimostrato la capacità di unire passato e futuro, valorizzando non solo il patrimonio culturale ma anche quello agricolo, essenziale per la sostenibilità e per l’identità del territorio siciliano. “Il Parco, che è archeologico, ma anche paesaggistico – ha detto il Direttore Sciarratta – negli ultimi anni ha investito tanto nel piano della progettazione e nella biodiversità. Il percorso Demetra ci ha consentito di realizzare importanti campi di collezione, una biblioteca, una banca dati informatizzata e un Museo del Grano, che potranno essere consultati dal mondo scientifico.

Siamo molto contenti dei risultati ottenuti in questi anni, una buona partecipazione ai corsi di formazione, sia dal punto di vista dei docenti, che dei corsisti”. Il Centro per la Biodiversità Mediterranea Demetra, ospitato a Villa Aurea, custodisce una vasta collezione di grani antichi e legumi siciliani, raccolti e classificati durante il progetto”. Tra le sue caratteristiche principali figurano 52 bacheche espositive, contenenti piante intere accompagnate da schede descrittive e QR code, che permettono l’accesso alle informazioni dettagliate di ogni varietà, utili per orientare scelte di coltivazione e produzione.

Ai lavori, coordinati da Lillo Alaimo Di Loro, sono intervenuti: Paolo Inglese, Ordinario di Arboricoltura Generale dell’Università degli Studi di Palermo e responsabile scientifico del Progetto Demetra, il Tenente Colonnello Vincenzo Castronovo, Comandante Centro Anticrimine Natura Carabinieri, Tommaso La Mantia, Ordinario di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, dell’Università degli Studi di Palermo, Nunzio Alessandro Terrana, Architetto, Maria Ala, Agronomo, e Antonino Sutera, Coordinatore Editoriale Rivista Terrà. La giornata si è conclusa con la consegna degli attestati ai partecipanti del terzo corso Demetra e una degustazione guidata di prodotti del territorio. 

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Ecco i 14 comuni siciliani Plastic free 2025

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Roma – Sono 122 i Comuni Plastic Free 2025 che si sono distinti per la lotta contro gli abbandoni illeciti, la promozione di comportamenti responsabili, le opere di sensibilizzazione sul territorio nonché per l’impegno in una gestione virtuosa dei rifiuti urbani. L’elenco di borghi, paesi e città italiane che hanno superato la valutazione di Plastic Free Onlus, basata su ben 23 punti, è stato svelato a Montecitorio, in una conferenza stampa alla presenza dell’On. Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati, e dei vertici dell’associazione ambientalista. Ben 14 i Comuni Plastic Free della Sicilia: Favara (AG); Caltanissetta (CL); Belpasso e Camporotondo Etneo (CT); Enna (EN); Furci Siculo, Roccalumera e Santa Teresa di Riva (ME); Cefalù (PA); Modica e Scicli (RG); Avola (SR); Mazara del Vallo e San Vito Lo Capo (TP).

“Sono molto orgoglioso che la nostra iniziativa, giunta alla quarta edizione, raccolga ogni anno sempre più adesioni passando da 111 a 122 Comuni Plastic Free. – ha dichiarato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus, l’associazione nata nel 2019 per contrastare l’abuso e l’inquinamento da plastica, oggi presente in oltre 30 Paesi nel mondo – I tantissimi Comuni che hanno deciso di sottoporre il proprio operato amministrativo in tema ambientale alla nostra valutazione sono il frutto dell’impegno quotidiano e concreto dei nostri referenti e volontari sul territorio. Attraverso una sensibilizzazione continua dei cittadini ma soprattutto dei giovani nelle scuole, riusciamo anno dopo anno a tenere alta l’attenzione delle pratiche virtuose necessarie per un futuro libero dall’eccesso di plastica. L’auspicio è che – ha concluso De Gaetano (Plastic Free) – sempre più Amministrazioni colgano l’incitamento e il supporto dei nostri 1.100 referenti italiani, donando così alle proprie comunità luoghi più piacevoli, puliti e sani da vivere”.

A ogni Comune Plastic Free verrà assegnato un livello di valutazione espresso in tartarughe: 1, 2 o 3, fino a un massimo di “3 tartarughe gold”. La consegna dei riconoscimenti e delle targhe con il relativo attestato di virtuosità si terrà il prossimo 8 marzo a Napoli presso il Teatro Mediterraneo, in un evento che celebrerà l’impegno per l’ambiente delle Amministrazioni locali.

“Ottimo il risultato raggiunto in Sicilia: siamo la seconda regione italiana per Comuni premiati raddoppiando il numero dello scorso anno – ha dichiarato Fabio Pipitone, referente regionale Plastic Free Sicilia – Possiamo affermare che questo percorso è stato compreso e seguito da tante Amministrazioni locali che hanno dato il massimo per far sì che potessero superare la valutazione della nostra associazione, nonostante si sia alzata l’asticella dei requisiti per l’ottenimento del riconoscimento”.

