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Cronaca

Il Questore di Caltanissetta: “attentato incendiario all’Aias, prenderemo chi ha colpito”

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“Quando lo prenderemo, perché lo prenderemo, passerà un brutto quarto d’ora. Qualunque sia stato malevolmente il motivo, inspiegabile, non si colpisce un’associazione che si occupa dei disabili, provocando un danno enorme, sotto molteplici aspetti”.

Il Questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari, è ancora scosso per l’incendio che la scorsa notte ha completamente distrutto un pullmino dell’Aias di Borgo Manfria, a Gela, danneggiandone altri due in sosta.

“La squadra investigativa del Commissariato è già all’opera al fine di ricostruire l’accaduto e – sottolinea – sono fiducioso sull’immediata individuazione di chi ha agito con spregiudicatezza. Fa specie l’obiettivo colpito, che nulla ha a che fare con problemi di vicinato o passionali o strettamente collegati alla malavita (tristemente famosi in città, ndr) anche se non è la prima volta che accade a Gela…Risolveremo anche questa triste vicenda”.

Quanto accaduto è un episodio vile, disumano, che colpisce i più indifesi e di riflesso l’intera collettività…

“Purtroppo è così, è l’amara e cruda verità. Come dicevo prima, lo sforzo investigativo sarà profuso al massimo per addivenire alla risoluzione del gravissimo attentato incendiario e sono fiducioso che tutto sarà fatto in tempi brevi…”.

I responsabili dell’Aias, vittime dell’episodio criminoso, vi hanno fornito qualche elemento?

“Anche loro non se lo sanno spiegare”.

Adesso i ragazzi che fruivano del servizio sono rimasti appiedati…

“Sono a conoscenza che qualcuno si è già messo a disposizione per accompagnarli. Se sarà necessario e se ci saranno le condizioni, anche la Polizia di stato fornirà il proprio contributo con il pullman in dotazione”.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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