Ad illustrare l’impegno dell’associazione sui territori e l’impatto dell’azione di sensibilizzazione sulle amministrazioni sono stati Margherita Maiani e Lorenzo Zitignani, rispettivamente Segretario e Direttore generale di Plastic Free Onlus. La regione con più Comuni Plastic Free è stata l’Abruzzo, ben 16, seguita da Sicilia (14), Puglia e Veneto (12), Lombardia e Campania (10)

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A Montecitorio la presentazione dei Comuni Plastic Free 2025

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Roma – “Nel 2024, a raggiungere l’ambito traguardo sono stati 111 Comuni italiani, di cui 7 in Sicilia, e ogni anno la partecipazione aumenta – dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus – Un chiaro segnale di come gli enti locali siano sempre più attenti e consapevoli del proprio ruolo a tutela dell’ambiente ma anche un riconoscimento al lavoro di sensibilizzazione continua e concreta portata avanti dai nostri oltre 1.000 referenti diffusi sul territorio nazionale, in grado di coinvolgere più di 260.000 volontari in pulizia ambientali, iniziative nelle scuole e nel sociale. Ringraziamo per l’ospitalità il presidente Mauro Rotelli – conclude De Gaetano (Plastic Free) – con cui è in atto un dialogo proficuo per sostenere, anche sul fronte parlamentare, le nostre battaglie e invitiamo un numero crescente di amministrazioni ad essere protagoniste di un cambiamento in positivo a beneficio delle proprie comunità.

I “Comuni Plastic Free 2025” saranno svelati oggi alle ore 13, presso la Sala Stampa a Montecitorio, alla presenza dell’On. Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati. Un riconoscimento assegnato ai borghi, paesi e città italiane che si sono distinti per la lotta contro gli abbandoni illeciti, per la promozione di comportamenti responsabili e le opere di sensibilizzazione sul territorio nonché per l’impegno in una gestione virtuosa dei rifiuti urbani. Diventare un Comune Plastic Free, infatti, significa aver superato il rigoroso iter di valutazione elaborato da Plastic Free Onlus, associazione ambientalista attiva dal 2019 nel contrasto all’abuso e alla dispersione della plastica nell’ambiente, che ne verifica le azioni messe in campo da ogni amministrazione candidata. 

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Lago Soprano: da 25 anni si attende la tabellazione perimetrale dell’area

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Palermo – Domani 2 febbraio ricorre la Giornata mondiale delle zone umide (World Wetlands Day) che celebra la firma, avvenuta nel 1971, della Convenzione internazionale di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, ed ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grande importanza delle zone umide, preziosi ecosistemi che – oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati – garantiscono ingenti risorse di acqua e cibo e svolgono una funzione fondamentale di mitigazione dai cambiamenti climatici.

“Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune” è il tema della Giornata scelto per il 2025, a sottolineare il legame tra la conservazione delle zone umide e un futuro sostenibile, evidenziando l’importanza di questi delicati ecosistemi nel mantenimento dell’equilibrio ecologico e nel sostegno della biodiversità.

In occasione di questo importante evento internazionale, il WWF Sicilia Centrale ha acceso un focus sulla Riserva Naturale “Lago Soprano” di Serradifalco (CL), istituita dalla Regione Siciliana nel 2000 ed affidata in gestione alla ex Provincia Regionale di Caltanissetta, oggi Libero Consorzio Comunale. Con una nota inviata all’Assessore regionale del Territorio e dell’Ambiente, Giusi Savarino, ed alla Dirigente del Dipartimento dell’Ambiente, Patrizia Valenti, il presidente dell’associazione ambientalista, Ennio Bonfanti, ha richiamato l’attenzione della Regione sulla riserva che ricade anche nel sito “Natura 2000” con codice ITA050003, istituito ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, riconosciuto come “Zona Speciale di Conservazione” a livello europeo.

Nella nota, il WWF stigmatizza come “da ben 25 anni (!!) si attende ancora la prescritta tabellazione perimetrale dell’area (fondamentale per dare reale riconoscibilità della riserva ed effettiva ufficialità ai regimi di vincolo); la realizzazione di sentieri o altre strutture necessarie ai fini della fruizione pubblica; l’attivazione dei minimi servizi di vigilanza, tutela, studio e conservazione degli habitat. Ad oggi il Piano di sistemazione della Riserva non è mai stato posto in essere, in violazione dell’art. 8 del Decreto istitutivo; nemmeno sono state acquisite le aree di proprietà privata che costituiscono il nucleo centrale e di maggior pregio ambientale del lago “per il conseguimento delle finalità della riserva”, così come imponeva la stessa disposizione assessoriale”.

L’assenza di Guardiaparco addette alla vigilanza della riserva ha consentito, nel corso degli anni, azioni di danneggiamento del bene pubblico naturalistico; in particolare, molto gravi sono stati gli incendi che hanno semidistrutto la ricca vegetazione del lago, come avvenuto nell’estate 2023.In questi mesi, inoltre, anche il lago Soprano è stato duramente colpito dalla crisi climatica: dalla primavera 2024 il lago è completamente in secca e solo le recentissime piogge hanno creato degli sparuti acquitrini nelle aree più depresse del bacino. Lo scorso anno un’intera stagione riproduttiva dell’ornitofauna, quindi, è stata completamente cancellata così come l’assenza di acqua ha impedito l’annuale svernamento dei contingenti migratori nella corrente stagione invernale; se dovesse proseguire l’attuale asciutta, anche la prossima stagione riproduttiva verrà irrimediabilmente compromessa…Il WWF, quindi, lancia un sos: “Di fronte a tale allarmante crisi ed alla necessità – espressamente richiamata nel decreto istitutivo – di “interventi definitivi per il mantenimento del regime idrico del lago”, la Riserva rischia la definitiva scomparsa se non verranno immediatamente messe in campo urgenti e straordinarie azioni di gestione ed interventi di tutela degli habitat”.

Quindi il presidente Bonfanti ha esortato l’Assessore Savarino “ad individuare le più opportune azioni e provvedimenti per una nuova e più efficace gestione integrale dell’area protetta”, confermando la disponibilità del WWF e delle sue Guardie ambientali volontarie ad offrire la più ampia collaborazione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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